Fattori meccanici
I fattori meccanici sono i più importanti fra i fattori di rischio “modificabili”, soprattutto se si include il sovraccarico legato all’obesità.
Essi possono configurarsi come:
- malformazioni o malposizioni articolari rilevanti nella coxartrosi (insufficienza cotiloidea, coxa valga, coxa plana) e nella coxartrosi (ginocchio varo e valgo); instabilità articolare come quelle osservate nell’iperlassità legamentosa benigna, anche senza arrivare a vere e proprie patologie del tessuto connettivo tipo Sindrome di Elhers-Danlos o Sindrome di Marfan
- attività professionali (uso di martelli pneumatici) e sportive (pugilato, danza classica, rugby ecc.)
- traumi o microtraumi: le fratture possono generare un’OA per via indiretta, per instabilità, per incongruenza; ma anche alla semplice contusione sulla cartilagine si può ascrivere una certa responsabilità; i microtraumi ripetuti possono essere anche coinvolti nell’OA delle piccole articolazioni, come accade a particolari categorie professionali (ad es. le cuoche).
Sovrappeso ed obesità
È noto come il sovrappeso e ancor più l’obesità costituiscano il principale fattore di rischio modificabile dell’OA, per il carico eccessivo sulle articolazioni, con microfratture della cartilagine ed esposizione del collagene di tipo 2 e dei suoi prodotti di degradazione che a loro volta possono innescare una cascata di eventi che conduce verso un processo infiammatorio locale che perpetua il danno della cartilagine.
Nella gonartrosi si associa un aumentato rischio di lesioni degenerative meniscali.
Infiammazione
La reazione flogistica nell’OA si estrinseca a livello della membrana sinoviale, dove detriti cartilaginei potrebbero innescare un processo immunitario date le proprietà antigeniche di numerosi componenti. Talora, possono essere chiamati in causa microcristalli di calcio come quelli di pirofosfato (CPP) e di fosfato basico di calcio (BCP).
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