L’Ortopedico è il medico specialista chirurgo esperto nel valutare, nel paziente con OA, la compromissione dell’articolazione e delle strutture periarticolari, dove le terapie farmacologiche e non farmacologiche non sono più sufficienti a controllare la malattia e diventa necessario l’approccio chirurgico.
Condividi
44 Comments
Invia quesito / commento
*
Buongiorno,in data 09.05 mi sono sottoposta ad artros copia condroplastica,lisi fibroaderenziale artroscopica e shaving con diagnosi di dimissione:
sindrome da impingement osteofibroso antero laterale,condropatia severa con esposizione osso subcondrale tibiotarsica destra.
dovro’ sottopormi ad infiltrazioni di hyalgan.e’ la terapia corretta?
Grazie. Marisa.
Cara Marisa, la terapia con acido ialuronico permette nel suo caso un effetto meccanico di “cuscinetto ammortizzatore” a livello dell’articolazione tibio-tarsica, lì dove la cartilagine severamente danneggiata è stata asportata con un intervento artroscopico di shaving. Sarebbe interessante conoscere qualche elemento clinico in più, per capire meglio quali cause hanno portato alla severa condropatia in una sede articolare che viene colpita da patologia degenerativa quasi esclusivamente in alcune categorie di soggetti che svolgono particolari attivitá.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Ho 60 anni e da 4 mesi lamento dolore al ginocchio dx.La rx refertava :gonartrosi di secondo grado.Ho assunto cartijoint 2 cps die x2 mesi,e mi è stato suggerito un trattamento infiltrativo con hymovis,pensa che mi risolverà il problema
Gentile Aldo,
l’acido ialuronico per via infiltrativa è raccomandato nella terapia dell’artrosi del ginocchio per la sua azione immediata di sollievo del dolore, miglioramento della funzione articolare e riparazione del danno cartilagineo. L’Hymovis che lei cita è senz’altro un valido presidio in questo approccio terapeutico. Il condroprotettore che lei già assume in associazione con l’acido ialuronico coadiuva l’azione terapeutica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
buongiorno , mi chiamo gianluca ( 40 anni )in data 19 / 11 / 12 ho eseguito un RISONANZA MAGNETICA COLONNA LOMBO-SACRALE , che evidenzia una Riduzione della Fisiologica Lordosi Lombare, ed Iniziale note di Spondilosi a cui associano modesti segni di artrosi interapofisaria , cosa ne pensa grazie cordiali sauti
la situazione radiografica da lei descritta è abbastanza in linea con la sua età, l’iniziale spondilosi e la modesta artrosi delle faccetta articolari è segno di un modesto sovraccarico della schiena e la riduzione della lordosi è sinonimo di contrattura muscolare. Per il suo caso può essere utile una buona ginnastica in acqua.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buonasera,
mi è stato diagnosticato a seguito di una rx rach cervicale:Segni di cervicoartrosi apofiaria posteriore e con accenno alla osteofitosi,ristretti, per discopatia, gli spazi intersomatici fra C/4 – C/5 e C/6, verticalizzazione della lordosi fisiologica.
ho fatto tale indagine a seguito di forti vertigini, dolore e rigidità al lato sinistro del collo .
cosa devo fare?
Deve rivolgersi ad un buon fisiatra per una terapia fisica e medica adeguata.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.ma Dott.ssa,
sono una donna di 61 anni, peso 54 kg e sono alta 1.60, da circa un anno ha iniziato ad andare in palestra tre volte alla settimana, facendo 30 minuti di “cyclette” e 40 minuti di “tapis rouland”. Negli ultimi mesi ho iniziato anche a fare un po’ di corsa sul tapis rouland, purtroppo a seguito di questo maggior sforzo fisico ho iniziato ad accusare disturbi sul gluteo dx. Ho iniziato a sentire dei bruciori e un senso di fastidio che si estendeva dietro alla coscia. Mi sono rivolta a due specialisti, il primo uno Osteopata che dopo una serie di massaggi generalizzati su varie parti del corpo, ha concluso la sua seduta dicendo che non doveva essere niente di grave e sicuramente nei giorni successivi sarei stata molto meglio. Questo non è accaduto, mi sono quindi rivolta a un Fisioterapista. Quest’ultimo dopo due sedute nel corso delle quali mi ha fatto alcuni massaggi e fatto fare alcuni esercizi, ha concluso che si trattava sicuramente di un problema di postura e mi ha invitato ad andare presso la mia Palestra a seguire un suo corso di ginnastica posturale, per persone della mia età. E’ già un mese che frequento questo corso ma senza alcun miglioramento, anzi la mia situazione è peggiorata perchè adesso accuso lo stesso disturbo anche al gluteo sn. Da alcuni approfondimenti che ho fatto personalmente attraverso Internet, credo che i miei disturbi potrebbero rientrare nella Sindrome del Piriforme ma i due specialisti consultati non mi hanno confermato detta diagnosi. In questo momento ho dovuto sospendere la palestra perchè ho la sensazione che peggiori la mia condizione. Nelle more di sapere a quale specialista rivolgermi, ho effettuato una Rx Colonna Lombo-Sacrale da cui è risultato quanto segue:
– l’esame radiografico della colonna lombo-sacrale è stato eseguito nelle due proiezioni ortogonali. Si apprezzano segni di spondilo-artrosi al passaggio lombo-sacrale con riduzione in ampiezza dello spazio intersomatico L5/S1 per una verosimile condizione di discopatia. Nella norma gli altri spazi discali. Conservata la fisiologia lordosi lombare. Non evidenti lesioni focali ossee di apprezzabilità radiografica in atto. Le chiedo un suo cortese parere in merito ai risultati sopra riportati e in particolare se la discopatia riscontrata può essere la causa dei miei disturbi e quale cura, terapia potrei seguire per risolvere i miei problemi. Volevo anche fare una RM ma non so bene se debbo fare una RM Lombare o Lombo/Sacrale (nello studio che ho contattato mi hanno detto che tra le due non c’è alcun differenza?). Le chiedo, infine, se nella mia condizione posso continuare ad andare in palestra o è opportuno che sospenda ogni attività fisica.
La ringrazio di cuore per la sua gentile preziosa consulenza.
Un cordiale saluto
Cecilia
Gentile Cecilia,
i disturbi da lei riferiti, dolore gluteo irradiato alla regione posteriore della coscia possono essere riconducibili alla sindrome del muscolo piriforme che viene anche chiamata “falsa sciatalgia”. La causa può essere una irritazione da compressione del nervo sciatico contro l’arcata ossea del grande forame ischiatico o dal suo passaggio a contatto del ventre muscolare (appunto del m. piriforme). I fattori meccanico/traumatici sono senz’altro importanti come ad esempio l’attività sportiva impropria. Tuttavia una volta instaurata i sintomi possono essere accentuati anche dallo stare a lungo seduti in particolari posture con il femore intraruotato.
La diagnosi presuntiva di sindrome del muscolo piriforme deve però essere confermata da un esame clinico, con manovre semeiologiche particolari atte a sollecitare l’attività di questo muscolo; il Medico Specialista è senz’altro il Fisiatra, ma anche Ortopedico e Reumatologo sono in grado di fare diagnosi, attuando le suddette manovre. Nel contempo la visita medica accurata è necessaria per valutare altre cause di glutalgia/sciatalgia. Nel dubbio lo Specialista richiede indagini strumentali come l’elettromiografia per valutare l’attività del nervo sciatico. TAC ed RMN sono esami di secondo livello per eventualmente escludere ad esempio ernie discali o stenosi del canale midollare.
Se si dovesse confermare la diagnosi di sindrome del piriforme la terapia è senz’altro sintomatica sul dolore con l’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei e di farmaci miorilassanti sotto stretto controllo medico. Le terapie fisiche possono aiutare ma devono essere prescritte dallo Specialista Fisiatra.
La ripresa dell’attività sportiva e lavorativa deve essere graduale. Da non sottovalutare l’azione del il riposo notturno che deve essere confortevole e può avvalersi dell’impiego di un cuscino tra le ginocchia per favorire il rilassamento del muscolo.
Per quanto riguarda le radiografie eseguite mostrano una modesta artrosi della colonna radiologicamente evidente che a mio parere non è clinicamente rilevante.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Gent.ma Dott.ssa ,
la ringrazio moltissimo per la sua cortese esaustiva risposta. Debbo informarla che recentemente a seguito di una visita fatta dall’Ortopedico, quest’ultimo dopo una breve visita, visto l’esito della lastra ha escluso che possa trattarsi della “Sindrome del Piriforme”, a suo avviso è più probabile che sia una sciatalgia. Mi ha pertanto prescritto una cura a base di cortisone (bentelan compresse) per una settimana e mi ha richiesto di effettuare una RM Lombo-Sacrale. L’esito di quest’ultimo esame è stato il seguente:
Esame RM eseguito con apparecchiatura aperta mediante scansioni sagittali e assiali ottenute con sequenze SE pesate in T1 e in T2. L’indagine documenta la presenza, a livello L5-S1, di protusione discale ad ampio raggio con prevalenza di componente mediana che determina impronta sul sacco durale e possibili effetti compressivi radicolari bilaterali, per quanto valutabile a basso campo. Spazi discali di ampiezza sostanzialmente conservata. Segni spondilosici, a carico del tratto esaminato; in particolare si osservano artrosi interapofisaria e riduzione dell’intensità di segnale nelle sequenze T2-pesate, in relazione a fenomeni di disidratazione del nucleo polposo dei dischi intervertebrali. Canale rachideo di ampiezza entro i limiti della norma. Lievemente ridotta la fisiologia lordosi lombare.
Sono tornata dall’Ortopedico con l’esito della RM e facendo presente che non ho visto alcun miglioramento con la cura effettuata a base di cortisone. Lo specialista ha manifestato alcune perplessità sul mancato esito della sua cura. Esaminato l’esito della RM, nelle conclusioni mi ha prescritto un altro medicinale “Gabapentin” una compressa la sera per due mesi e fisioterapia comprendente: 10 massaggi e 10 chinesiterapia sulla colonna lombare. A questo punto però ho le idee un po’ confuse perché lo specialista non mi ha confermato alcuna diagnosi e viste le specifiche del nuovo medicinale (specifico per epilessia e convulsioni) ho qualche perplessità a prenderlo per due mesi. Visto il perdurare dei miei disturbi, Le sarei veramente molto grata se potesse a questo punto darmi il suo parere in merito. Nel ringraziarla per il suo aiuto e gentile attenzione, le porgo i miei più cordiali saluti.
Cecilia
Gentile Cecilia,
la sua è una diagnosi di ernia del disco di pertinenza del Neurochirurgo, anche perché c’è da valutare con attenzione l’aspetto di quanto l’ernia “determina impronta sul sacco durale” e “possibili effetti compressivi ” sulle radici nervose. Per cui il mio consiglio è una valutazione in tal senso anche per programmare un follow-up adeguato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Gent.le Dott.ssa,
la ringrazio moltissimo per la sua esaustiva risposta e importante contributo. La terrò aggiornata sugli sviluppi della mia situazione.
Un cordiale saluto.
Cecilia
Salve,
circa 3 anni fa ho iniziato ad avvertire un dolore al ginocchio sinistro, dolore che andò aumentando fino ad impedirmi addirittura di premere il pedale della frizione dell’auto.
Allora su consiglio del medico di base feci una RMN al ginocchio la cui diagnosi riporto qui di seguito. Irregolarità delle contrapposte superfici femoro-tibiali come per condropatia con reperto che risulta più significativo in sede compartimentale mediale; in particolare a livello del piatto tibiale mediale, in sede marginale si apprezza una area di alterazione dell’intensità di segnale da riferire verosimilmente a sofferenza ossea su base distrofica. Sovvertimento strutturale del menisco interno in corrispondenza della regione posteriore del corpo posteriore con presenza a tale livelli di fenomeni di sfaldamento degenerativo e parziale macerazione della struttura meniscale. Nella norma le strutture legamentose del pivot centrale e il menisco esterno.
Disomogeneità delle contrapposte superfici articolari femoro-patellari come per condropatia di alto grado con presenza di minima sofferenza dell’osso subcondreale. Nell’articolazione è presente un modesto impegno reattivo sinoviale diffuso con modica quota di versamento nei recessi superiori.
In base a questa diagnosi feci dapprima una visita dall’ortopedico che mi consigliò di operarmi in artroscopia fare una pulizia del menisco e fare delle punture interarticolari di acido ialuronico.
Il fisiatra mi ha invece sconsigliato l’intervento e mi ha suggerito di fare delle infiltrazioni di acido ialuronico (HYALUBRIX da 60ml) ogni 4-5 mesi.
In effetti con queste infiltrazioni e un po’ di fisioterapia (laser e tecarterapia ) il dolore al ginocchio scompariva per 4 mesi per poi ripresentarsi come prima.
Il fisiatra allora mi ha consigliato di fare infiltrazioni con HYMOVIS, dal costo abbastanza elevato però a suo dire un prodotto di ultima generazione che mi avrebbe garantito di prolungare il periodo tra una infiltrazione e l’altra.
Dopo l’infiltrazione di questo prodotto per circa un mesetto non ho avuto alcun apprezzabile miglioramento dal punto di vista del dolore.
Allora il mio medico di base mi ha consigliato di provare delle bustine che si chiamano CHONDROVITA (non specifico la composizione dei prodotti perché sicuramente la già conoscete), le ho prese per due mesi alternati. La situazione dopo un mese dalla infiltrazione e con l’assunzione di queste bustine è andata via via migliorando, adesso sono passati più di otto mesi dall’infiltrazione e il ginocchio non mi fa male. Mi chiedo… sarà per effetto dell’infiltrazione o delle bustine?? Mah!! E soprattutto mi chiedo quando finirà questo stato di grazia?? Nel frattempo un amico mi ha parlato di un integratore chiamato AGEL FLEX, un gel da assumere oralmente, sempre a base di condroitina che a quanto pare è il più efficiente in circolazione.
Secondo voi questo approccio terapeutico che sto seguendo è corretto? Questi farmaci sono effettivamente quelli più indicati nella mia situazione? Vi ringrazio sentitamente.
Dovrei sapere quanti anni lei ha. Se meno di 50 si faccia operare se più di 50 continui il trattamento medico, salvo ripetere una rm a distanza di 6 mesi dalla prima
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Mi scusi, ho dimenticato di indicare l’età. Ho 46 anni, quindi appartenente alla categoria operabili?
Mi perdoni, ma l’intervento prospettatomi come sopra scritto è una pulizia in artroscopia… A cosa serve? Quando poi devo comunque fare ugualmente le infiltrazioni di acido ialuronico?
Altro dubbio, i medicinali con cui sono stato curato sono veramente quelli migliori?
Grazie.
Senza dubbio nel suo caso una pulizia in artroscopia è indicata, le cure che ha fatto sono ottime.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,
ho 72 anni e un problema serio a un ginocchio. Premetto che nella mia vita ho fatto un po’ di scrivania e tanti km … ma in macchina. Quindi poco movimento. Veniamo a noi. Un anno fa ho cominciato a sentire uno strano “affaticamento” e ad avere difficoltà a “chiudere” il ginocchio. La cosa peggiorava e fatta una RMN mi hanno trovato una “rottura degenerativa al menisco mediale”. Mi faccio visitare da un ortopedico che mi trova una gonartrosi e mi consiglia un’artroscopia. Faccio l’intervento ma non succede niente. Se cammino troppo o rimango alungo in piedi non riesco a piegare bene il ginocchio. Mi riposo mezz’ora e il ginocchio torna “come nuovo”. Mai sentito dolori solo la fifficoltà nel chiudere il ginocchio come se avessi un “impedimento” dietro. Altro ortopedico che mi prescrive tre infiltrazioni di acido ialuronico Artz (che a distanza di due mesi non ha dato alcun risultato. Preoccupato e demoralizzato vado da un terzo ortopedico che (finalmente!) almeno mi spiega …
Ho una cisti di Baker piuttosto interna che mi impedisce il movimento. L’artrosi è piuttosto importante e da questa non si guarisce (altro che acido ialuronico). Mi devo tenere il ginocchio così come sta e quando invece dei 3/4 km attuali riuscirò a fare solo 3/400 metri mi farò la protesi. Compartimentale? Lui non la consiglierebbe nemmeno ad un amico. Sono allibito e un pò sfiduciato. Leggo però che qualcosa si può fare. Amedial, Hymovis (che non è come l’Artz), gel piastrinico, concentrato midollare, ecc. Mi dareste un consiglio?
Intanto io frequento una palestra dove mi hanno consigliato di potenziare il quadricipite.
grazie mille
La sua situazione è abbastanza comune alla sua età. E’ piuttosto importante per la cura una diagnosi precisa, quindi lei dovrebbe fare una radiografia delle ginocchia secondo Rosemberg. Se c’è deviazione assiale lei potrà andare incontro ad una protesi, se non c’è deviazione assiale può essere utile acido ialuronico, concentrato piastrinico o midollare,
faccia rx e poi mi dia notizie
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Professore,
La ringrazio moltissimo per la Sua risposta. Ho seguito il Suo consiglio. Non so se riesco a esserLe di molto aiuto in quanto, purtroppo per me, la strutura cui mi sono rivolto per la radiografia (vista l’occasione ho fatto entrambe le ginocchia) mi ha rilasciato un CD e il referto allegato è molto sintetico. Dice: non sono evidenti segni di lesioni ossee strutturali. A sn alcune calcificazioni si proiettano nella gola intercondiloidea. Ridotta l’emirina articolare mediale bilateralmente con alterazioni artrosiche marginali a sx. Regolare il trofismo osseo. E’ poi allegata una bella foto in cui le due ginocchia sembranno (a me) perfettamente uguali. Tenga presente che il mio problema è il ginocchio dx. Mi diceva il radiologo che un buon esame per avere la certezza della cisti di Baker è l’ecografia e se ci fosse la stessa può anche essere aspirata. Lei mi suggerisce acido ialuronico, concentrato piastrinico o midollare. Come Le dicevo io ho già fatto tre inflitrazioni di Artz che non hanno dato alcun risultato. Quanto al concentrato piastrinico o midollare non ho idea dove farlo (io abito in Friuli) ma potrei informermarmi.
Attendo fiducioso una Sua indicazine e La ringrazio ancora.
Se ha una rima articolare mediale ridotta può provare a mettere dei plantari, sui faccia fare una podografia e provi con i plantari.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Dottore, ho 67 anni e sono affetto da diabete ed ipertensione. Soffro di osteoartrosi polidistrettuale con sindrome miofasciale ecc. Ultimamente ho fatto una risonanza il cui referto è il seguente: coxartrosi bil. con cartilagini articolari assottigliate, con minimo versamento articolare a dx. Non alterazioni di segnale della spongiosa ossea in sede metaepifisaria prossimale femorale da ri- ferire ad osteonecrosi o algodistrofia. Minuta osteorarefazione foca- le in sede metafisaria prossimale femorale a destra sul versante esterno (diametro mm 15 circa) come da minuto fibroma ossea. Eventuale completamento Tc. Nei limiti le restanti strutture. In attesa di una Vostra autorevole risposta, ringrazio. L. D’Alessandro- Pisticci – MT
Credo lei debba fare una tc per accertare se la neoformazione e’ un fibroma od altro.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Che differenza c’è tra Hymovis, Halgan e Hyalubrix?
Vengono prescritti indifferentemente?
Si tratta di tre tipi di acido ialuronico che ha funzione diversa: hyalgan è un farmaco, hyalubrix e hymovis sono medical device, ovvero si tratta di sostanze che hanno una funzione terapeutica non farmacologica
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Di antibiotici,ho una tiroide autoimmune e mutinodulare ma mi hanno detto che non causa disturbi tali. Ho fatto una cura per sospetto reflusso esofageo ma senza vantaggi .le chiedo se tale situazione potrebbe dipendere da spondilo artrosi poiche quando sono sdraiata a letto o durante la notte i dolori alla gola si attenuano o scompaiono per ripresentarsi il mattino quando mi alzo.mi scusi e ringrazio anticipatamente
assolutamente no, non ci possono essere correlazioni tra le due problematiche.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Dottori buongiorno,
cosa ne pensate della nuova tecnica Amic per le lesioni cartilaginee? I risultati? Voi la praticate? Ed in che centri?
Grazie mille,
cordialità
la tecnica amic ormai è datata. I risultati sono buoni e il follow up ormai è completo.
la può chiedere a qualsiasi ospedale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie per la risposta. In che senso usa l’aggettivo “datata”? È stata superata da una o più tecniche nuove? E se sì, quali sono queste tecniche e che risultati danno? Quando dice “qualsiasi ospedale” purtroppo non è così, ho chiesto infatti in diverse strutture pubbliche e non praticano AMIC. Lei, per favore, potrebbe indicarmi quali strutture effettuano AMIC in Piemonte, Lombardia e/o Liguria? Grazie mille
il prof. Volpi presso Humanitas utilizza la tecnica AMIC
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio dottore ,le scrivo per conto di mia madre una donna di 70 anni affetta da gonartrosi ad entrambe le ginocchia .Tempo fa ha tratto beneficio con infiltrazioni di acido ialuronico in un centro di fisioterapia .A distanza di qualche anno ha voluto rifarle ,ma le ha fatte in un altro centro perchè quello in cui si era trovata bene era chiuso. Con queste ultime infiltrazioni non ha visto alcun miglioramento .Premetto che dalle radiografie le sue ginocchia risultano in cattive condizioni, ma non tali da necessitare di intervento chirurgico,da quanto ci ha riferito l’ortopedico.Le chiedo pertanto un consiglio sul nome di fiale per infiltrazioni di acido ialuronico che le diano un ottimo risultato.Aspettando un vostro cortese consiglio ,la ringrazio in anticipo per la risposta e le porgo i miei più cordiali saluti.
dovrebbe farsi dire quale acido ialuronico hanno usato che non le ha fatto effetto. Ottimo prodotto è Hymovis.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Prof. vorrei sapere se lei opera in altre città oltre Genova in quanto vorrei farmi visitare perchè la mia protesi all’anca è ormai in fase terminale
se vuole un consiglio mi mandi una rx della sua protesi per mail e io le dirò cosa possiamo fare.
viito a genova, roma e novara
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Mia moglie ha fatto 3 infiltrazioni di hyalubrix ogni 20 gg ma ha avuto solo un minimo miglioramento. Quindi sarebbe meglio provare con hyalgan? Ha iniziali fenomeni di sfaldamento periferico della struttura del corno posteriore del menisco; inoltre il Lcm appare ispessito e disomogeneo come per lesione di primo grado
forse è più indicato Hymovis 2 fiale in 15 gg
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio prof. le scrivo per chiederle l’indirizzo di dove fa visita a Roma, leggendo nei post che è un’altra sede dopo Genova e Novara.
E’ una situazione urgente e complicata si tratta della salute di un ragazzo di 26 anni sottoposto a tre interventi al ginocchio e a tutt’oggi non si arriva ad una diagnosi e cura e il ragazzo ha sempre dolore parte anteriore bruciore e calore. Poi Le sarà spiegato tutto di persona.
Abitiamo a Latina e per questo chiedevo la sede di Roma.
Se è possibile Le chiedo un contatto telefonico per fissare un appuntamento il più breve tempo possibile.
Grazie con fiducia e affetto.
Antonella Suppa
visito a roma in Villa Salaria, quartiere Salario Nuovo, per visite il 16 aprile.
per prenotare 010592831 oppure 010592831.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio prof. le scrivo per chiederle l’indirizzo di dove fa visita a Roma, leggendo nei post che è un’altra sede dopo Genova e Novara.
E’ una situazione urgente e complicata si tratta della salute di un ragazzo di 26 anni sottoposto a tre interventi al ginocchio e a tutt’oggi non si arriva ad una diagnosi e cura e il ragazzo ha sempre dolore parte anteriore bruciore e calore. Poi Le sarà spiegato tutto di persona.
Abitiamo a Latina e per questo chiedevo la sede di Roma.
Se è possibile Le chiedo un contatto telefonico per fissare un appuntamento il più breve tempo possibile. Purtroppo il 16/4 per causa impeditiva ho dovuto disdire l’appuntamento mio malgrado.
Nell’attesa la ringrazio con fiducia e affetto.
richiami il numero 010592831 visito a villa salaria piazza gualterio
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
4 anni fa ho fatto un ciclo di iniezioni(5) di Hyalgan ma i benefici sono durati poco (15 gg).Or vorrei farmene un altro : insito con hyalgan(magari ora l’hanno reso più efficace) o passo a Sinvisc?
Hyalgan ,essendo un medicinale,mi potrebbe essere rimborsato dalla mia assicurazione mentre Sinvisc (dispositivo medico) no.
Ci sono altri medicinali che hanno le stesse proprietà?.
direi che la scelta Hyalgan è corretta, indipendentemente dai problemi assicurativi. dovrebbe magari fare due cicli a distanza di un mese.
In alternativa Hymovis 2 infiltrazioni a distanza di 15 gg.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova