Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Dott.ssa Francesca Oliviero
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Condividi
653 Comments
vorrei una spiegazione riguardo cosa succede dal punto di vista anatomico e fisiologico in caso di osteoatrosi e soprattutto le terapie possibili (ho 60 anni) grazie
Caro Walter la cartilagine articolare è il principale tessuto bersaglio della patologia artrosica; ha notevoli proprietà di resistenza al carico dovute essenzialmente a tre componenti fondamentali: acido ialuronico, proteoglicani e fibre collagene di tipo II. Queste ultime formano una rete tridimensionale all’interno delle cui maglie sono trattenuti gli aggregati proteoglicanici (aggrecano) che sono in grado di richiamare e trattenere elevate quantità di acqua, conferendo al tessuto cartilagineo resistenza al carico, anche sotto considerevoli pressioni. Il liquido sinoviale, che bagna le articolazioni, agisce come lubrificante riducendo l’attrito tra le superfici articolari. I condrociti sono l’unico tipo di cellula nella cartilagine e in condizioni fisiologiche sono in grado di garantire un lento ricambio delle macromolecole suddette, qualora fossero danneggiate. Pertanto l’integrità morfologica e funzionale del tessuto cartilagineo è affidata all’equilibrio tra attività di sintesi e di degradazione con lo scopo di rimuovere le molecole usurate. L’artrosi, pur non essendo una classica artropatia infiammatoria (artrite), puó presentare sintomi di infiammazione locale (dolore, rossore, calore, tumefazione e impotenza funzionale) dovute alla dismissione nel microambiente articolare di alcune sostanze coinvolte nell’infiammazione, come le interleukine (IL)-1? e IL-6, il tumor necrosis factor (TNF)? e il trasforming growth factor (TGF)?, oltre alle metalloproteasi ed ai loro inibitori. Al danno cartilagineo si oppone la sclerosi dell’osso subcondrale (quella parte di tessuto osseo al di sotto della cartilagine) che si ispessisce e con il tempo porta ad un processo riparativo con formazione di osteofiti, spicole di tessuto osseo neoformato che rendono ancora più incongruenti le superfici articolari con infiammazione dei tessuti circostanti e rumori articolari di scroscio. Per quanto riguarda i fattori di rischio, la terapia, la prevenzione suggerisco il link con il nostro blog dove trova appunto le possibili cause che possono portare all’artrosi la prevenzione e le cure possibili.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
buonasera ho 86 anni e da un paio di anni ho dei problemi sempre maggiori alla spalla sinistra ( non dominante ), un ecografia riporta questo :
Notevole distensione della borsa sub acromion deltoidea in tutte le sedi visibili .
Lesione completa e massiva della cuffia dei rotatori : non sono riconoscibili i TT del sovraspinato, sottospinato e sottoscapolare . Ventri muscolari atrofici . Ipertrofia del piccolo rotondo .
Irregolarità da conflitto del margine osseo omerale . Artrosi acromion claveare .
Rottura inveterata del capo lungo del bicipite .Capo breve regolare .
A destra lesione limitata alla regione anteriore della cuffia con sottospinato spesso , calcifico .
Dott . Francesco Busoni
soffro di artrosi da svariati anni anche se finora ho condotto una vita attiva ( vado regolarmente in bicicletta per brevi tratti ), sono autonomo e svolgo attivita domestiche in aiuto a mia moglie di 6 anni piu giovane di me .
purtroppo questo problema alla spalla determina che non riesco a sollevarla ( abduzione) a piu di 70 gradi e inoltre ho pochissima forza e spesso dolore .
mi sono state prescritte senza alcun successo infiltrazionii di acido ialuronico e cortisonici .
sarei disposto anche ad operarmi per migliorare almeno di un 30% la funzionalità senza dover impiantare protesi o altri interventi invasivi .
esiste una parziale soluzione artroscopica al mio problema ?
grazie
non credo che una artroscopia possa anche solo migliorare la situazione della sua spalla. La soluzione è una protesi inversa
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, vorrei sapere un suo parere sui tempi di recupero di un intervento per la rottura del femore. L’intervento era per altro non troppo invasivo in quanto vennero applicate tre viti e non la protesi. Insomma vorrei sapere quanto tempo alletato dovrebbe fare il paziente.
Cordiali Saluti
Aspetto sua risposta
dipende da molti fattori…ma soprattutto dal tipo di frattura. In genere la consolidazione del femore avviene in 3 mesi. Il carico articolare può essere concesso dall’uno a tre mesi.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Nel Febbraio 2013 ho subito un intervento al ginocchio destro a causa di ” Lesione del cono posteriore del menisco mediale a manico di secchio e lesione condrale III grado rotulea con iperpressione esterna” Il chirurgo ortopedico che mi ha operato ha effettuato “lisi alari esterni e meniscectomia mediale selettiva in artroscopia” Fatto fisioterapia sia in palestra che in piscina che mi hanno aiutato tanto. Dopo sei mesi circa ho fatto infiltrazione di acido ialuronico e nello specifico Durolane. Ora dovrei ripetere l’infiltrazione perché il ginocchio mi sta dando un po troppi fastidi, la cosa che mi crea problemi è il fatto di sentire il ginocchio come se fosse irrigidito bloccato e che mi crea parecchi problemi se devo stare un po di tempo in piedi, nel fare le normali faccende di casa, nel fare lunghe passeggiate , e poi il fastidio che sento quando piego il ginocchio è uno scricchiolio fastidioso. Prima di fare l’infiltrazione ho chiesto se c’era un’altreo medicinale migliore del Durolane ed il medico mi ha detto che avrei potuto fare Hymovis, ripetendo l’iniezione dopo dieci giorni, l’unica nota negativa per quanto mi riguarda è il costo delle fiale. Ora le chiedo che differenza vi è tra i due medicinali , se vale davvero la pena provare a fare Hymovis, qual è la caratteristica in più del suddetto medicinale,visto il costo vorrei sapere se ne vale davvero la pena. Ed inoltre le chiedo se il trapianto di cartilagine può essere un intervento risolutivo e se è così si può fare tramite ASl o se è un intervento da fare in una struttura Privata. E’ possibile avere una esenzione per questo tipo di cura visto che le iniezioni vanno ripetute a scadenze regolari e che visto il costo non è sempre una spesa affrontabile. E’ possibile integrare anche una cura con delle compresse di condroitina che potrebbero essere anche naturopatiche. Che tipo di attività sportiva potrei fare considerando che ho anche un paio di protusioni alla cervicale e lombosacrale. Mi scuso per le numerose domande e la ringrazio caramente
hymovis è un acido ialuronico di terza generazione, mentre durolane appartiene a categorie di ialuronico in uso da parecchi anni. Non è detto che durolane non vada bene se vuol provare un preparato più innovativo provi hymovis.
il trapianto di cartilagine può essere effettuato in ospedale pubblico senza costi e può essere risolutivo nel suo caso; utile condroitina, glucosamina e curcuma…
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
La ringrazio davvero di cuore per avermi risposto così velocemente, lei dice che l’intervento di trapianto di cartilagine si può fare in ospedale quindi mi chiedo in tutti gli ospedali o solo in alcuni, se è così è possibile sapere dove lo fanno in modo tale da contattarli, e quale è quello più valido. Io vivo a Potenza in Basilicata ed ho 43 anni ( lo dico perché ci potrebbe essere un limite di età). La ringrazio di nuovo e la saluto cordialmente.
se vuole salire al nord tutti gli ospedali del gruppo Villa Maria. Se le interessa io opero presso l’ospedale ICLAS di Rapallo, dove queste procedure si fanno in regime convenzionato (zero costo)
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Sono affetto da una importante coxoartrosi all’anca destra, diagnosticatomi nel 2009. In questi anni periodicamente faccio infiltrazioni di sinovial one e da un anno faccio uso di plantari, inoltre faccio regolarmente stretching. Vorrei sapere, se posso provare la terapia delle staminali.
se la testa del femore non è deformata può provare, se invece sono alterate le morfologie articolari potrebbe essere inutile
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
prevenzione osteoartrosi in menopausa:se ne parla ma non ho le idee chiare
Cara Silvia l’età rappresenta senza alcun dubbio il fattore di rischio non modifcabile più importante per l’artrosi a causa di una progressiva perdita di elasticità e resistenza alle sollecitazioni da parte dei tessuti articolari. L’età rappresenta inoltre la conseguenza logica della maggiore durata dell’esposizione agli altri fattori di rischio come soprappeso/obesità ecc. Il sesso femminile è particolarmente interessato dalla patologia artrosica; dopo i 55 anni colpisce in modo più aggressivo soprattutto le articolazioni interfalangee e la prima metacarpale delle mani (rizoartrosi) e il ginocchio.
Come in tutte le fasi della vita della donna, anche durante la menopausa la prevenzione primaria deve mirare al controllo dei fattori di rischio con la riduzione del sovrappeso e dell’obesitá; essenziale è la correzione di vizi posturali o di carichi eccessivi e ripetuti. Praticare una ginnastica mirata può agire su posizioni scorrette, rinforzando la muscolatura. Le attivitá ad alto impatto articolare o gli sport incongrui vanno evitati a vantaggio di un esercizio fisico che contribuisca a costruire il muscolo attorno all’articolazione, stabilizzandola, senza tuttavia sollecitarla troppo. La prevenzione secondaria, oltre al controllo dei fattori di rischio suddetti, prevede l’introduzione di elementi che prevengano o ritardino la progressione della malattia artrosica. In particolare faccio riferimento all’impiego di condroprotettori (glucosamina e condroitin solfato) come integratori alimentari o l’acido ialuronico per via intrarticolare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Per ovviare a piccoli dolori costanti alle ginocchia( ho 50 anni) il dottore mi ha prescritto Cartijoint capsule per 3 mesi ma il farmacista mi avrebbe cambiato prescrizione con Amedial vedendo la mia corporatura ( sono 10 chili sovrappeso) perchè mi ha detto che CartiJoint fa ingrassare. Ma come è possibile se gli ingredienti sono gli stessi ? Non ho comprato nulla e sono disorientata.Può aiutarmi e giustifarmi la scelta?
Cara Caterina i due prodotti che cita sono considerati integratori alimentari a base di condroprotettori utilizzati nella prevenzione secondaria dell’artrosi, non sono analgesici di per sé ma a lungo andare possono contribuire a ridurre la sintomatologia dolorosa artrosica. Il Cartijoint contiene glucosamina solfato e condroitin solfato che contribuiscono alla sintesi ed al mantenimento degli elementi che costitutituiscono la cartilagine (proteoglicani), ne favoriscono il nutrimento e aiutano a mantenere il benessere delle articolazioni, che è alla base di un loro buon funzionamento. L’Amedial a queste componenti aggiunge collagene di tipo II, acido ialuronico, L-carnitina fumarato, i primi due sono anch’essi componenti di tessuti articolari, il terzo partecipa al complesso processo metabolico di utilizzo degli acidi grassi per la produzione di energia. Il contenuto calorico del Cartijoint è irrisorio e non promuove sicuramente l’aumento di peso che va controllato con una alimentazione corretta e con adeguato esercizio fisico. Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
mi hanno consigliato di fare delle terapie infiltrative con acido ialuronico, ho parlato con alcuni medici compreso quello di famiglia ma mi dicono che ne esistono di tanti tipi, alcuni che “ti aiutano a tirare avanti” alcuni addirittura che “curano”. E’ vero? io non sono ancora grave, ma ho già dei problemi di dolore e movimento alle ginocchia. Riesce a chiarirmi un po’ le idee? grazie mille
Cara Anna l’acido ialuronico somministrato per via intrarticolare svolge una funzione meccanica di “cuscinetto ammortizzatore”, ma anche un’importante azione di ricostituzione strutturale della cartilagine articolare. Inoltre è da considerare la sua azione antinfiammatoria per la capacitá di ripristinare le caratteristiche fisiologiche del liquido sinoviale. È un trattamento efficace per l’artrosi del ginocchio con benefici immediati di riduzione del dolore e un controllo a lungo termine sulla progressione del danno cartilagineo. Di solito negli stadi iniziali dell’artrosi si usa acido ialuronico con un peso molecolare inferiore in grado di penetrare nei tessuti bloccando il processo degenerativo; nei casi più avanzati l’acido ialuronico ad alto peso molecolare svolge un’azione meccanica di più lunga durata. È consigliabile intraprendere la terapia con acido ialuronico precocemente per una maggior probabilità di recuperare il danno strutturale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Scrivo perché continuo ad avere “problemi” alle ginocchia: avvolte è semplicemente un fastidio, avvolte sono fitte che avverto quando scendo e soprattutto quando salgo le scale, quando mi inginocchio, ecc.
Ho 42 anni ed ho sempre fatto sport, in particolare da giovane ho fatto atletica leggera (mezzofondo veloce) anche a discreti livelli.
Adesso per motivi di età, di lavoro e di tempo, vado a corricchiare quando posso.
Ultimamente mi è capitato di correre assieme ad uno sportivo che aveva risolto i suoi problemi articolari, simili ai miei, con infiltrazioni di Hyalgan.
Volevo chiederle cosa ne pensa e se secondo lei potrei cercare anch’io di migliorare la mia situazione con questo farmaco/prodotto.
Nel ringraziarla le invio i miei più cordiali saluti.
Davide
Caro Davide, il ginocchio è un’articolazione complessa, costituita da numerose strutture (capi articolari, menischi, legamenti, tendini ecc.); se danneggiate, possono causare dolore e impotenza funzionale. Tuttavia i suoi sintomi possono essere riconducibili anche ad un’iniziale degenerazione della cartilagine articolare delle ginocchia e, se così fosse, dopo una corretta diagnosi medica, l’impiego dell’acido ialuronico puó essere di valido aiuto. L’azione meccanica di cuscinetto, la funzione ristrutturante sulla cartilagine e la capacitá di riportare il liquido sinoviale alle condizioni fisiologiche, sinergicamente permettono una migliore funzione articolare con riduzione della sintomatologia dolorosa. Lei fa riferimento allo ialuronato di sodio, Hyalgan 20 mg/2 ml, che viene usato nell’artrosi lieve e moderata. La scheda tecnica consiglia 5 infiltrazioni da praticare a distanza di 1 settimana una dall’altra. Di ultima generazione, Hymovis 24 mg/3 ml (esadecilammide di sodio ialuronato o HYADD® 4), mantiene tutte le proprietà dello ialuronato di sodio, ma per l’elevatissima viscosità ed elasticità della molecola, prolunga la permanenza nel microambiente articolare. Il trattamento completo è di due infiltrazioni da somministrare, secondo scheda tecnica, a distanza di una settimana una dall’altra.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
buongiorno,
ho appena effettuato una infiltrazione di hymovis, per risolvere un dolore al ginocchio sx legato ad una fissurazione della cartilagine che è comunque presente in buono stato e spessore. ho 34 anni e pratico diversi sports.
vorrei porle alcune domande:
1) hymovis può risolvere il mio problema, cioè è in grado di integrare questa fissurazione nella cartilagine o è soltanto un prodotto lubrificante soggetto ad eliminare temporaneamnete alcuni sintomi?
2) tra una infiltrazione e l’altra posso praticare sport tipo windsurf o occorre il riposo?
3) nel mio caso ove è presente una buona cartilagine eccetto la fissurazione, è auspicabile un intervento finalizzato ad impiantare fattori di crescita o simili tecniche?
la ringrazio per le risposte.
Caro Francesco l’acido ialuronico rappresenta il principale componente del liquido sinoviale, ed è responsabile delle sue proprietà viscoelastiche. Contribuisce alla lubrificazione delle superfici articolari, soprattutto nelle condizioni di carico protegge la cartilagine. Il liquido sinoviale nei pazienti artrosici è meno ricco di acido ialuronico con ridotta viscosità ed elasticitá. La viscosupplementazione, tramite infiltrazione intra-articolare di acido ialuronico, è ampiamente usata nell’artrosi del ginocchio e agevola il recupero delle proprietà fisiologiche del liquido sinoviale. Hymovis, esadecilammide di sodio ialuronato (HYADD®), ha tutte le proprietà dello ialuronato di sodio e in più la molecola possiede una elevatissima viscosità ed elasticità tale da garantire la prolungata permanenza nel microambiente.
Il riposo articolare è consigliato nelle prime 24-48 ore dopo l’infiltrazione.
Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sullo studio di fattori di crescita tissutali, grazie all’ingegneria biomedica. Si tratta di molecole in grado di accelerare i processi di riparazione. Il “platelet-rich-plasma” è, un gel piastrinico ottenuto dal sangue del paziente stesso e fornisce un vero “cocktail” di fattori di crescita, liberati dalle piastrine, in grado di stimolare la rigenerazione del tessuto danneggiato, nel caso dell’artrosi, la cartilagine. Tale trattamento viene eseguito (in alcuni centri in Italia) negli stadi precoci della gonartrosi allo scopo di riparare la superficie articolare lesa; a seguire viene consigliata la viscosupplementazione con acido ialuronico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Buon giorno.un anno e mezzo fa ho fatto un intervento di ricostruzione del legamento crocianto ant e um menisco latelale,durante l intervento il medico ha riscontrato una condropatia di 4 grado, ho fatto 7 mesi di fisioterapia ma a distanza di un anno e mezzo contino ad avere gonfiori e dolori e di correre anche piano non ne parliamo ,ho fatto la risonanza questa settimana ,e il referto parla di discreto versamento e di grave condropatia femoro tibiale e femoro rotulea,. C e’ qualche speranza di migliorare la situazione senza altri interventi. Io sono sempre stato uno sportivo e ho 38 anni
La condropatia del comparto esterno del ginocchio è un problema molto fastidioso che a volte persiste per molto tempo dopo un trattamento chirurgico.
il motivo di una patologia di questo tipo può essere una deviazione assiale del ginocchio in valgo (ginocchio a x), le conviene fare una radiografia degli arti inferiori in ortostasi sec Rosemberg( è una tecnica che serve per vedere il grado di deviazione del ginocchio). Se il ginocchio è valgo può essere utile un plantare.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,
dopo anni di dolori lombardi, visite da reumatologo (è positivo al gene A… ) , ortopedico , recentemente i dolori lombari di mio marito si sono acutizzati (da tre mesi, in modo persistente). Il risultato della recente RMN è : discopatia degenerativa ai livelli L4-L5 E L5-S1 con protusioni discali contenute paramediane bilaterali lievemente prevalenti a sinistra ad entrambi i livelli. Ipertrofia artrosica dei massicci articolari e stenosi bilaterale dei forami di congiunzione. non vi è franca evidenza di ernie discali lateralizzate. Non vi sono alterazioni ossee strutturali se non di tipo spondilo-artosico. Il quesito è, a quale specialista occorre rivolgersi per una corretta diagnosi e relativa eventuale terapia? Mio marito ha 52 anni. Grazie mille
Cara Beatrice, la lombalgia di cui soffre Suo marito va sicuramente indagata con una accurata anamnesi per stabilire le caratteristiche del dolore: quando insorge, la durata, la frequenza, l’intensitá…se coesistono fattori di rischio associati come ad esempio soprappeso e obesità; inoltre una visita medica è essenziale per orientare il sospetto diagnostico e le indagini strumentali e di laboratorio adeguate. Il Reumatologo è in grado di discriminare se l’origine del dolore ha una causa degenerativa (artrosica) o infiammatoria (spondiloartrite), il Fisiatra è di valido supporto per impostare un programma di terapia fisica adeguata una volta formulata la diagnosi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Buon giorno dottoressa,
mia mamma ha effettuato una terapia con un prodotto che si chiama hymovis, si tratta di 2 iniezioni che lo specialista ortopedico ha fatto a distanza di 1 settimana. mia madre (affetta da gonartrosi grave e si parlava di protesi) sta benissimo non ha piu’ dolore e puo’ muovere e stendere l’articolazione…cosa che prima era impossibile. i quesiti che le sottopongo sono i seguenti: cos’è questo farmaco miracoloso?
è un cortisonico? posso suggerirlo anche a mia nonna che è piu’ anziana ma ha un artrosi non grave
grazie
Sicuramente può essere utile anche alla nonna. Si tratta di acido ialuronico di ultima generazione che riunisce in se tutti gli effetti dei vari tipi di acido ialuronico sul mercato. Qualcosa in più di tutti gli altri .
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore Università di Genova
Buongiorno,
sn un ragazzo di 29 che da circa 3 mesi convive con un artrosi al ginocchio sx il quale anni addietro è stato operato al menisco.
L’ortopedico che mi sta seguendo mi ha prescritto un ciclo di 5infiltrazioni di artz sodio ialuronato da 2,5ml.
Ho già effettuato 2 infiltrazioni ma il dolore persiste, quindi le volevo chiedere quanto tempo ci mette generalmente la cura a fare effetto se nel caso non dovessi riscontrare una guarigione finito il ciclo di infiltrazioni esiste un ulteriore cura farmacologica piú efficace?
In attesa di una sua risposta la ringrazio in anticipo,
Thomas
A 29 anni è difficile parlare di artrosi, molto probabilmente si tratta di una infiammazione della cartilagine articolare. In queste fasi dolorose delle articolazioni di carico può essere utile fare un ciclo prolungato di glucosamina e condroitinsolfato per os.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore Università di Genova
Salve
Sono una donna di 58 anni abito in Sicilia. Da dopo la menopausa (tra i 50e i51 anni) soffro di varie patologie reumatiche, gonfiore con dolore al tatto della cartilagine delle prime vertebre sterno-clavicolare, dolori vari e diffusi di tipo lancinante, puntorio, bruciante diffusi anche alle spalle inoltre rigidità alla base delle spalle che non mi permette di fare i più semplici movimenti.
Mi è stata diagnosticata la sindrome di thietze e una polimialgia reumatica. Ho fatto svariati accertamenti sia diagnostici che di laboratorio , tac allo sterno, scintigrafia, moc, esami per malattie autoimmuni: negative il valre invece che rimane sempre alto è la VES (oltre 50), Inoltre da maggio 2012 ho avuto episodi di capogiri, a cui si è associato un ronzio all’orecchio e delle parestesie al cuoio capelluto. Ho consultato sia l’otorino che l’ortopedico che dopo un radiografia hanno diagnosticato una artrosi cervicale. A parte i miorilassanti mi è stato consigliato di fare masaggi decontratturanti e palestra che ho iniziato ma ancora non ho benefici. Faccio presentte che ormai sono in una fase cronca xchè non c’è giorno che posso dire di stare bene. Vorrei un Suo parere, e cosa posso fare. Se possibilmete sarebbe opportuno un ricovero per un quadro clinico più esaustivo considerato che non so più in che direzione muorvermi, ringrazio
In generale i dolori alla base del collo, sia anteriore che posteriore, sono dovuti ad un mix di problemi muscolari ed articolari che a volte rendono la qualità della vita decisamente peggiorata.
I consigli che posso darle sono più di carattere fisiatrico che non ortopedico: in questi casi utile trattamento di massaggio locale e mobilizzazione assistita secondo modalità molto morbide. Utile anche la tecar terapia.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore Università di Genova
mia moglie soffre di male al ginocchio dx da tempo ed è stata sottoposta ad artroscopia per la riduzione del menisco interno danneggiato. dopo l’operazione la situazione direi che è peggiorata e nonostante abbia fatto 5 infiltrazioni di acido ialuronico il ginocchio continua a fargli male e presenta “una intensa flogosi perimeniscale interna al ginocchio destro”; flogosi che è migliorata dopo un ciclo di antiinfiammatori (diclofenac 150 + celebrex 200 x 5 giorni quindi celebrex 200 + tachipirina 1000 per altri 15 giorni), comunque smessa la cura il dolore è riapparso. mia moglie presenta un notevole eccesso ponderale e alla RMN presenta una iniziale danno osteocondrale. gli è stato suggerito di eseguire infiltrazioni di Hymovis + infiltrazioni (2) di gel piastrinico: quale è il suo parere su questo approccio? queste infiltrazioni hanno una possibilità di sortire un miglioramento o sono solamente un paliativo?
grazie anticipatamente per la cortese attenzione che vorrà riservarmi
Il problema è da riferire alla funzione meniscale che è quella di importante ammortizzatore delle sollecitazioni sulla cartilagine e sull’osso subcartilagineo. Nei casi come quello di sua moglie, il fatto di ridurre le dimensioni meniscali determina comunque una maggiore sollecitazione della cartilagine come logica conseguenza della diminuzione del menisco.
Direi che acido ialuronico e concentrato piastrinico possono essere una ottima soluzione al problema associato assolutamente al calo ponderale.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve
da poco più di un anno, grazie ad una rison. magnetica, ho scoperto di soffrire di una meniscopatia al ginocchio sx. Ciò determinava un coseguente dolore a seguito di frequenti assestamenti dell’articolazione. Circa 5 mesi fa ho inziato un trattamento con gel piastrinico, composto da 4 infiltrazioni con cadenza bi-settimanale, che ho ultimato circa un mese fa. Ho trovato certamente un ottimo beneficio in termini di dolore e frequenza del fastidio, ma sento di non essere guarito al 100%. Domando: è possibile che un miglioramento si manifesti dopo ancora un po di tempo, o è necessario un altro ciclo di infiltrazioni?
Grazie
Il trattamento con derivati del sangue(gel piastrinico e concentrato midollare) di solito sono efficaci + o – per 6 mesi, poi se non si reiinstaura l’infiammazione i sintomi non ritornano. I risultati però possono essere parziali o totali nel risolvere i sintomi. Nel suo caso direi che esistono due alternative: o ripete l’infiltrazione con gel piastrinico o fa un ciclo di acido ialuronico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,ho un piccolo problema con lo scrocchio della cartilagine iniziato con le dita delle mani e proseguito quasi ovunque: piedi,caviglie,bacino,schiena,collo.. Mi impongo continuamente di non farlo più, ma ormai è diventata una dipendenza, non riesco a non farlo. Non so se sia già il caso di andare da uno specialista, ho solo 23 anni e la mia situazione non penso sià già ad uno stadio avanzato perchè non provo alcun tipo di dolore, però vorrei agire in qualche modo almeno per evitare di creare ulteriori problemi alle mie articolazioni, così stavo pensando di assumere dell’artrasyn e degli integratori a base di glucosamina e condroitina. Secondo lei è il caso? Grazie mille. Aspetto al più presto una sua risposta.
T.M.
I suoi disturbi sono da riferire ad un certa lassità articolare tipica dei soggetti giovani. Non è una patologia ma un semplice sintomo. Utile il trattamento con glucosamina e condroitina.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho 55 anni e da tre mesi lamento dolore puntorio al ginocchio sn. Ho assunto condrosulf bst x 1 mese con intervalli di lieve miglioramento dei sintomi. La RMN era refertava: “lesione del menisco mediale”. L’artroscopia evidenziava un menisco sano ed una lesione superficiale della cartilagine condrale”. Dopo un curettage sono stato dimesso con riposo assoluto x 10 gg e successivo carico graduale e fare dopo 20 gg una sola infiltrazione di Hymovis in entrambe le ginocchia (a dx per prevenzione).Risolverò il problema in questo modo? é meglio fare prima le infiltrazioni di concentrato piastrinico? continuo con l’assunzione di condrosulf? Grazie.
La progressione terapeutica di una patologia cartilaginea come la sua è quella che lei sta seguendo: glucosamina e condroitina, acido ialuronico, fisioterapia e poi successivamente concentrato piastrinico o cellule mesenchimali. A 55 anni deve seguire un protocollo ragionato e deve stare attento ai sintomi del suo ginocchio; se fa male la cartilagine è infiammata ed è fondamentale non cronicizzare i sintomi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,
Ho 60 anni e da un anno rapidamente si e’ evidenziata un artrosi prima sul ginocchio dx e pochi mesi dopo anche sul sx. Mi e’ stato iniettato prima 4 iniezioni di acido ialuronico a bassa densita’ in entrambe la ginocchia e sei mesi dopo altre 4 iniezioni di acido a media densita’ sul solo ginocchio dx. Il risultato non mi sembrato apprezzabile in quanto sia il dx che il sx non trattato presentano uguali sintomi.
Volevo chiedere se ritenete opportuno la continuazione della terapia con l’acido ialuronico o se sia preferibile cambiare utilizzando la terapia piastrinica.
Grazie per la Vs cortesia e disponibilita’.
Direi che prima di tutto lei deve capire se si tratta di una artrosi primaria….dovuta all’età o se una artrosi secondaria….dovuta alla fatica cui lei ha sottoposto e sottopone le sue ginocchia. In questa ottica va valutato anche l’insuccesso dell’acido ialuronico e potremmo dire di poter prevedere un insuccesso anche del concentrato sanguigno.
Faccia una risonanza e poi mi mandi il referto
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie Professore per la gentile risposta.
Le mando i referti che già possiedo e alcune indicazioni che forse possono essere utili. Il referto della RSM al ginocchio dx dice testualmente:
“Aspetto rettilineizzato per artrosi delle limitanti corticali femoro-tibiali su versante mediale; discretamente assottigliato da questo lato lo spessore cartilagineo femoro-tibiale e ridotta l’ampiezza della rima articolare. Non alterazioni per i menischi.
Il crociato anteriore è di spessore aumentato più al III medio ed all’attacco femorale, con fatti di edema interstiziale, come esiti di distrazione; non si può escludere parziale disinserzione della componente posteriore dello stesso all’attacco femorale; nei limiti il crociato posteriore e regolari collaterali, tendine del quadricipite e rotuleo.
La rotula non è deviata dalla sua sede; regolari le cartilagini femoro-rotulee e non versamento articolare.”
Il referto della Radiografia con il ginocchio dx sotto carico, dice:
“Un po’ ridotto il trofismo calcare delle ossa. Fini irregolarità marginali di tipo artrosico in particolare al comparto femoro-tibiale mediale. Lieve appuntimento delle spine intercondiloidee.
Ridotto spazio articlare femoro-tibiale con modesto addensamento del piatto tibiale corrispondente. Note di artrosi femoro-rotulea.” Peso Kg 81 e sono alto m. 1,78. Ho fatto una vita abbastanza sedentaria anche se negli ultimi due/tre anni avevo iniziato ad andare un po’ in palestra.
Non ho mai provato ne provo forti dolori alle ginocchia ma solo come dei bruciori più intensi se sottopongo le ginocchia a sforzi prolungati.
Cordiali saluti e grazie nuovamente.
Di solito i bruciori alla fatica delle ginocchia sona causati da infiammazione della cartilagine articolare. Le consiglio di fare un ciclo di 2 mesi di glucosamina e condroitina(Cartijoint forte 1 cp al giorno per 60 gg.)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Da anni ormai soffro di mal di testa, capogiri e formicolii al braccio sinistro e perdita di forza alla mano sinistra. Finalmente mi sono decisa a fare una radiografia e l’esito è stato il seguente: Spondilartrosi cervicale con iniziali fenomeni di osteofitari matginali. Riduzine dello spazio intersomatico C5-C6. Rettilineizzazione della curva fisiologica cervicale. Cosa significa tutto questo e può questo crearmi ulteriori problemi? Grazie per la risposta
Effettivamente il sintomo più importante è la perdita di forza alla mano sn. Non è un buon segno. Le consiglio di fare una elettromiografia per valutare eventuale sofferenza nervosa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho notato che alcuni integratori alimentare contengono acido ialuronico; si ottengono gli stessi effetti sui tendini, articolazioni ecc… delle iniezioni?
Direi di no. L’efficacia dell’acido ialuronico per via gastroenterica è molto bassa. Tant’è che in commercio esistono solo associazioni.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, ho delle problematiche rilevanti di artrosi alle ginocchia, su cui non mi soffermo, per le quali mi sono state prescritte infiltrazioni di condrotide fiale. Un conoscente in situazione simile mi dice di aver tratto giovamento da infiltrazioni di Hymovis. Alla luce della rilevante differenza di prezzo tra i due farmaci, vorrei sapere quali differenze ci sono fra gli stessi.
Ringrazio e saluto cordialmente
Differenza abissale ed effetto terapeutico completamente diverso. Non entro nel merito della differenza di spesa. Se lei ha avuto beneficio con condrotide può continuare. Altrimenti scelga l’altra cura
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera , ho 47 anni e all eta di 35 anni ho avuto un distorsione del ginocchio dx con trenta giorni,di bendaggio,semplice e stampelle . Ho,eseguito dopo circa due mesi un RM : lieve ispessimento del legamento collaterale esterno. Tracce di versamento endoarticolare , ect asia cistica sinoviale a carico Dell articolazione tibia perone alle. Rapporti femori rotulea caratterizzati da iper pressione rotulea esterna. Causa il perdurante dolore con fitte , difficoltà a stare in piedi dopo due/tre ore , fitte a salire le scale e fitte al ginocchio quando punto il piede, ho deciso di effettuare dopo circa 12 anni un ulteriore RM: tutto in regola ma, alterazioni meniscosiche a carico della fibro cartilagine esterna. Aspetti ipertrofici simoviali in regione sotto rotulea paramediana interna. Ora le chiedo gentilmente ad oggi ho un peggioramento del ginocchio e se il peggioramento e legato alla distorsione che ho avuto dieci anni fa è se tutto mi pregiudica l attività sportiva e lavorativa. Grazie mille e buon lavoro.
Direi che il peggioramento della articolarità del suo ginocchio sia da ascrivere alla sua non congruenza della femoro rotulea. Lei può iniziare un trattamento con acido ialuronico e poi eventualmente potrà fare un ciclo di ginnastica di rinforzo del quadricipite
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buongiorno,io ho 43 anni nel 1994 ho avuto un incidente e mi sono rotto il piatto tibiale,da allora tutti gli anni faccio delle infiltrazioni di synvisc acido ialuronico e negli anni mi accorgo che l’effetto diminuisce a dicembre ho fatto 2 infiltrazioni in totale di 12 ml, sono passati 2 mesi e sento già calare l’effetto,avrei piacere di sapere se in commercio esistono dei farmaci con una viscosità superiore, oppure un vostro consiglio,grazie
Esiste una nuova molecola di acido ialuronico che si chiama Hymovis, molto efficace. Provi quello. Altrimenti può fare trattamento con derivati del sangue, concentrati piastrinici o midollari
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho 33 anni e già con un’artrosi degenerativa precoce alla colonna vertebrale, cervicale, lombare e sacrale.
Tutto ebbe inizio sei mesi fa,quando mi svegliai con il piede dx addormentato e dolente che mi è durato quasi un mese. Ho interpellato vari dottori, ognuno di loro mi dava una diagnosi e cura diversa, non ne è servita una!
Nei mesi successivi, oltre al piede, mi si addormentavano anche le gambe durante la notte, così sono stata da un neurologo che mi ha consigliata una risonanza magnetica alla colonna; da quì è emerso:
Focale discopatia degenerativa in corrispondenza dello spazio intersomatico compreso tra c6 e c7, con riduzione di spessore del disco intersomatico che presenta protrusione posteriore mediana-paramediana destra; si associano alterazioni spondilosiche dei piatti limitanti contigui. Condrosi del piatto limitamente superiore di c5.
In corrispondenza dello spazio intersomatico compreso tra L5 ed S1 focale protusione discale posteriore mediana, condizionante lieve impronta sul profilo del sacco durale.
Detto ciò, sono stata dal mio dottore di famiglia(ortopedico)che mi ha solo consigliato di svolgere attività fisica in acqua.
Volevo chiedere, se è possibile, come mai già a questa età avere questa condizione? La pillola anticoncezionale che assumo da 8 mesi potrebbe aver influito? Cosa posso fare?
Ringrazio anticipatamente
Lei è sicura di non aver avuto traumi o fatto sforzi importanti? In effetti una sofferenza localizzata di due metameri vertebrali, uno cervicale e una lombare senza un evento importante che abbia determinato una degenerazione di questo tipo. Il mio consiglio è quello di cercare di analizzare la causa di questo problema. Naturalmente non c’è relazione con gli anticoncezionali.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Prima di tutto grazie per la risposta.
All’età di 21 anni ho avuto un colpo di frusta a causa di un incidente stradale, ma non è stato grave, avevo fatto anche un periodo di terapia.
Mentre per la parte lombare non ho fatto sforzi eccessivi, almeno credo, routine quotidiana. Ma se fosse stata questa la causa, ovvero sollevati dei pesi eccessivi, si potrebbe risolvere o recuperare?
Grazie cordiali saluti
Non credo siano in connessione le due cose, per recuperare l’unica strada è la fisioterapia
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Da un mese circa ho forti dolori alla gamba sinistra.
Ho 48 anni.
Eseguita radiografia della colonna lombosacrale è risultata “asimmetria di orientamento dei processi articolari L5-S1 con presenza di una mega apofisi trasversa di sn. a carico L5.”
Vorrei sapere che cosa devo fare, se ci sono cure o è necessario un intervento e se vado incontro ad un peggioramento. Sono molto preoccupata.
La ringrazio per la risposta che mi vorrà dare
Assolutamente necessaria una risonanza magnetica lombosacrale. Quando ha il referto lo mandi, le risponderò.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Da tre ani circa, ho questi dolori alla caviglia e piede sinistro, mi hanno riscontrato artrosi astragalo scafoidea avanzata,degenerazione di grado minore a livello della sottoastragalica. fenomeni algodistrofici o di iniziali necrosi.
Ho fatto cicli di arcoxia e sto faccendo Clasteon 200 una fialla ogni 15 giorni. e non trovo nessun beneficio , ho sentito dire di questo gel piastrinico cosa ne pensa lei?
Grazie.
Effettivamente il gel piastrinico è efficace nei disturbi legati a patologie artrosiche, può anche provare a fare infiltrazioni di acido ialuronico, più semplici da fare in genere.
Cordialmente.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Da un mese circa ho forti dolori alla gamba destra.
Ho 57 anni.
Eseguita tc rachide lombosacrale e rx colonna lombosacrale è risultata “ avanzamento quadro artrosico tra L5-S1 con netta riduzione dello spazio intersomatico r retrolitesi di L5. sempre nella stessa sede il disco appare degenerato e si osserva una protusione ad ampio raggio con ernia mediana paramediana destra; il tutto determina un ingombro foraminale bilaterale e canalare. Agli altri spazi esaminati, si osservano protrusioni omidiscali a largo diametro con impegno canalare e preforaminale bilaterale. riduzione della fisiologica lordosi”.
Vorrei sapere che cosa devo fare, se ci sono cure o è necessario un intervento e se vado incontro ad un peggioramento. Sono molto preoccupato.
La ringrazio per la risposta che mi vorrà dare
Non posso dire con sicurezza cosa lei debba fare, se operarsi o fare terapia medica e fisica. Nei casi come il suo sono efficaci le sedute di ginnastica, meglio in acqua, i massaggi ed anche l’agopuntura.
Andando alle terapie minimamente cruente, l’ozonoterapia, le infiltrazioni epidurali antalgiche
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buongiorno, dopo mesi di dolori alla schiena e varie cure farmacologiche, il mio medico mi ha prescritto i rx. risultato: accentuazione della cifosi al passaggio dorso-lombare. Presenti note artrosiche in D11-D12. cosa significa e cosa posso fare escludendo cure farmacologiche alle quali sono avversa? Ho 38 anni e non riesco a stendermi appoggiando la schiena per il male. Grazie per la risposta
Silva
Effettivamente in un caso come il suo, pur dalle notizie lacunose che lei mi da, credo che sia utile un trattamento a base di terapia fisica e ginnastica e massaggio. Inoltre appare utile nella attenuazione del dolore una terapia in acqua. Nuoto e ginnastica.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve,devo sottopormi a gel piastrinico per condropatia al ginocchio.
voorrei gentilmente sapere se scelgliere una clinica dove lo effettuano con il prelievo di sangue fresco autologo o un altro centro che utilizza sempre il mioo sangue autologo però congelato(per le tre infiltrazioni).
attendo risp. grazie
Nella mia esperienza esiste una grande differenza di risultati con l’uso di sangue fresco. Naturalmente il meccanismo di azione dei fattori di crescita appare più efficace con il concentrato fresco
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve sono sempre stefano 28 anni , vorrei un consiglio per un serio problema cartilagineo che mi affligge . Dopo aver subito tre interventi al ginocchio per un brutto infortunio calcistico mi ritrovo ora con una lesione della cartilagine sul piatto tibiale ed una sul condilo femorale esterno oltre ad un principio di artrosi. Dopo aver provato sistemi paliativi tipo acido ialuronico, senza risultati, mi hanno prospettato il trapianto di cartilagine per scongiurare una futura protesi troppo precoce. Il problema è capire che tipo di intervento sarebbe più adatto per me (staminali, mesenschimali, condriciti,mosaicoplastica ecc) dato la mia situazione attuale considerando che ho anche un leggero varismo . Quale centro mi consiglia di affidarmi essendo disponibile il sottoscritto a spostarsi in qualsiasi città pur di cercare di risolvere questa mia “via crucis” che mi limita anche nel quotidiano? Ringrazio anticipatamente
In caso di leggero varismo del ginocchio va pensata a 28 anni la possibilità di una correzione del varismo prima di fare un innesto cartilagineo che potrebbe essere usurato prematuramente dal varismo. Il trattamento con cellule va valutato in rapporto alla lesione: in genere nelle lesioni speculari non si fa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho sentito un amico (di anni 60), affetto da gonartrosi, a cui gli è stata consigliata una terapia infiltrativa con un farmaco a base di HYADD4. Cosa ne pensate?
Il trattamento locale dell’artrosi di ginocchio con acido ialuronico è ormai consolidato. Le consiglio di fare un ciclo di acido ialuronico per valutare l’efficacia del preparato nella sua artrosi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, ho 34 anni e ho deciso di contattarvi perchè purtroppo da 2 anni convivo con una contropatia femoro rotulea di lieve entità, visto che sento un leggero scricchiolio al ginocchio durante i piegamenti e una sensazione di gonfiore se sto per ore in piedi (quasi mai dolore).
Da agosto assumo farmaci come il Dona, alternandolo ogni 3 mesi con la “Glucosamina Pura ESI”. Da ottobre utilizzo abitualmente un apparecchio domestico di magnetoterapia ad alta frequenza, che mi sta dando benefici, tanto che ho ripreso l’attività fisica (faccio calcio). Purtroppo, però, ogni tanto il ginocchio riprende a gonfiarsi, quindi sto ipotizzando di acquistare un apparecchio di magnetoterapia a bassa frequenza. Lei pensa che può avere un reale effetto la magnetoterapia? Se si, quale apparecchio mi consiglierebbe di acquistare? L’acido ialuronico potrebbe servire?
La ringrazio anticipatamente per la risposta!
Nella mia esperienza esiste una grande differenza di risultati con l’uso di sangue fresco. Naturalmente il meccanismo di azione dei fattori di crescita appare più efficace con il concentrato fresco.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Effettivamente per una condropatia rotulea, come nel suo caso, credo sia più utile un ciclo di acido ialuronico ad alto peso molecolare piuttosto che una variabile macchina per campo magnetico. Quella che lei sta utilizzando adesso mi pare sufficiente al suo caso
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Dottore,
la ringrazio anticipatamente per la sua risposta, anche io soffro di una condropatia rotulea.
Ho effettuato diversi cicli di terapia (anche posturale) ma continuo ad avere problemi, visto che l’ortopedico mi ha preannunciato che nel caso il dolore persisteva avrei dovuto fare delle infiltrazioni, volevo chiederLe se le infiltrazioni sono solo un paleativo al dolore oppure possono risolvere il mio problema visto che sono un podista.
Grazie mille e buona giornata.
Michele Russo
l’acido ialuronico non è solo un condroprotettore e antidolorifico, nelle persone giovani e con una risposta biologica positiva possono essere risolutive
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Professore, soffro di gonalgia bilaterale in gonartrosi con cisti di Baker e scrosci articolari da attrito femorotuleo. In questo momento senza versamento.Sto facendo tutti i giorni ginnastica per rafforzare i muscoli delle gambe e ne ho un grande giovamento dal punto di vista del dolore. Ho 77 anni, sono magra e faccio una vita attiva e non mi sento pronta per l’intervento di protesti totale. Seguendo le sue risposte ho letto di infiltrazioni con Himovis. Potrebbe darmi un consiglio in tal senso? La ringrazio di cuore Luciana
Effettivamente se lei non ha intenzione di fare un intervento di protesi, la soluzione dell’acido ialuronico, nella fattispecie l’Hymovis(che è l’acido ialuronico di ultima generazione) è senza dubbio percorribile. Faccia due fiale di Hymovis e poi si faccia viva.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Professore, la ringrazio per il suo sollecito parere. Le farò sapere appena compiuto il ciclo di infiltrazioni. Cordiali saluti Luciana
Egregio Professore, ho terminato le infiltrazioni con Hymovis, continuo con la ginnastica e assumo cartijoinforte. Il risultato mi sembra ottimo, in piano cammino benissimo, meno in salita qualche sofferenza in discesa. Riuscirò ad evitare l’intervento o è meglio affrontarlo prima che la situazione degeneri? La ringrazio . Cordiali saluti
Il risultato delle terapie va mantenuto in maniera che sia più facile curare gli eventuali sintomi che periodicamente possono riapparire. Si organizzi per un nuovo ciclo di hymovis….
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve,
ieri ho fatto infiltrazione di hymovis il mio è un problema alla cartilagine del ginocchio sia dx che sx, non ho dolori ma solo poca agilita’ e una serie di crik se mi piego o se salgo le scale.
volevo chiedere quante infiltrazioni sono consigliate? l’otopedico che mi ha in cura ha parlato prima di solo un’infiltrazione all’anno con annessi rafforzamenti del quadricipide, ieri invece ha parlato di tre infiltrazioni a distanza di 15 giorni.
volevo inoltre chiedere se ci sono limitazioni tipo se camminare per chilometri è sconsigliato o no
grazie
L’ideale di terapia di hymovis è due infiltrazioni da ripetere almeno una volta all’anno. Cammini il carico aiuta la cartilagine.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho 42 anni e ho sempre praticato sport non agonistico (pallavolo,corsa, nuoto,idrobike non più di due volte la settimana). All’età di 25 anni ho cominciato ad avvertire dolore al ginocchio dx e l’ortopedico mi ha diagnosticato la condrite che ho curato con riposo e Condral per alcuni mesi.Il dolore mi è scomparso completamente fino a pochi giorni fa; è ricomparso il giorno che ho ripreso a sciare: non ho ancora fatto alcun esame, ma il dolore (bruciore inteso al ginocchio dx)è lo stesso che avvertivo anni fa. Le chiedo:
– posso riprendere il farmaco Condral o mi suggerisce farmaci di nuova generazione;
– devo effettuare neccessariamente una risonanza;
– devo fare riposo?
Anticipatamente ringrazio e porgo cordili saluti.
La risonanza la faccia comunque: è importante avere un quadro radiografico della sua cartilagine, per avere in futuro un termine di paragone. Infatti la velocità di deterioramento della cartilagine è molto variabile ed è bene sapere come è la sua situazione. Oltre alla condroitina può essere utile la glucosamina, per cui usi un’associazione dei due componenti ( il Cartijoint forte ne è un ottimo esempio). Il riposo è utile se ha dolore.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve, sono una signora di 52 anni non ancora in mnopausa, peso forma, attività fisica, ottima alimentazione. Ma ho da parte di madre problemi recenti all’anca destra. Ecco la diagnosi dopo RX: DISCRETA CPXARTROSI BILATERALE, CARATTERIZATA DA SCLEROSI DEI TETTI ACETABOLARI E RIDUZIONE DELLA MIRA ARTICOLARE, CON VEROSIMILI FORMAZIONI GEODICHE SUBCONDRIALI A DX. secondo voi quale può essere l’approccio conservativo più efficace e a che dosi gli integratori che citate spesso. Il dolore è accettabile.
Grazie
Direi che lei dovrebbe iniziare con una fiala intramuscolo di clodronato (Clodron 200) a di alterni per un mese, poi ev. fare delle infiltrazioni di acido ialuronico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie infinite, volevo chiedere quale è l’effetto di questo farmaco (clodron) e se va ripetuto periodicamente. Secondo lei la situazione va monitorata nel senso di rifare le lastre ogni tot anni per vedere come procede la degenerazione e cosa ne pensa degli integratori quali condroitina+glucosamina+msm alternato ad acido lipoco+NAC? ha qualche altro consiglio sull’alimentazione e ginnastica. Recentemente sono andata da un fisiatra per una visista al quale ho mostrato le lastre il quale ha minimizzato la problematica asserendo che alla fine dei conti il quadro clinico è coerente all’età.
Grazie
Il clodronato, oltre ad essere un ricostituente dell’osso è un ottimo antinfiammatorio ed antalgico. L’effetto della glucosamina condroitina ed ac lipoico è ormai accertato.le consiglio sicuramente di fare del movimento e dell’attività fisica. Se il Fisiatra le ha detto così deve essere felice e tranquilla.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie, ma “felice” è una parola grossa! Nel frattempo ho fatto un giro anche da un ortopedico il quale dice che il processo artrosico è comunaqe inziato ed è inarrestabile! Farò dunque delle infiltrazioni di ialuronico. Noto molta reticenza circa gli itegratori sopra citati. Li assumerò assolutamente ma vorrei sapere il dosaggio e i periodi di sospensione. grazie infinite
gli integratori vanno assunti per lunghi periodi, almeno 6 mesi. L’artrosi è semplicemente l’invecchiamento dell’articolazione….tutti noi aspiriamo ad invecchiare magari felicemente.
si faccia coraggio
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
egregio professore
ho 59 anni e da qualche anno soffro di dolori all’articolazione su entrambe le ginocchia.
Le risonanze che ho eseguite indicano solamente che la fibrocartilagine meniscale al compartimento Mediale è lievemente assottigliata.
RX al ginocchio sinistro rileva lieve riduzione della rima articolare femero tibiale al versante interno.
Ho fatto vari cicli di acido ialuronico qualche infiltrazione di cortisone e ginnastica,ottenendo benefici solo per brevi periodi.
Ho effettuato il trattamento con Hymovis ,la seconda fiala iniettata la scorsa settimana.
Il dolore alle ginocchia non è assolutamente diminuito,
anzi è aumentato rendendo il movimento difficoltoso.
Le chiedo cortesemente se questo effetto è transitorio e cosa mi consiglia ancora di fare per migliorare la mia situazione.
La informo inoltre che tre anni fa ho subito l’asportazione totale della tiroide.
La ringrazio.
Distinti saluti
Molto probabilmente lei ha una deviazione assiale delle ginocchia( si sono storte), dovrebbe fare una radiografia degli arti inferiori in ortostasi per valutare il grado di deviazione assiale.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve a tutt, sono uno sportivo, pratico calcio tennis ecc ho 26 anni e ho un problema al ginocchio sinistro da 3. Sono stato operato 2 volte, 1)2011 sinoviectomia e l’anno dopo pulizia in quanto avevo cicatrici ed aderenze della vecchia operazione. A distanza di un anno da questa, dopo una risonanza magnetica (mi riscontra degenerazione del menisco mediale corno posteriore) e una radiografia mi viene dagnosticata un principio di artrosi.(ho dolore nella parte interna e zampa d’oca). HO fatto 5 infiltrazioni di acido ialuronico ARtZ a distanza di una settimana l’ una dall altra. Mi son stati prescritti degli esercizi isonometrici e di allungamento ma dopo 2 mesi e piu i risultati sono pari a 0. Cosa potrei fare? sono disperato. grazie
Per una situazione come la sua credo sia più indicato un acido ialuronico più completo di artz, come il hymovis. Oppure fare delle inoculazioni di fattori di crescita o di cellule staminali. Può essere utile anche un trattamento con Clodronato 200 a di alterni per un mese.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Dott Priano ho trovato un ortopedico per iniezione all’anca ecoguidata, ma me ne propone solo una unica somministrazione. Valuta la mia artrosi lieve. cosa ne pensa? grazie infinite
Ci sono preparati di acido ialuronico che sono utilizzabili in una unica somministrazione, altri in più somministrazioni. Se, come penso il suo medico le ha proposto un trattamento così è perché ha avuto una buona esperienza in tal senso. Vada avanti.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, dato che i dolori non essavano nonostante l’acido ialuronico, ho effettuato RM e l’esito è stato una lesione di circa 1 cm alla testa del femore dovuta a focolaio di ostionecrosi! quale è l’approccio da farsi; quali gli errori da evitare assolutamente e se c’è possibilità di guarigione. grazie
Le consiglio cura con clodronato intramuscoplare 1 fiala da 200 mg a di alterni per 30 gg e poi inoclulazione di cellule staminali.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie. Il medico di famiglia è assolutamente contrario al clodron. Circa le staminali quali sono i centri a cui posso rivolgermi e è mutuabuile? è utile anche in caso di lesione da artrosi? e i fattori di crescita sono meno efficaci?grazie
Non commento la posizione del suo medico sul clodronato, che e’ indubbiamente una risorsa importante nella patologia osteocartilaginea. La differenza tra l’utilizzo del concentrato midollare(msc) e il prelievo da sangue venoso(fattori di crescita) e’ semplicemente la differente presenza di cellule staminali. L’efficacia e’ in rapporto alla risposta biologica. Ci sono molti centri in italia che trattano con derivati del sangue queste patologie.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho 51 anni, svolgo varie attività fisiche, tai – bo (derivato dal karate e aerobica) cyclette, rampichino e salgo sempre le scale. Soffro però di artrosi alle ginocchia, sopportabilissima. Faccio bene o male a salire spesso le scale. Sento dolore alla parte del ginocchio davanti quando vado su. Il tutto lo svolgo non di corsa.
Per non peggiorare la situazione cartilaginea le consiglio di praticare ginnastica isotonica ed isometrica in scarico e se le piace nuoto. Se lei potenzia il quadricipite eviterà il dolore anteriore di ginocchio.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno professor Priano, dopo un dolore insistente al ginocchio dx ho fatto rm nella posiz di esame riduz della rima articolare femoro tibiale in quadro di condromalacia ll grado.
Focale area di alterato segnale sub-condrale a carico del piatto tibiale mediale in sede est da riferire ad alterato carico.Linea di alterato segnale a decorso obliquo che sembra raggiungere il versante libero tibiale compatibile per frattura a carico del corno post mediale.
Minime alteraz di segnale intrameniscali a carico della fibrocartilagine lat.
Impegno versamentale della borsa retrocondilare.
Cosa mi consiglia? Non ho dolore continuo ma sento a volte molto male quando cambia il tempo. Ho preso il Condral e se ho male qualche bustina di Okia. L’ortopedico mi ha detto che dipende da quanto male ho la decisione di una pulizia al menisco. grazie
Per evitare di darle consigli generici avrei bisogno di sapere quanti anni lei ha. Se ha meno di 40 anni faccia pure l’artroscopia per la pulizia del menisco. Se ha più di 40 anni non si operi, perché l’asportazione del menisco peggiora la qualità della struttura cartilaginea e ci sono possibili rischi di necrosi e di algodistrofia.
le consiglio di fare un trattamento riabilitativo e non chirurgico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
per diverese volte ho fatto infiltrazioni con acido ialuronico al ginocchio…qualche giorno fa ho fatto in infiltrazione di 6 cc (le altre volte era l’infiltrazione di 2,5 cc e non ho avuto problemi) sono circa 3 giorni che non riesco a sopportare il forte dolore che mi ha causato…. devo dire anche che il giorno dopo ho fatto la prova da scforzo con la cicletta, potrebbe essere stato questo….vi prego di rispondermi in quanto il dolore e forte…cosa posso fare? passerà questo dolore? più po meno quando?
A volte una quantità abbondante di acido ialuronico può dare effetti spiacevoli, tipo dolore, difficoltà dei movimenti ed altro. Non deve preoccuparsi, i disturbi passano completamente dopo quache giorno. Importante la qualità del preparato
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
sono passati 12 giorni da quando ho fatto l’infiltrazione, il doloro va un po meglio ma non passa….devo preoccuparmi? quanto ha contribuito la cicletta per la prova da sforzo? qualcuno mi dice che è stata appunto l’aver fatto la cicletta…è possibile?
Può capitare che il dolore dopo infiltrazione persista anche qualche settimana, per una reazione secondaria del tessuto sinoviale, che è la “camicia” del ginocchio. Le conviene assumere un antiinfiammatorio per una settimana. In generale sparendo l’infiammazione sparisce anche il dolore.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
al Dott. Priano
Salve le ho scritto parecchie volte: 52 anni, lieveartosi all’anca destra dolore soportabile movimento limitato(familiarità, ma peso forma e persona in salute). ho fatto finalmente iniezione ecoguidata jointex starter unica soluzione e sto assumendo integratori di glucosamina, condroitina….ad alto dosaggio. Speriamo bene! Lo specialista al quale ho chiesto se sono segnata in futuro per la protesi mi ha risposto che non è detto! Ancora, ogni quanto tempo devo rifare l’Infiltrazione?
Grazie infinite
In generale l’infiltrazione va fatta almeno una volta all’anno, nello specifico lei può decidere se farla o non, in rapporto al suo stato: se inizia il fastidio e la rigidità oppure no
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie ancora per le sue risposte esaustive ed incoraggianti; le chiedo cosa ne pensa dell’uso del gel piastrinico per l’anca in alternativa o come coadiuvante dell’acido ialuronico. grazie
Rosanna
Le chiedo ancora, dato che a distanza di mesi e a distanza di una settim,ana dall’infiltrazione di acido ialuronicoil dolore prima accettabile si è intensificato. Allo specialista ho parlato del Clodron ma mi ha detto che lo prescrive in caso di tumori all’osso. Che faccio? grazie
Bè naturalmente le proporzioni sono diverse, nei tumori si usa il clodron in dosi massiccie. Nei dolori articolari una fiala da 200 mg a di alterni è ottimale per risolvere i dolori ossei.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentilissimo prof. Priano le chiedo ora il suo autorevole parere in relazione a questo: lei afferma che l’iniezione di ialuronico per l’artrosi all’anca è l’aproccio più semplice ed efficace. Appena ho scoperto dalle radiografie la mia atrosi all’anca destra in stadio iniziale mi sono rivolta all’ospedale Rizzoli di Bologna nel reparto di medicina rigenerativa. Loro mi hanno messo in lista per sottopormi o all’infiltrazione di ialuronico oppure ai fattori di ricrescita. Visto che è ancora a livello di studio il costo è zero anche se in questa ultima ipotesi l’impegno è notevole. ma dico alla mia età (52) non è il caso di provare coi fattori di ricrescita che dovrebbero esere maggiormente rigeneratvi? E’ così poi. Noto sul wev che i pareri al riguardo sono contrastanti. io il tempo cher serve, grazie al cielo, sono disposta a mettrecelo se il gioco vale la candela. grazie infinite
Rosanna
Le cure sono diverse, l’acido ialuronico è una terapia farmacologia, i fattori di crescita un trattamento biologico. Le consiglio di iniziare con l’acido ialuronico, che di solito garantisce un buon effetto terapeutico e poi, eventualmente, potrà fare il PRP.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Il concentrato piastrinico ed ancor più quello midollare sono cure biologiche ad alto potere terapeutico, ma sono anche più impegnative e costose dell’acido ialuronico, che è cura farmacologica.
Fino a che l’acido ialuronico funziona conviene utilizzare questa cura.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentilissimo prof. Priano ,
sono stato da un ortopedico circa due mesi fa per un problema al ginocchio destro. Mi ha diagnosticato una lesione alla cartilagine (assottigliamento ) e una malformazione alle rotule che sono leggermente spostate verso l’interno. Mi ha prescritto una cura con cartijoint 30 per due anni (a cicli di due mesi con stop di 5 mesi) e mi ha detto che posso fare tutto tranne che correre in discesa. Per adesso ha detto che non gli servivano risonanze e di vedere come andava la cura. Ormai i due mesi sono passati, direi che la cura non sta funzionando moltissimo (anche se ho notato lievi miglioramenti ). Il problema principale che sono aumentati in maniera preoccupante gli scricchiolii (vere e proprie esplosioni) ad entrambe le ginocchia che,prima della cura, erano limitate. Sono dovute al cartijoint, sono un peggioramento del problema o cos’altro? Esistono cure diverse e più efficaci? L’ortopedico mi ha detto che è un problema che mi devo tenere e non posso operare, è vero? Posso usare qualche tutore per correre? Dovrei attuare comportamenti particolari (esercizi consigliati e attivitá sconsigliate )? Mi scuso di tutte queste domande ma sono leggermente preoccupato. Ho 29 anni alto 1,80 x 85kg
Condivido con lei il concetto che a 29 anni non si puo’ accontantare di una situazione del genere. E’ necessaria una risonanza.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buongiorno dottore le volevo chiedere ho mia suocera di 86 anni che ha un’artrosi severa all’anca dx con il rimpicciolimento della testa del femore. All’altra anca ha una protesi.ultimamente ha forti dolori e le hanno dato da prendere arcoxia per 7 gg in quanto il dicloreum non le fa piu’ niente insieme al dona. continua però ad avere dolori che non la fanno deambulare. che possiamo fare? la ringrazio anticipatamente.
Puo’ essere utile nell’artrosi dell’anca dell’anziano un ciclo di Clodronato( clodron 200) una fiala intramuscolo a giorni alterni per un mese e valutare il rischio di un intervento chirurgico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno. da Aprile ho rigidità al ginocchi sin. con dolore lieve sempre e forte a scendere le scale. Risultato della R.M.: iniziali manifestazioni deg. al corno posteriore del menisco interno. La fibrocartilagine meniscale esterna è consevata. Le cartilagini di rivestim. dei capi articolari femoro-tibiali sono conservate.I legam. crociati e i legam. collaterali regolari fatta eccezione per ispessimento e alterato segnale del legamento collaterale laterale, possibile espressione di esiti post- distrattivi. Modesta alterazione del piatto tibiale posteriormente Iperpressione della rotula che si associa a iniziali segni di condropatia con assotigliamento delle cartilaginidi rivestimento e modesta sclerosi dell’osso subcondrale.discreto versamento artic. abbondante nel comparto anteriore. Ho 61 anni e cammino molto in montagna ma quest’anno sono stata ferma oltre che per il dolore per paura di peggiorare la situazione. Il mio medico curante mi ha prescritto CARTIYOINT FORTE x 2 mesi e vorrebbe farmi una infiltrazione di acido ialuronico. Cosa posso fare per riprendere le mie camminate? Grazie
Credo che la cura del suo Medico possa essere efficace per il suo problema, che è quello della usura della cartilagine. Puo’ essere utile anche della fisioterapia in particolare tecar o laser terapia
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore,
ho 50 anni e nel 2011 mi è stata diagnosticata tramite RM alla caviglia sinistra una “condropatia tibioastragalica con focolaio osteocondrosico in sede anteriore con associato diffuso edema dell’osso intraspongioso esteso al corpo dell’astragalo. Versamento articolare tibioastragalico che distende il recesso articolare anteriore con associati fenomeni di iperplasia sinoviale…” e alla caviglia destra “segni di condropatia tibioastragalica in sede anteriore con sfumato edema dell’osso intraspongioso del corpo astragalico in sede dorsale. Analoghe alterazioni sono presenti a livello della sottoastragalica anteriore. Diffuso edema del seno del tarso…”.
Dopo circa 45 sedute di camera iperbarica (con due intervalli ogni 15 sedute) e molte iniezioni intramuscolo di CLASTEON ho deciso di sottopormi a intervento chirurgico al piede sinistro nel Novembre 2012 nel corso del quale si rileva “una sinovite ipertrofica con voluminose neoformazioni peduncolate calcificate pigmentate, distacchi condrali anteriori T-T SX “ e si procede a “sinoviectomia, asportazione neoformazioni sinoviali, condroplastica, asportazione flap cartilaginei artroscopica T-T-SX”. Dopo di allora ho praticato un’iniezione intraarticolare di acido ialuronico (YALUBRIX) e quindi, dopo un trattamento di radioterapia per cercare di trattare definitivamente gli eventuali residui della sinovite, sono passato a un ciclo di NERIXIA di 8 settimane e ho iniziato un ciclo di CONDROTIDE che devo ancora portare a termine. Inoltre pratico da mesi quotidianamente trattamenti di magnetoterapia e assumo integratori (CARTIJOINT).
Il dolore, dopo tutti questi trattamenti, è un po’ diminuito ma la caviglia presenta gonfiore e calore al tatto, specie la sera quando sono sempre costretto a usare il ghiaccio. La mattina è rigida e talvolta dolorante. Per muovermi quotidianamente uso la bicicletta e quando posso cammino (ma non in salita ed evitando possibilmente le scale). Quando sono stato sottoposto all’intervento l’idea era quella di procedere all’innesto di cellule staminali. La presenza della sinovite e l’ampiezza del danno alla cartilagine ha spinto il chirurgo a suggerirmi un ripensamento sul trapianto di staminali. Infatti la pulizia articolare richiesta per la predisposizione del sito ad accogliere le staminali potrebbe avere l’effetto di scoprire ancora di più l’osso subcondrale (in parte già completamente scoperto) rendendo ancora più critica la situazione nel caso che le cellule staminali non attecchiscano.
Secondo lei esistono altri tipi di trattamento che potrebbero stimolare la ricrescita delle mie cartilagini a livello astragalico (il problema è su entrambe le caviglie, anche se in forma più lieve in quella destra, caviglia che finora non ho ancora trattato specificatamente).
Grazie per la risposta che vorrà gentilmente darmi.
Cordiali Saluti
La sua situazione parrebbe essere caratterizzata dalla sinovite che sviluppa una alterazione dell’equilibrio sinoviale articolare e in questa ottica credo sia stato corretto non praticare innesto di staminali. Io tenterei un trattamento con rifampicina.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Io personalmente ho tratto molto beneficio ai dolori della caviglia facendo una pulizia dell’articolazione con grossi impacchi freddi di argilla verde ventilata da cambiarsi spesso, ogni qualvolta l’impacco si surriscaldava, Associata all’assunzione orale di condritina e antinfiammatori.. Alcuni giorni dopo l’inizio delle applicazioni ho incominciato ad avvertire forte prurito cutaneo causato dal l’espulsione di sostanze irritanti interne. SE PRIMA NON RIUSCIVO PIÙ A CAMMINARE E A GUIDARE L’AUTO PERCHÉ IMPOSSIBILITATA A POGGIARE IL PIEDE A TERRA O A PREMERE IL PEDALE DELLA FRIZIONE, OGGI A DISTANZA DI 12 ANNI RIESCO A VIVERE NORMALMENTE, CAMMINARE, CORRERE, ECC. SALUTI
in generale il trattamento cutaneo ha un effetto sulle parti molli periarticolari, quindi nel suo caso possiamo pensare si trattasse di una infiammazione periarticolare
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
alla soglia dei 60 da qualche anno soffro di gonartrosi ad entrambe le ginocchia, a cadenza biennale faccio cicli di ialuronico, gli ultimi appena fatti di 3 fiale di synvisc per ginocchio. pratico piscina un paio di volte a settimana e quando posso bici.Qualche ulteriore consiglio?…
Direi che il movimento in scarico va bene. Potrebbe essere utile il clodronato(una fiala I. M. Da 200 mg a di alterni per 30 gg.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Mia madre è stata operata ad un ginocchio per artrosi circa due anni fa. adesso comicia ad acere problemi all’altro ginocchio. purtroppo non può operarsi perché soffre di un principio di alzeimher e con l’anestesia dell’intervento anche se locale aveva avuto numerosi problemi di memoria. teme con l’intervento di perderla del tutto.
ho letto di symovis è un farmaco che potrebbe darle giovamento? Oppure cosa consigliate?
Grazie
Effettivamente la terapia coadiuvante dell’artrosi delle ginocchia non operabili e’ l’acido ialuronico. Lo faccia a cicli periodici.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno sono Tiziana e ho 29 anni, da poco piu’ di un mese soffro di artrosi non complicata al ginocchio sx che e’ stata evidenziata sulla radiografia ma non sulla risonanza magnetica che ho fatto successivamente. Sto eseguendo delle sedute di fisioterapia ma non ho ancora avuto dei miglioramenti dal punto di vista del dolore. Cosa potete consigliarmi? Grazie.
La miglior cura dei dolori giovanili alle articolazioni e’ il movimento. Faccia ginnastica in acqua e fuori e esercizi di stretching articoalare.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno.Ho 41 anni. A seguito di una notevole rigidità del ginocchio sx con difficoltà ad essere seduta con le gambe piegate e a volte con la stessa rigidità del ginocchio nel camminare, dopo una RM e visita medica mi è stata diagnosticata una sindrome femoro-rotulea. Ho seguito una cura con Amedial plus bustine per tre mesi e magnetoterapia per due mesi, recuperando i 2/3 della funzionalità del ginocchio. Per recuperare il restante 1/3 ho iniziato, sotto consiglio dell’ortopedico, a fare due iniezioni di Condrotide, rispettando il riposo di un giorno e mezzo dopo l’iniezione, tuttavia le cose sono improvvisamente peggiorate dopo l’iniezione. Le chiedo perchè, secondo Lei? Ora sto rifacendo la magnetoterapia perchè il ginocchio ha gli stessi sintomi che avevo prima della cura.Può aver inciso il periodo di caldo? Cosa fare per recuperare il ginocchio totalmente dopo la magnetoterapia?
Grazie per la Vostra attenzione.
Puo’ capitare che una terapia accentui transitoriamente I dolori. Riparta con I’ll ciclo di terapia fatta in precedenza.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno.Ho 19 anni e soffro di condropatia rotulea. Sono stato sottoposto ad una risonanza magnetica dove non è apparso alcuna problematica al ginocchio. Soffro di questa condropatia ormai da due anni e nonostante ciò il problema persiste ancora anche se in mondo più lieve. Ho avuto una grave ipotrofia del quadricipite ma adesso è abbastanza sviluppato. Non riesco ad appoggiarmi per terra con le ginocchia. Da qualche mese non ho alcuna infiammazione ma appena provo ad piegarmi sento un dolore al ginocchio destro appena sotto il vasto mediale. Cosa posso fare per guarire il mio ginocchio? Quest’ ultima è orientata verso un artrosi? Grazie
Lei dovrebbe fare una tc dinamica della femororotulea per valutare la congruenza dell’articolazione. Spesso con un piccoplo intervento si risolvono I sintomi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buon giorno. Ho 79 anni e da circa 3 anni soffro di rizoartrosi ai pollici. Un anno fa sono stato operato 2 volte al pollice destro in artroscopia con protesi. Un anno dopo la situazione è peggiorata con il pollice operato praticamente irrigidito e con forti dolori. Quale terapia o intervento mi consigliate ? Grazie infinite per la risposta. r
Importante sapere se il suo chirurgo le ha confermato la buona funzionalita’ della protesi. Se si puo’ provare a fare delle infiltrazioni con acido ialuronico e subito fisioterapia. Se no deve valutare con il suo chirurgo
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera sono un uomo di 36 anni un ex podista
soffro da 3 anni e mezzo circa di condropatia rotulea l ortopedico mi ha consigliato infiltrazioni con prp dicendomi ke dopo il infiltrazione non posso sforzare il ginocchio x 2 settimane ma il problema e’ ke x via del mio lavoro (magazziniere) son costretto a volte a sforzare il ginocchio volevo sapere se queste infiltrazioni si possono fare a distanza di qualche mese l una dall altra cioe in prossimita delle ferie in modo da non dover sforzare il ginocchio o se questa terapia fatta cosi non ha efficacia. Vi ringrazio in anticipo
Assolutamente si, lei puo’ fare il prp anche a distanza di tempo avendo un buon effetto terapeutico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno professore, ho 46 anni ed ho subito via artroscopica una meniscectomia selettiva del corno mediale posterore degenerato con evidenzione di condropatia di 2/3 grado nel comparto mediale interno.
Poichè sono un grande appassionato di vari sport ritiene che almeno la bicicletta da corsa/mtb possa essere un sport compatibile ed in che modalità?
Cordiali saluti
Roberto
Assolutamente si, la bicicletta e’ indicata nel recupero funzionale del ginocchio perche’ l’esercizio e’ fatto in scarico relativo molto utile per il trofismo della cartilagine e si tratta di una attivita’ mista aerobica ed anaerobica molto efficace per il muscolo.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno professore, la ringrazio x la celere risposta, x quanto riguarda la cartilagine concondropatia di 2/3 grado(comparto mediale interno) esiste un protocollo terapeutico oltre all’infiltrazione di acido iarulonico(Hymovis).Quest’ultimo con che ciclicità?
Cordiali saluti
Roberto
Per le lesioni cartilaginee non profonde il protocollo terapeutico oltre l’acido ialuronico si avvale di trattamento con glucosamina e condroitina(cartijoint forte 1 cp al di per 30 gg ), oltre alle terapie farmacologiche utile trattamento con campi magnetici
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno professore, cosa ne pensa della tecarterapia su una condropatia di 2/3 grado e a che distanza temporale deve essere applicata dopo meniscectomia + shaving cartilagine.
Grazie Roberto
La tecar terapia è indicata nelle patologie cartilaginee in generale, in quanto la metodica determina una vasodilatazione sottocondrale che inibisce gli effetti infiammatori a base della patologia cartilaginea. Nello specifico è indicata post intervento chirurgico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Prof Priano.
ho 72 anni e nell’estate del 2011 mi si sono presentanti per la prima volta, forti dolori al ginocchio sinistro. A causa di ciò quando camminavo zoppicavo e mi era difficilissimo salire o scendere le scale. Dai successivi accertamenti fatti, RX e RM, risultavano segni di gonartrosi e la ridotta ampiezza della femore tibiale. L’ortopedico mi diagnosticò l’artrosi e l’usura della cartilagine , ma non di grado elevato da intervenire chirurgicamente. Ho fatto per molti mesi cicli d’infiltrazioni locali di acido ialuronico “Artz” senza averne benefici. Poi fortunatamente ho optato per il fattore di crescita, e con quattro infiltrazioni a distanza di una settimana, dopo un mese sono tornata alla quasi normalità. Faccio ginnastica specifica per rafforzare la muscolatura della gamba e assumo a periodi “Normast” e vitamina “E”Ora dopo quattordici mesi dalla terapia, ogni tanto quando risento qualche fitta al ginocchio temo che la situazione possa nuovamente degenerare. Mi hanno detto che la terapia PRP si può ripetere dopo un anno, ma è consigliabile in fase non acuta e in quali casi . inoltre essendo una terapia innovativa, ci sono riscontri positivi in chi ne ha fatto cicli nel tempo annuali. La ringrazio anticipatamente Antonella
Lei può ripetere quando vuole il prp anzi le consiglio di far il trattamento ai primi sintomi. Si tratta di terapia innovativa ma ormai i risultati sono consolidati in particolare ultimamente molto utile nella condropatia da artrosi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,
mi è stata diagnostica artrosi, inizialmente mani e piedi, ma nel giro di pochi mesi si sta diffondendo a tutte le articolazioni, ho avuto una periartrite, una cervicobrachailgia, ho male alle ginocchia, alla schiena, ai gomiti, alle caviglie e il dolore + costante è alle mani, dovendo fare infiltrazioni i punti da trattare sarebebro tanti
è altrettanto utile l’acido ialuronico in compresse vegetali?
Grazie e buona giornata
Se i dolori aggrediscono tutte le articolazioni conviene accertare i fattori reumatici, se tali esami sono tutti negativi non ci si può rivolgere che a terapie farmacologiche per via generale per lenire i sintomi generali e poi praticare terapie locali a base di acido ialuronico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egr. Prof. Priano
da circa 3 mesi accuso degli scrosci alle articolazioni delle ginocchia, dei gomiti e dei polsi ogni volta che mi alzo da seduto, senza dolore fisico. Non ho mai sofferto di patologie reumatiche e tutti i test relativi sono negativi, mi devo preoccupare, posso continuare a frequentare la palestra?
Grazie, saluti cordiali
Può continuare a fare attività fisica, gli scrosci articolari possono essere segno semplicemente di sovraccarico della cartilagine e non necessariamente una patologia. Le consiglio di assumere, a titolo di sostegno della cartilagine, della glucosamina e condroitina (Cartijioint forte 1 cp al giorno per 2 mesi).
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve e complimenti x il blog, ho 51 anni, avevo dei dolori al ginocchio sx, ho fatto la rnm come prescritto con questo esito:a liv.del corno post.della fibrocartilagine meniscale si osserva la presenza di lesione ad orientamento obliquo che giunge a contatto con il versante art. tibiale.modesto vers. presenza di plica sinoviale mediopatellare, il resto rotula, legam, etc. sono nella norma. mi sono consultato con 2 medici ort., uno mi consiglia l’operaz., l’altro mi dice di non farmi operare. cosa mi consigliate?non faccio sport, lavoro in una r.s.a. come o.s.s., grazie
Il problema delle rotture meniscali in età over 40 è solo quello del limite che il menisco da alla vita di relazione e sportiva. Se lei ha molto fastidio si faccia operare, dopo l’intervento dovrà fare un trattamento di protezione della cartilagine molto attento. Se ha poco fastidio può soprassedere e vedere come va
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, sono un ragazzo di 20 anni che pratica sport con gli amici, quale calcetto, occasionalmente. Mai avuto problemi. Circa un mese fa, dopo una corsa su pista ho avuto forti dolori al ginocchio destro. Così, sotto consiglio medico, ho effettuato una risonanza magnetica con il seguente esito:
“Regolare morfovolumetria ed intensità di segnale di entrambe le fibrocartilagini meniscali in assenza di lesioni a tutto spessore RM apprezzabili.
Regolarmente inseriti i legamenti collaterali e crociati.
Inseriti i tendini rotuleo e quadricipitale.
Presenza di alcuni c-c di versamento fluido in sede retro-rotulea.
Assenza di formazioni cistiche nel cavo popliteo.
Rotula sostanzialmente in asse”.
In seguito, sono andato a fare una visita fisiatrica con la seguente diagnosi:
“Gonalgia aucta in condropatia femoro-rotulea da sovraccarico articolare ginocchio destro”.
(Pensa ci sia qualche piccolo problemino al menisco, anche se dalla RM non si direbbe.)
Pertanto, mi ha consigliato di assumere Condral 800 bustine due volte al dì per tre mesi, insieme al Piano Riabilitativo 5 da 10 sedute di: laser terapia, ionoforesi, ultrasuoni, elettrot. antalg. tens.
Pensa che queste cure possano far passare il problema al ginocchio definitivamente? Pensa che le infiltrazioni di Acido Ialuronico o Cortisone possano essere le migliori soluzioni?
Inoltre, visto alle dosi (già elevate) di condrotin, sia sconsigliabile l’uso di altri integratori da prendere una volta al giorno con i seguenti valori nutrizionali?
valore energetico 9 Kcal
proteine 0 g
Carboidrati 0 g
Grassi 1 g
glucosammina 500 mg
condroitina 250 mg
olio di semi di lino 500 mg
cetil meristoleato 250 mg
acido ialuronico 250 mg
radice ginger 250 mg
curcumina 200 mg
acido boswelico 200 mg
quercitina 200 mg
bromelina 150 mg
vit. c 100 mg
vit. e 30 mg
zinco 15 mg
manganese 15 mg
selenio 82.50 mcg
INGREDIENTI
glucosammina, MSM, condroitina solfato, olio di semi di lino, cetil meristoleato, acido ialuronico, radice di ginger, curcumina, acido boswellico, quercitina, bromelina, vit. C, vit. E, zinco, selenio, manganese, carruba, gelatina, glicerina, acqua purificata, manesio stearato, acido stearico.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
Direi che se lei assume tutti questi integratori non esageri. La risonanza ha un referto completamente negativo, per cui è difficile confermare se la terapia è centrata….
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Dunque da cosa potrebbe derivare questo forte dolore?
Il dolore al ginocchio destro è all’incirca nel punto circolare rosso presente nella seguente immagine:
http://thumbs.dreamstime.com/x/dolore-del-ginocchio-17498214.jpg
Grazie, Cordiali Saluti.
Potrebbe essere un evento infiammatorio localizzato.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentili Dottori, vi disturbo per chiedere una semplice indicazione di utilizzo per un prodotto.
Avendo dei problemi tali da dover utilizzare l’acido ialuronico per delle infiltrazioni alle ginocchia, chiedo
Meglio HYALGAN o JOYNTEX ? entrambi 20 ML.
Grazie per la risposta.
Saluti
Giancarlo DI GIULIO
Si tratta di due prodotti molto diversi, Hyalgan è un farmaco ed ha le caratteristiche dei farmaci: azione chimica farmacologica e di nutrimento dei condrociti. Jointex è un device ed ha solo una azione di viscosupplementazione meccanica
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
La ringrazio ancora per la cortese risposta.
Secondo lei, le infiltrazioni di acido ialuronico possono aiutare maggiormente ad avere una più rapida e migliore guarigione oppure già il mio piano terapeutico è abbastanza appropriato?
L’acido ialuronico è molto efficace nel limitare gli attriti e le forze eccessive sulla cartilagine, quindi può fare con beneficio dei cicli periodici di acido ialuronico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, finalmente mi è stata data una diagnosi del mio problema:
Ispessimento, disomogeneità strutturale ed iperecongenicità del corpo adiposo di Hoffa per hoffire.
Dunque, cosa c’è da fare? E’ qualcosa risolvibile facilmente e in breve tempo? Ricordo che sono un ragazzo di 20 anni, che con le gambe ci lavora spesso (non faccio lavoro sedentario).
La ringrazio
La terapia della infiammazione del corpo di hoffa (appunto hoffite) si avvale di trattamenti fisioterapici(molto efficace la tecar terapia e le onde d’urto) di infiltrazioni locali di steroidi e acido ialuronico e anche di derivati del sangue come il PRP ed infine la soluzione chirurgica artroscopica che consiste nella asportazione di parte dell’hoffa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve ho 36 anni,ha da un po’ di giorni che ho dolori in tutto il corpo,pesantezza alle gambe ,mal di schiena,male alle braccia e formicolio anche sul viso.ho fatto le rx e mi e’ stato diagnosticato,lievi segni di pondilosi a carico di c4 e c5.spazi discali di normale ampiezza,presenza diforamen arcuale,atteggiamento in lieve scoliosi dorso-lombare sinistro-convessa,segni di spondilosi dorsale e lombare,emisacralizzazione destra articolata della l5 e ossificazione del legamento traverso-iliaco di sinistra della l5,ridotto in ampiezza lo spazio discale l4-l5 e sacro tendente all’orizzontale.la ringrazio in anticipo e aspetto con ansia il suo parere
Non è detto che i suoi disturbi siano conseguenza della colonna, molto probabilmente esistono altre possibili cause che le determinano la sintomatologia, visto che oltretutto la radiografia non mostra una situazione grave a carico della sua colonna.
Faccia un controllo generale, esami del sangue compresi i test reumatici ed una visita internistica
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera,
Mi chiamo Matteo(34 anni, 63 kg, 1,75 mt) e da poco ho effettuato rm che ha
Evidenziato condropatia rotulea al ginocchio destro con tilt rotuleo.
Oggi mi sono sottoposto alla prima di due infiltrazioni con acido ialuronico, la seconda è fissata tra 7 giorni. Sono un’amante della corsa e mi sto preparando per una gara amatoriale
Di 21 km che si terrà il 17 di nov. Vorrei porle alcuni quesiti visto
Che il mio ortopedico non mi è sembrato particolarmente sensibile all’attività sportiva che più amo:
La terapia che sto seguendo è indicata per la mia condizione?
Quanto tempo dopo l’infiltrazione posso tornare ad allenarmi?sono sufficienti un paio di giorni?
È possibile secondo lei spostare la seconda infiltrazione a dopo
La gara o perderei gli effetti terapeutici della prima attendendo una ventina di giorni anziché 7?
La ringrazio in anticipo per la cortese risposta che vorrà darmi
• la terapia è adeguata
• dopo pochi giorni(2-3), gradualmente torni ad allenarsi
• assolutamente no l’effetto dell’acido ialuronico dura più di 20 gg
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.mi Dottori,
sono un uomo di 32 anni,molto attivo (agonista di tennis e istruttore di arti marziali), ho subito meniscectomia parziale laterale nel 2004 e al momento non ho ancora nessuno dolore.
Effettuo rm del ginocchio dx per un controllo dove rilevano: ‘Solo parte del corno anteriore e posteriore del menisco laterale. Segni di condropatia femoro-tibiale laterale anche con segni di sofferenza dell’osso subocondrale del condilo femorale a livello di superficie di carico. Minimo versamento articolare in para-rotulea. E’ presente cisti di Baker al cavo popliteo'(nella norma menisco mediale e legamenti).
Cosa si sente di consigliarmi di fare per preservare il mio ginocchio considerando che il tennis è una mia grandissima passione ma non vorrei mettere una protesi a 45 anni…
Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Gentile Pier,
mancano segni clinici come il dolore, l’impotenza funzionale, ecc. ma il danno meniscale, cartilagineo e dell’osso subcondrale si rilevano già chiari alla RMN eseguita. Il mio consiglio è di ridurre, per quanto possibile il carico articolare eccessivo. Utili possono essere condroprotettori (glucosamina/condroitin-solfato) e l’acido ialuronico intrarticolare: sempre sotto prescrizione e controllo del Medico. Non mi descrive l’entità della cisti di Baker. In caso di tumefazione del ginocchio (segno di versamento intrarticolare), con insorgenza di sintomatologia dolorosa, impaccio funzionale, l’analisi del liquido sinoviale è fondamentale per escludere una forma infiammatoria.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Buongiorno,
mia mamma ha 79 anni e da qualche mese accusa dolore all’inguine che poi si irradia all’anca. Descrive un dolore intenso che la sveglia la notte e la tiene sveglia anche qualche ora (se assume oki le allevia questo dolore). Il medico curante le ha fatto fare prima una colonscopia dove risulta tutto normale a parte una parte del colon leggermente infiammato, da considerare che un anno fa ha avuto la salmolnellosi. Ora ha fatto una lastra al bacino e anca , risultato IPOTROFIA CALCARE DIFFUSA ALLE OSSE – PARAMETRI CCOXFEMORALI e SACRO-ILIACI nella norma.
Il medico ha consigliato anche visita ginecologica e ecografia transvaginale.
cosa ne pensa soprattutto dell’esito della radiografia?
grazie
Gentile Nadia,
per quanto riguarda il referto della radiografia non è da sottovalutare l’aspetto dell’ipotrofia calcare che è suggestivo per un osteoporosi. Ma da quello che mi scrive non ci sono segni di artrosi dell’anca. Il mio consiglio è di eseguire una RMN dell’anca per escludere un’osteonecrosi della testa del femore.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Gonartrosi, asportazione corpi mobili e osteotomia.
Buongiorno, il mio ginocchio dx, causa due interventi ed un eccesso di attività (corsa) è malridotto.. L’artosi che riguarda principalmente il comparto laterale è “severa” e provoca un flesso di 10°e un ginocchio tendenzialmente bloccato (la rotula conserva comunque un sufficiente movimento); da alcune settimane l’articolazione è dolorante ed ancor più flessa e prevedo di fare a breve cortisone e ac. ialuronico.
Sopra il ginocchio anteriormente ed a dx ci sono alcuni corpi mobili (il più grande è circa di 2 cm) che il chirurgo mi propone di rimuovere e, contemporaneamente, mi si propone un’osteotomia per ridurre alcuni osteofiti sul sul piatto tibiale (porzione intermedia) e sottorotulei, oltre ad una leggera plastica per allargare il lume femoro-tibiale per consentire un leggero aumento dell’estensione. Chiedo : sono interventi che possono ridare un po’ più di mobilità al ginocchio ?? La fase post operatoria richiede un lungo recupero (stampelle) e riabilitazione ? L’allargamento dello spazio femoro-tibiale può nel tempo tradursi con un incremento del leggero valgismo che presenta il ginocchio in oggetto e rendere poi necessaria una protesi completa o monocompartimentale ?
Troppe domande..forse..
Grazie comunque
Daniele – 51 anni.
Direi che la proposta del suo chirurgo, senza vedere i suoi rx è assolutamente plausibile, in effetti a 51 anni la soluzione di correggere l’asse dell’arto e asportare i corpi liberi e gli osteofiti è indicata.
I tempi di recupero sono questi un periodo in scarico per 20-30 gg , poca riabilitazione, possibilità di protesizzare il ginocchio assolutamente conservate
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie Dottore molto chiaro ed esaustivo. Mi scusi se mi permetto ancora, ma per ginocchia fortemente artrosiche come la mia, c’è qualche novità o prospettiva in vista che non implichi un intervento protesico? Grazie ancora. Daniele TV
Si possono tentare delle cure… Il risultato è soggettivo…
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, sono 6 anni che vado avanti con dolore alle anche, che dopo aver visto vari medici sono stati definiti semplicemente – tendinite. Ho fato svariate cure fisioterapiche tipo laser, tecarterapia, onde d’ urto, manipolazioni.. Ho fatto anche le iniezioni di cortisone e di acido ialuronico ma non ho risolto nulla. Premetto che il dolore è comparso dopo il parto, naturale, senza problemi e che ho 43 anni. Da circa 6 mesi si è aggiunto un dolore alla schiena all’altezza dei lombari e continuo senso di bruciore ai glutei, forte al punto che delle volte devo mettere del ghiaccio per sopportare. Dolore aumenta da ferma e migliora con il movimento. Non dormo più di notte perché quando devo girarmi nel letto mi devo aggrappare per riuscirci… Tutto questo mi porta veramente al limite di sopportazione, sono a dir poco disperata! Settimana scorsa ho fatto la rm e ho scoperto di avere 2 ernie altezza l4/l5 e l5/s1 dove il medico evidenzia avanzata degenerazione con disidratazione, riduzione in altezza e protrusione sia anteriore che posteriore e segnala iniziale artrosi. Mi chiedevo se i dolori alle anche che non presentavano alcuna patologia dell’articolazione potessero essere la conseguenza delle problematiche alla schiena? Sarei molto grata se mi indicaste una direzione per riuscire a capire come risolvere o almeno gestire i miei problemi di salute. Cordialmente,
Credo che i suoi dolori siano da indagare nell’ambito dei disturbi generali a tipo infiammatorio(fibromialgia ecc). Le consiglio di recarsi da un buon reumatologo e fare una batteria di esami del sangue, nello specifico test reumatologici, ves, coagulazione
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera, la ringrazio per la sua gentile risposta, ma sono stata visitata anche dal reumatologo con degli esami di sangue in visione, che non ha rilevato i problemi di carattere reumatologico. Volevo chiederle se non potendo far nulla per le ernie, non è che sarebbe utile per me intervenire almeno con una cura antinfiammatoria? Può essere d’aiuto la fisioterapia?
Certamente un trattamento antiinfiammatorio potrebbe essere una soluzione magari temporanea ma efficace. Faccia questa terapia:
Clodron 200 fiale. Una fiala I.m. A di alterni per un mese. Poi ci sentiamo.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buona sera professore volevo esporle il mio problema, ho 46 anni e da circa 6 mesi soffro di una bolsite del trocantere che ho provato svariate cure tecar magneto, laser ecct. senza risultati mi hanno fatto un ignezione di Depomedrol due mesi fa senza risultati,volevo cortesemente sapere cosa potevo fare per uscire da questa situazione!Premetto che la causa della bolsite è dovuta alla troppa corsa a piedi!!
Grazie infinite
La borsite trocanterica è dovuta allo sfregamento del tendine tensore della fascia lata contro il gran trocantere, cui si associa una infiammazione della borsa peritrocanterica. Di solito ha due cause: la prima legata alla conformazione dello stesso osso femorale che è irregolare o spigoloso o laterale e quindi irrita il tendine oppure per una conformazione del tendine stesso che è ispessito e molto teso e quindi causa un carico eccessivo sull’osso. Credo che a questo punto lei debba pensare ad una soluzione chirurgica….
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie per la sua cortese risposta, volevo chiederle come soluzione chirurgica potrebbe essere farmi un infiltrazione ecoguidata?
Comunque, eventualmente potrei venire da lei per una visita!Mi potrebbe lasciare un nr di telefono per un appuntamento.
Grazie per la risposta
Direi di si che si può valutare una soluzione di minima. Se vuole mi può trovare su internet.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera, volevo esporre il mio problema, ho 60 anni mi tengo in attività ma da circa un mese ho forti dolori alla schiena sopratutto quando mi giro nel letto e mi piego. la TAC eseguita presenta ai livelli L3-L4-L5 moderata stenosi del canale midollare di tipo misto, sostenuta da alterazioni degenerative discali con riduzione di spessore e protusione circonferenziale; ipertrofia artrosica delle masse articolari interapofisarie e la ipertrofia dei ligamenti gialli condizionano a tali livelli riduzione del diametro LLdel canale midollare con fenomeni compressivi sulle pareti laterali e posteriori dell’astuccio durale. L5-S1 si segnala protusione circonferenziale del disco intersomatico con impronta diffusa sulla parete del sacco durale. Sto facendo per via intramuscolare antinfiammatori con cortisone ma per ora poco giovamento, che mi consiglia? La ringrazio e la saluto.Massimo
Dovrebbe provare a fare un trattamento locale con iniezioni epidurali antalgiche ed eventualmente ozonoterapia, se non passa valuti la possibilità di un intervento chirurgico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buona sera,
Mi è starà diagnosticata una coxartrosi di grado severo,
Ho iniziato una cura con arcoxia 15 gg una al giorno e cartijont forte per 20 gg in più ho comprato le talloniere in silicone.
Inizialmente andavo bene. Ho interrotto da 7 gg la cura ed il dolore e un po’ tornato, v’è da dire che non ho acquistato ancora il rialzo wc e ho sedute basse sia in auto che al mio studio.
Sono in sovrappeso di 15 kg.
Devo attendere i 51/52 anni per operarmi ne ho 46.
Ci sono altre cure che possano migliorare la qualità della mia vita?
Grazie.
Indubbiamente alla sua età un intervento protesico va valutato con molta cautela. Faccia una terapia con Clodronato (Clodron 200 fiale, 1 fiala a di alterni per 30 gg.), poi eventualmente potrà fare dell’acido ialuronico e/o le cellule staminali
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie, professore per la cortese risposta.
Le chiedo,
E se facessi infiltrazioni eco guidate di acido ialuronico in particolare hyalubrix 60 senza le fiale, potrebbe andare meglio?
Direi che è una opzioni consigliabile.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie ancora, mi è stato riferito che potrei nell’immediatezza sentire del fastidio dietro e lateralmente al gluteo.
E’ ipotizzabile e se si dura molto tempo?
di solito non è molto duraturo, max 15-20 gg.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho fatto la prima infiltrazione di hyalubrix 60 mg e devo dire che va meglio, ora tra la terza e la quarta settimana devo farne un’altra di hyalubrix 30 il dolore non è del tutto scomparso ma l’articolazione e’ per così dire meno pesante.
Ma poi? Con la seconda infiltrazione l’effetto e’ stabile? Al di la del peso da perdere.
Una curiosità quando mi hanno infiltrato l’acido ialuronico ho avuto l’impressione che mi si toccasse l’osso dal rimbombo che ha fatto per il mio scheletro prima di inoculare e durante. E’ possibile? Lì per lì non ho chiesto errando ma lo farò alla prossima. Naturalmente il tutto è’ stato ecoguidato.
Grazie per l’attenzione che vorrà dare.
Francesco
Assolutamente possibile, le iniezioni di acido ialuronico aumentano molto la densità del liquido articolare e quindi è facile avere le sensazioni che ha avuto lei. Effetto transitorio
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
L’efficacia del trattamento infiltrativo si avrà con la seconda infiltrazione? Cioè scomparirà il dolore e la zoppia?
E comunque tale trattamento va ripetuto ogni quanto tempo?
Grazie per l’attenzione e per la risposta.
Di solito alla seconda iniezione il dolore si affievolisce o scompare totalmente. In casi gravi la cura è da ripetere 2 volte all’anno
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre professore Ho effettuato la seconda infiltrazione eco guidata in anca di hyalubrix 30 mg e ne ho fatta una da 60 mg 20 gg fa, l’ecografista ha detto di farne altre due da 30 a distanza di 7 gg la prossima ognuna.
L’ortopedico mi ha detto che secondo lui bastano queste due da ripetere dopo 10 mesi. Lei cosa consiglia?
Posso peraltro fare attività sportiva del tipo nuoto?
Ci sono scarpe che non dovrei usare con questo problema articolare?
Oggi ancora non apprezzo il beneficio della seconda infiltrazione dopo quanto tempo di apprezza? E se il dolore permane con accenno di zoppia continuo con altre infiltrazioni? Naturalmente essendo in sovrappeso di ben 15 kg so che bene dimagrire. ma nel frattempo?
La ringrazio per la cortese risposta e l’attenzione che vorrà dare alle domande.
Il ciclo di hyalubrix può essere sufficiente, se vede che il fastidio continua può ripetere tra un mese un hyalubrix 60. Può fare nuoto e se riesce perda peso.
Cordialmente
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve professore
ho 52 anni e sono una podista. tre mesi fa ho avuto un forte dolore alle ginocchia nella parte posteriore e blocco delle articolraioni, non riuscivo a piegarmi. ho fatto fiioterapia dopo risonanza che ha dato seguente esito:
ginocchio dx : conservata la congruenza femoro tibiale.rotula in asse.modeste irregolarità artrosiche femoro tibiali e femoro rotulee. note degenerative a carico del corno posteriore del menisco laterale.presenza di sottile immagine lineare iperintensa, a decorso obliquo, a carico del corno posteriore del menisco mediale compatibile con frattura.legamento collaterale esterno, lievemente assottigliato e deflesso. nei limiti il legamento rotuleo ed il tendine quatricipite.modeste irregolarità artrosiche femoro tibiali e femoro rotulee.conservata la congruenza femoro tibiale.
ginocchio sn: conservata la conguenza femoro tibile. rotula in asse. alterazioni degenerative a carico di entrambe le cartilagini meniscali; il corno posteriore del menisco mediale presenta inoltre immagine lineare a decorso orizzontale compatibile con rima di frattura.
non alterazioni di segnale a carico dei legamenti crociato posteriore e dei legamenti collaterali in esito di pregresso intervento (fatto 20 anni fa). il legamento crociato anteriore appare lievemente sfumato ma continuo per verosimili esiti di pregressa lesione distrattiva. nel limiti il legamento rotuleo ed il tendine quadricipite. regolare il corpo di hoffa. aspetto modicamente ispessito della plica sovrapatellare.
ho fatto fisioterapia corrente massaggi e u.s. a contatto, circa dieci sedute.
visita da due ortopedici, uno mi ha detto di fare infiltrazioni di acido ialuronico orthovic 3 fiale, mentre l’altro mi ha consigliato di fare gel piastrinico. non mi hanno consigliato intervento chirurgino per menischi (rotti? non so ancora lei che dice?).
insomma non so che fare…lei cosa mi consiglia di fare?
potro’ mai ricorrere? altimenti che sport mi consiglia per non caricare troppo le ginocchia ?
la ringrazio.
Il referto appare assolutamente adeguato al ginocchio di persona cinquantenne che fa attività fisica. Le consiglio della fisioterapia e comunque un programma posturale adeguato poi va bene acido ialuronico e gel piastrinico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve ho 65 e soffro da tre anni di artrosi d’anca. so che il dolore è di tipo meccanico tanto che la limitazione del movimento e il riposo mi alleviano notevolmente il dolore…ma ho una curiosità…se il dolore è da sforzo sull’anca artrosica perchè quando cammino tendo ad appoggiarmi automaticamente sul lato che mi duole? cordiali saluti
Le abitudini della postura non si cambiano, anche in presenza di anca artrosica. Le consiglio una terapia con Clodronato (Clodron 200 fiale 1 fiala i.m. a di alterni per un mese. Mi dia notizie
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera dottore,ho 46 anni e ho il ginocchio sx che mi si gonfia e mi fa male,questo è il referto della RM: L’indagine ha evidenziato la presenza di una grave alterazione osteocondrale a livello del comparto mediale del ginocchio sinistrocaratterizzato da ampie aree di esposizione dell’osso con grossolane multiple focalità di sofferenza ischemica dell’osso subcondrale soprattutto sul versante condilare dove si associa un vasto edema intraspongioso perisionale di tipo algodistrofico………………Presenza di modico versamento sinoviale nitrati colare che di raccoglie prevalentemente a livello della gola intercondiloidea. Le chiedo: Con qualche bustina di Amedial bf,riesco a migliorare?
La situazione è molto problematica, lei deve sottoporsi ad una terapia intensa prima per guarire l’algodistrofia e poi per l’osteocondrosi. La prima fase lei deve fare un trattamento con Clodronato(Clodron 200 fiale intramuscolare) 1 fiala a di alterni per un mese e poi mi dia notizie di come il suo ginocchio ha reagito.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
egregio dottore,
mi e è stata riscontrata una cisti nel cavo popliteo effettuando una ecografia dei tessuti molli. in seguito, ho eseguito una risonanza con contrasto che, pare avere escluso che si tratti di un tumore. adesso ho fatto una radiografia del ginocchio sotto carico ed il referto dice che si rileva la presenza di un’area osteolitica a margini sclerotici a livello del margine posteriore della regione ipofisaria prossimale della tibia; inoltre si rilevano iniziali manifestazioni artrosiche diffuse con appuntimento delle spine tibiali. l’interlinea articolare femoro tibiale a livello del comparto mediale appare lievemente ispessita. mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa lei e se ritiene che la causa della cisti possa essere questa iniziale manifestazione artrosica.grazie!!
Gentile Tiziana,
nella sua descrizione non si fa riferimento alle dimensioni di questa cisti e se il suo ginocchio è gonfio anteriormente, se c’è dolore articolare. Tuttavia la cisti del cavo popliteo non è altro che una raccolta di liquido sinoviale spesso in comunicazione con il compartimento anteriore nel ginocchio, prende il nome di cisti di Baker e può essere di varie dimensioni. Può andare incontro, per una compressione eccessiva, a rottura della membrana che raccoglie il liquido sinoviale stesso. La cisti poplitea può formarsi in caso di artrosi del ginocchio oppure può insorgere come manifestazione infiammatoria (artrite), ma in questo caso ci sono altri segni e sintomi che il Medico è in grado di rilevare. Dall’esito della radiografia emergono sicuramente delle alterazioni artrosiche del suo ginocchio e pertanto una valutazione clinica è necessaria per impostare un’adeguata terapia del dolore e/o per rallentarne la progressione. Particolare interesse desta quello che lei riporta come “area osteolitica con orletto sclerotico” rilevata alla radiografia, non si accenna alle dimensioni, tuttavia merita un approfondimento diagnostico; la TAC, prescritta dal Medico, è la tecnica più idonea per lo studio dell’osso. Da chiarire se coesiste osteoporosi
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Gentile dottore, Le pongo il mio quesito : “Ho 76 anni, da qualche mese ho dolori forti al ginocchio destro da usare le stampelle perchè non riesco ad appoggiare la gamba per terra. Adesso ho fatto la risonanza magnetica e risulta la rottura del corno posteriore del menisco mediale con artrosi.Le chiedo un suo consiglio sul da farsi. La ringrazio. Distinti saluti. Nazaro.
La soluzione transitoria è quella di fare una terapia con clodronato (Clodron 200 fiale 1 fiala i.m. A di alterni per 30 gg.) poi valuti il risultato
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore, scrivo per porre il mio quesito: ho 52 anni, e da anni faccio attività fisica giornaliera “cammino a velocità sostenuta” per almeno 1 ora al giorno, un mese fa circa ho elevato il mio ritmo portando fino a quei due ore la mia attività giornaliera, ma dopo pochi giorni e comparso un dolore al ginocchio sinistro che non è andato più via, ho fatto la risonanza magnetica dove esce la seguente diagnosi:
(si rileva sfumata ipersensibilità di segnale e disomogeneità strutturale delle fibre profonde del contingente mediale del tendine quadricipite all’inserzione sulla rotula con sfumata imbibizione edematosa del tessuto adiposo posto a ridosso della superficie profonda del tendine all’interfaccia tra questo e la borsa sovrarotulea. Fissurazione della cartilagine ialina del fondo della gola della troclea femorale nell’ambito di un quadro di condropatia compartimentale).
Adesso volevo chiedere può essere utile fare delle infiltrazione di acido ialuronico? io vorrei continuare a fare walking a camminare , un ortopedico mi ha detto che per la fissazione della cartilagine non c i sono rimedi?? e che nel tempo può solo peggiorare mi ha anche detto che debbo dimagrire ho circa 7 chili di sovrappeso…
Grazie mille distinti saluti
L’acido ialuronico è senza dubbio efficace, utile anche la glucosamina e la condroitina
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore. Cerco di sintetizzare il mio problema che riguarda il ginocchio dx:
– Intervento di ricostruzione LCA dicembre 2007;
– Decorso pressocchè normale ma con facilità negli anni a seguire a perdere tono muscolare e conseguenti fastidi che riuscivo a risolvere con esercizi isometrici e di potenziamento;
– A partire da maggio 2012 ho iniziato ad avvertire una sorta di scatto interno al ginocchio in fase di flessione che mi generava infiammazione/dolore;
Dalla RM non si evidenziava nulla.
A seguito di una ecografia veniva rilevata una ciste meniscale così mi decidevo ad eseguire una artroscopia nella speranza di risolvere il problema.
– Durante l’intervento (marzo 2013) il menisco risultava in perfetto stato mentre mi veniva rimossa una formazione tra i crociati che, fatta analizzare, veniva refertata come “tumore gigantocellulare. Mi veniva inoltre rimossa una plica sottopatellare.
– A seguito del suddetto intervento il fastidioso scatto sopra menzionato spariva ma sorgevano dei problemi maggiori in quanto ho iniziato ad accusare un attrito femore-rotula che ad oggi ancora non riesco a risolvere.
I vari fisioterapisti che ho frequentato hanno collegato il problema ad una mancata corretta cura del ginocchio dopo l’intervento al crociato con la conseguenza che il 2° intervento ha peggiorato la situazione muscolare.
Specifico che dalla cartella clinica dell’intervento di marzo 2013 viene indicato che le cartilagini stanno bene. A giugno 2013 non riuscendo quasi più a camminare ho fatto una ulteriore RM dove si evidenzia una disomogeneità delle superfici femore-rotula con condropatia di secondo grado. E possibile nel giro di pochi mesi avere aggravato così la situazione?
Le infiltrazioni di acido ialuronico non mi hanno dato alcun beneficio.
Ad oggi nonostante i vari esericizi di potenziamento muscolare posso dire di avere ripreso la funzione del ginocchio (nel senso che riesco ad andare al lavoro) ma sempre con un continuo dolore al ginocchio ed attrito in fase di estensione.
Mi consiglia le infiltrazioni con il gel piastrinico?
Per una condropatia femoro.rotulea .ll mio consiglio e’ senza dubbio di fare il gel piastrinico o il concentrato midollare, faccia pero’ anche un esame della funzionalita’ articolare mediante TC dinamica con studio della rotula.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,
sono un emofilico di 37 anni che da sei mesi non riesce più a recuperare la funzionalità precedente del ginocchio sinistro. Questo, ovviamente, è successo dopo un emartro. Al CTO di Firenze hanno escluso la protesi, vista l’età, ma anche perché il ginocchio non è messo malissimo, soprattutto considerando che è un ginocchio di un emofilico. Mi hanno prescritto, pertanto, un ciclo di infiltrazioni (1 al mese per 5 mesi), con Hyalgan.
Il mio ortopedico di fiducia, qui in provincia di Napoli, ha facilità a recuperare come acido ialuronico lo Jointex Starter, quest’ultimo può andare bene ugualmente o esistono differenze con l’Hyalgan?
Grazie. Cordiali saluti.
Esistono sostanziali differenze tra lo hyalgan che è un farmaco e quindi agisce da farmaco e il jointex che è un medical device e quindi agisce solo come lubrificante dell’articolazione. Il che non vuol dire che lei possa avere un beneficio anche dal jointex..
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile professore. Mi chiamo Giuseppe ho 47 anni e ho un grande problema dal mese di novembre claudico e dal 21/01/2014 mi si è addormentato il muscolo della coscia sinistra.A fine novembre ho fatto una cura di 6 gg di voltaren e muscoril.Poi il 06/12 una cura con pantorc40mg al mattino + strialisin e soldesam 4mg mattina e sera per tre gg.poi le stesse x 2gg e poi le stesse x 2gg solo la sera,ma nessun risultato.faccio la rmn dorso -lombare in d11-d12 si rileva un’ernia posteriore subligamentosa che impronta lo spazio subaracnoideoanteriore a sede paramediana destra. ernia posteriore concentrica del disco intersomatico l4-l5.che impronta a sede mediana e paramediana bilaterale il sacco durale,con maggiore prevalenza a sede paramediana destra. canale vertebrale di ampiezza ai limiti inferiori della norma per ampiezza a sede lombare. regolare morfologia e segnale del midollo dorsale. nella norma per morfologia e segnale il cono midollare.Il 23/12 il neurochirurgo mi ha prescritto deflan cp 6mg, duecp x 2gg,una x 2gg mezza x 2gg.contemporameamente pantorc 40mg x 14gg celebrex 200mg una x 14gg normast 600mg mattino e sera x 10gg, nicetile 1 cp al giorno x 10gg.ho avuto un leggero sollievo ma poi stavo di nuovo male.ritorno il 19/01 dal neurochirurgo e mi prescrive carnidyn plus x 10 gg una cp,noflogo al mattino e una a sera x 20gg + liryca 25mg alle 23 x 40 gg. Fino ad ora sto facendo questa cura ma il risultato è nullo.vorrei sapere se è necessario operarmi o posso fare delle infiltrazioni di acido ialuronico.Accetto qualsiasi vostro consiglio.Mi sento infelice e inutile a non poter camminare. Ringrazio vivamente in anticipo.Distinti saluti .Giuseppe
Mi scusi professore volevo aggiungere che il dolore interessa la schiena e molto all’altezza delle anche,da circa una settimana mi fanno male anche i polpacci.
L’acido ialuronico non ha effetto nel caso come il suo, ritengo lei debba valutare seriamente la soluzione chirurgica
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre Professore,
Mi sono messo a dieta ma da due giorni ho forti fastidi sotto il gluteo che si ripercuotono sul ginocchio, non ne ho all’inguine. Cosa può essere accaduto? Ho camminanto – con talloniere – per circa duecento metri su scale e terreni sconnessi! può bastare ciò a farmi soffrire così? Ho ripreso a fare ginnastica isometrica ma non ho preso antidolorifici. È ancora un effetto della infiltrazione eco guidata con hyalubrix 30 mg dello scorso 6 febbraio? E’ possibile? Mi scuso per l’ennesima domanda, e la ringrazio anticipatamente.
Direi di no. Probabile un poco di affaticamento
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre Professore al mio quesito di ieri sul fastidio all’anca da coxartrosi Aggiungo per completezza che il fastidio e’ anche esteso al lato del gluteo e piglia anche il muscolo quadricipite scendendo sino al ginocchio.
E’ quindi il caso di ripetere lo hy alburni come lei ha suggerito tra 15 giorni?
Grazie ancora.
Glielo consiglio, spesso la 2 immissione è quella più efficace.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre professore, un aggiornamento,
Ho iniziato la dieta ed ho perso quasi due chili ciò mi ha portato un notevole beneficio perché il dolore che le ho descritto e’ diminuto di un bel po’ devo rappresentare che ho ripreso la ginnastica isometrica per l’anca ed ho rimesso le scarpe più comode rispetto a quelle appena comprate le interactive che mi hanno dato problemi da subito. Sono fattori che hanno una loro causalità nella situazione descrittale?
Grazie.
Logicamente tutto agisce sulla postura e sulle articolazioni, peso, calzature, postura. Cerchi di perdere ancora peso.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre professore,
Di hyalubrix ne ho fatto una da 60 mg ed un’altra da 30 mg nell’arco di un mese,
Devo farne un’altra? O attendo del tempo e se si quanto?
Grazie
Non sono casuali, l’accuratezza e la cura quasi maniacale dei particolari le può dare solo benefici
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Professore, Mi chiamo Maria Grazia e scrivo dalla provincia di Palermo. Le scrivo perchè da circa due anni soffro di mal di testa zona tempie occhio occipite,frequenti capogiri e parestesie e dolori in entrambe le braccia e gambe soffro anche di lombosciatalgia (quest”ultima iniziata 20 anni fa in gravidanza) con perdita di forza disturbi deambulatori e una stanchezza che mi porta perfino all’affanno. Ho girato parecchi medici e neurologi i quali mi hanno dato terapie farmacologiche e fisioterapia compresa terapia laser c02 e tecar , le quali mi danno un leggero beneficio ma solo di breve durata ma non riescono a togliermi la stanchezza che non mi abbandona mai. ad agosto ho fatto una serie du punture di soldesam 8mg 1 al mattino ed una alla sera e devo dire che le parestesie si sono allontanate ma dopo neanche un paio di mesi il problema si è ripresentato in più con ulteriori disturbi diffusi in tutto il corpo. reumatest negativo,ves prc ana ed ena negativi, quest’ultimi esami li ho ripetuti 15 giorni fa dopo un prontosoccorso in cui una mattina mi sono alzata e non riuscivo a parlare bene , avevo come la lingua intorpidita , ho fatto rmn encefalo rachide cervicale e lombosacrale , ecco i referti:Risonanza Encefalo: Assenza di alterazioni di segnale nel contesto del parenchima encefalico.Sistema ventricolare di regolari dimensioni.Strutture mediane in asse. Regolare aspetto del corpo calloso e della ghiandola ipofisaria. in sede sotto-tentoriale si osserva regolare aspetto e decoro dei nervi cranici, con evidenza di punto di contatto neurovascolare tra l’arteria cerebellare superiore di sinistra ed il tratto tronculare del V nervo cranico omolaterale. Risonanza rachide cervicale: Nella norma allineamento metamerico e ampiezza dello speco vertebrale. Iniziale inversione della fisiologica lordosi cervicale (fulcro in C4) in condizioni di scarico funzionale. Segni di cervico-unco-artrosi ed osteoartrosi del comparto posteriore. A livello di C3-C4 piccola ernia mediana riduce lo spazio subaracnoideo anteriore. A livello di C4-C5 modesta protrusione discale posteriore riduce lo spazio subaracnoideo anteriore. A livello di C5-C6 protrusione discale che riduce lo spazio subaracnoideo anteriore ed in sede iuxtaforaminale sinistra assume caratteristiche di ernia tendente alla migrazione caudale che lambisce la radice ventrale emergente a vale livello. A livello C6- C7 modesta protrusione discale lievemente eccentrica per salienza destra riduce lo spazio subaracnoideo anteriore.Dilatazione del canale ependimale (DT: 3,5 mm)estesa longitudinalmente per 25 mm circa a livello di C6-C7. rachide lombare: Assenza di alterazioni di segnale nel contesto del cono midollare e della cauda equina. Fisiologica lordosi del rachide lombare in condizioni di scarico funzionale. Regolare allineamento metamerico e l’ampiezza dello speco vertebrale. In L4-L5 minimi fenomeni disidrativi del disco intersomatico che mostra modesta protrusione posteriore che cancella lo spazio adiposo epidurale anteriore e determina minimo impegno dei neuroforami. sostanzialmente regolare il profilo posteriore dei restanti dischi intersomatici in esame.
Le chiede Gentilmente egregio professore se posso ritornare ad avere una vita autonoma e se dopo questi referti i miei problemi sono reali o solo di tipo asintomatico, e se può indirizzarmi a quale medico devo rivolgermi, visto che tutti i medici mi hanno dato diagnosi di fibromialgia… ho 42 anni
La ringrazio anticipatamente per la risposta . Maria Grazia da Palermo.
La sua situazione è troppo impegnativa per poter dare un consiglio mail, i problemi mi pare siano troppo consolidati ed oggetto di una serie di esami approfonditi e seri. Dovrei vederla e comunque valutare tutti i sintomi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
In primis volevo ringraziare lo staff e voi medici che ci date consigli e supporto morale, mi hanno consigliato di fare vedere la risonanza ad un neurochirurgo per valutare eventuali interventi per la decompressione midollare. venerdì ho appuntamento e vi terrò aggiornati.
OK! Auguri.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, sono una donna di 56 anni operata al ginocchio destro 20 anni fa per lussazioni recidivanti, con trasposizione tibiale. Nel giro di un anno, in seguito a due cadute e a un incidente d’auto, tramite rmn è stata riscontrata fissurazione del menisco mediale e un inizio di artrosi. Il dolore è forte anche semplicemente in carico, per non parlare delle scale,pesi, etc. Un ortopedico di fiducia mi ha sconsigliato l’artroscopia (peggiorerebbe a suo dire il processo artrosico) e mi ha consigliato due infiltrazioni con fattore di crescita. Un altro ortopedico, che conosco meno, suggerisce invece 1 infiltrazione di acido ialuronico Fermathron S. Qual’è secondo voi la scelta migliore? Grazie anticipatamente per la vostra risposta, vorrei risolvere al più presto perché la situazione è invalidante sia per il lavoro (sono una fotografa), sia per la vita normale.
Le cure, pur essendo diverse hanno lo stesso obbiettivo, togliere l’infiammazione e il dolore. Puo’ tentare con una o l’altra od entrambe senza problemi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno – ho 47 anni e ad aprile 2013 ho subito un intervento al menisco dx in artroscopia – nonostante la riabilitazione il ginocchio dopo 6 mesi faceva ancora male – a novembre 2013 secondo intervento piu’ che latro per pulizia del menisco per togliere eventuali residui menisali – ad oggi 26 febbraio il ginocchio fa ancora male facendo le scale e molto fastidio con qualche dolore a camminare – consultando 2 specialisti uno mi consiglia di fare magnetoterapia e un altro dice che non serve a niente e mi propone 4 punture ( una alla settimana ) di acido ialuronico – non so che soluzione adottare per finalmente stare bene senza piu’ dolore al ginocchio – mi puo’ dare un suggerimento? grazie
Entrambe le soluzioni sono percorribili, in effetti il menisco è un buon ammortizzatore della cartilagine e quindi la perdita anche di una parte di menisco accentua i carichi sul tessuto cartilagineo. Faccia prima la magneto e eventualmente in un secondo tempo l’acido ialuronico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile professore, ho 45 anni e convivo con un dolore alla caviglia sx da circa 2 anni. Sono sportivo e pratico palestra da diversi anni e da circa un mese il dolore e’ diventato insopportabile.
Dopo una radiografia e RNM l’ortopedico mi ha diagnosticato un’artrosi iniziale con osteofitosi marginale e una lieve fascite plantare da risolversi con un rialzo del tacco di 1 cm.
Questo non e’ servito a nulla e volevo chiederle cosa potrei fare adesso per risolvere questo problema che si presenta nell’appoggio del piede e mi impedisce di camminare. Se cammino per lungo tempo il dolore sparisce ma se cammino e mi siedo continuamnete il dolore diventa invalidante.Il primo ortopedico mi aveva prescritto cicli di Condral 800 che sto ancora prendendo e antinffiammatori da prendere per 15 gg (Airtal)e laser terapia. Per il momento sento solo dolore.
Grazie per la risposta che vorra’ darmi.Milko Rimini
penso sia ora di provare la terapia locale con acido ialuronico, le consiglio due fiale di Hymovis intrarticolari a distanza di 15 gg.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.ssimo Dr.Prof. Priano,
ho 40 anni, 30 dei quali trascorsi sui campi di calcio, prima a livello agonistico, ora da qualche anno ormai, solo amatoriale (calciotto). Ho la condropatia di 4°, ed ormai ultimamente non riuscivo neanche piu’ a correre …
Il mio fisiatra mi ha appena finito un ciclo di 3 Hyalubrix 30mg/2ml, una a settimana. Non ho ancora provato a correre, anche perche’ il dottore vuole farmi anche la PRP, essendo abbastanza grave la mia condropatia. Assumo da circa un mese anche Fish Factor Articolazione (integratore a base di acido i., omega 3, glucosamina, etc…). Leggendo nel suo forum, mi sembra di capire che ho sbagliato tutti i farmaci …Hymovis e Cartijoint forte sono migliori ? Quante infiltrazioni di PRP si fanno solitamente, subito dopo un ciclo di acido i., soprattutto per la mia patologia, e a che distanza di giorni? Acido, integratore e PRP possono bastare per la condropatia di 4° in un 40 enne sportivo, che vuole assolutamente NON smettere di giocare, o serve altro, tipo chirurgia? La ringrazio e la saluto cordialmente!
Antonio
Mi pare che la cura che lei ha fatto sia corretta, il cartijoint è una associazione di glucosamina e condroitina e la differenza tra hyalubrix e hymovis è solo nelle indicazioni sulle quali basare il trattamento. Il PRP è sicuramente indicato. Io aggiungerei un trattamento mensile con clodronato (Clodron 200 fiale) una fiala a di alterni per un mese.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie Professore per la sua disponibilita’.
Quindi posso tranquillamente continuare (prossimo ciclo tra sei mesi)con Hyalubrix? Ultimo quesito, il PRP (1 o 2 infiltrazioni)e’ molto costoso? Ed e’ vero che il sangue viene mischiato con l’ ozono (fattore di crescita) ?
Cordialissimi saluti,
Antonio.
Assolutamente si può continuare con la cura di Hyalubrix. Il PRP è un concentrato della parte corpuscolata del sangue. Non viene aggiunto nulla. Si fa regolarmente in ospedale con il sistema sanitario nazionale.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent. Dott.
Anni 63 dal 2008 in pensione ero impiegato
E’ stato condotto uno studio mediante sezioni orientate nei piani sagittale ed assiale con sequenze ponderate in T1 e in T2
Lieve riduzione della fisiologica curva di lordosi lombare Sono presenti segni di spondilo-artrosi in sede margino-somatica ed a livello interapofisario a carico del rachide lombare.Nel tratto compreso tra L2 ed S1 i dischi intersomatici appaiono sfumatamente meno intensi in T2 in relazione ad un’iniziale riduzione del tenore idrico A livello L2-L3 si rileva la presenza di una piccola ernia discale in sede foramidale a sinistra,rivolta superiormente con risentimento disco-radicolare con il tratto intraforaminale dalla radice L2 di destra.In sede intra-rachidea il disco intersomatico L2-L3 non appare debordare in misura evidente dai limiti posteriori dei margini somatici.Il disco intersomatico L3-L4 presenta contorni regolari mentre il sacco durale e’ di dimensioni ridotte prevalentemente su base congenita e in parte per la pseudo-ipertrofia posteriore.A livello L4-L5 il disco intersomatico presenta un’ampia protusione posteriore a larga base che determina una moderata impronta sulla superficie ventrale del sacco durale che per contro presenta diametri marcatamente ridotti a causa di una stenosi del canale rachideo sia su base congenita per brevita’peduncolare sia su base acquisita per la pseudo-ipertrofia osteo-ligamentosa posteriore; e’ ipotizzabile un risentimento intrasacculale delle radici della cauda,soprattutto delle radici L5.A livello L5-S1 e’ presente un minimo debordo discale posteriore senza evidenti impronte sul sacco durale e senza immagini riferibili a conflitti disco-radicolari;il canale rachideo e’ di dimensioni ridotte su base prevalentemente congenita
Nella norma il disco intersomatico L1-L2 e i dischi dorsali inferiori visibili con aspetto regolare del sacco durale e delle radici a riguardo
Aspetto regolare della regione del cono midollare
Adesso accuso un forte dolore che va da in fondo al bacino fino al piede solo nella gamba sinistra pero’ devo pur dire che con antidorolorifici co-efferalgan una compressa al giorno cerco di alleviare il dolore, pero’ non voglio sempre assumere questi anti-inffiammatori anche perche’ mi creano una forte stitichezza e siccome ho anche le emmoroidi la cosa si fa seria , secondo Lei Dott.con quale terapia risolvo il mio problema e secondo Lei la mia schiena e’ cosi’ brutta
In attesa di una risosta positiva Dott. La ringrazio in anticipo
La degenerazione dei dischi intervertebrali appare nella terza decade della vita e aumenta di solito negli anni. La sua colonna mi pare in linea con questo concetto. Le terapie alle quali dedicarsi sono sostanzialmente fisiche, per cui le consiglio di affidarsi alle cure del fisiatra al quale si affiderà.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
In una avanzata gonartrosi senza piu’ cartilagine possono essere indicate delle infiltrazioni di acido ialuronico?
E se, effettuate queste, non vi e’ miglioramento e’ poi eventualmente possibile ricorrere ad un’operazione di protesi o in qualche modo l’introduzione di una sostanza all’interno dell’articolazione espone ad un maggior rischio di infezione?
Assolutamente non corretto pensare che le infiltrazioni con acido ialuronico, se eseguite con tutte le precauzioni della asepsi chirurgica possano essere un motivo di rischio settico per eventuali chirurgie successive. L’indicazione prioritaria dell’acido ialuronico ad alto peso molecolare è l’artrosi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
La ringrazio Prof. Priano per la risposta però,mi scusi, non ho capito se lei ritiene possano essere utili le infiltrazioni anche in un caso di gonartrosi molto avanzata in paziente ottantenne.
Certo, l’acido ialuronico ad alto peso è indicato nell’artrosi avanzata nell’anziano.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie dottore per la sua cortese e pronta risposta del 05.03.2014 dove mi consigliava “di provare la terapia locale con acido ialuronico con due fiale di Hymovis intrarticolari a distanza di 15 gg”, ora le chiedo, quanto dura l’effetto di una terapia( due infiltrazioni) e se dovro’ farla sempre.
Cordiali saluti
Il risultato e la durata sono molto individuali e in rapporto soprattutto allo stato dell’articolazione, di solito però mediamente un anno circa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, vorrei notizie sel prodotto “FINITRO” , dice che è molto utile per la cura dell’artrosi e dei reumatismi. Vorrei se possibile un vostro pensiero. Vi ringrazio molto per la disponibilità.
Si tratta di un derivato a base di collagene…come tanti altri prodotti
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,vorrei cortemente un vs. parere sui risultati di questa risonanza magnetica al piede.((Apressoche completa risoluzione e riassorbimento dell’edema riguardante il 4 dito e le parti adiacenti.Permane in atto modesta quantità di edema sul versante plantare)).Ho gia efetuatto 19 magnoterapia total bodi più 19 ultrasuoni ad immersione.Vi sti i risultati della risonanza,cosa mi consigliate di fare?,il mio fisioterapista mi ha consigliare altre 20 sedute.
Così a spanne direi che è il caso di continuare come ha consigliato il fisioterapista.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve ho 43 anni e sono un chitarrista. Da 4 mesi soffro di un dolore che sopraggiunge alla nocca del dito indice sinistro compiendo alcuni movimenti con lo strumento, ma anche normali movimenti quotidiani che implicano l’unire indice e pollice ed esercitare forza o pressione.
Antiinfiammatori, immobilizzazione e un ciclo di laser IAG non hanno migliorato la situazione. Mi astengo dal suonare da circa due mesi, senza beneficio.
Ho appena fatto una risonanza che ha dato questo referto:
“Microerosione subcondrale in corrispondenza della superficie articolare distale della falange fondamentale del II dito.
Minimo aumento della componente fluida sinoviale in sede metacarpo falangea al II e III raggio con lieve grado di tenosinovite dell’estensore del II dito lungo la falange fondamentale e all’articolazione IFP.”
Chiedo cortesemente un parere sulla terapia da seguire a questo punto per poter tornare a suonare ed usare la mano senza dolore. Grazie
Sembrerebbe una lesione cartilaginea qundi da trattare con terapia fisica come laser o campi magnetici associati a condroprotettori(Cartyjoint forte 1 cp al giorno per 60 gg)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
La ringrazio della cortese risposta. Intende magnetoterapia a bassa frequenza o quella a segnali pulsanti (PST)?
Escluderebbe quindi il ricorso ad infiltrazioni?
grazie molte
Le consiglio la magnetoterapia a bassa frequenza eventualmente in un secondo momento potrà fare infiltrazioni.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera Dot.Le scrivo in merito alla mia condizione di sofferenza che ormai dura da troppi anni.Mi è stata diagnosticata l’Artrite Psoriasica alle ossa. Soffro tantissimo alle articolazioni e sono in cura con Arava.Il dolore è persistente sopratutto al gomito dx e alle piccole articolazioni delle mani. Dopo varie risonanze mi è stato anche diagnosticato ” discreti fenomeni disidrosici dei dischi tra L4-L5 ed L5-S1 con riduzione in altezza dello spazio discale tra L4-L5. Nei limiti il profilo post.dei dischi L1-L4.Tra L4-L5 si rileva protusione discale posterolaterale a Sx, a parziale estensione intraforaminale omolaterale e impronta sulla radice nervosa omolaterale .Tra L5-S1 si documenta protusione paramediale a Sx con modesta impronta sul sacco durale, a parziale estensione intraforaminale omolaterale ove la radice nervosa appare improntata. Note di artrosi interapofisaria tra L4-S1.”
Quale rimedio c’è al dolore che provo e se posso essere operato per ridurre il dolore lombare? garzie
La soluzione dei suoi problemi passa sostanzialmente dalla vittoria sull’artrite psoriasica, in via parallela lei può far una serie di infiltrazioni epidurali antalgiche che le risolveranno per un po di tempo la sintomatologia dolorosa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera Dottore,
ho effettuato nel 2011 meniscectomia selettiva mediale, con scarso beneficio.
Nel 2013 effettuo visita da un altro ortopedico. La diagnosi è Sdr da iperpressione rotule esterna. Ginocchio recurvato, strabismo rotuleo, retrazione rotulea laterale con ipermobilità rotulea mediale, dolore alla presso palpazione delle faccette rotulee e del comparto mediale. Quindi vengo sottoposta a Lateral release in artroscopia.
Descrizione intervento: irregolarità residuo meniscale mediale, condrtopatia II grado CFM e I grado PTL e rotula, lateralizzazione e tilt rotule esterno. Si procede a regolarizzazione del residuo meniscale e se insegue lisi LAE con buona centratura della rotula.
Ora sto meglio, ma capita di avvertire ancora dolore, non quando faccio lunghe camminate, ma quando sono stesa o seduta e poi mi alzo.
Vorrei chiederle per il mio caso, come posso preservare il ginocchio da possibile artrosi, se è sufficiente fare delle infiltrazioni di acido i. o è bene associare altri/quali integratori durante l’anno (ho 43 anni).
La ringrazio.
Cordiali saluti.
Può esser utile associare all’acido ialuronico la glucosamina e la condroitina (Cartijoint forte 1 cap al di per 2 mesi).
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Prof. Priano,
la ringrazio per la sollecita risposta.
Vorrei chiederle un chiarimento riguardo l’assunzione da Lei prescritta del Cartijoint forte 1 cap al di per 2 mesi.
Questa cura va fatta una o più volte all’anno? E per gli anni successivi?
Grazie
Si e’ efficace e lei ne ha beneficio sicuramente. Lei deve fare una terapia periodica con Cartijoint.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
dottore 4 anni fa mi è stata diagnosticata una condropatia 4 grado al ginocchio. ho 57 anni ex calciatore con varismo. In questi anni ho tirato avanto con acido ialuronico ( un anno ) e nei restanti tre anni con infiltrazioni di gel piastrinico con discrteti risultati. L’ultima infiltrazione di gel non ha però ottenuto i benefici di quelle precedenti forse perchè l’artrosi sta peggiorando ? Con quale esame posso capire a quale stadio sono ora ? ( Forse un ecografia ? ) E consigliabile oltre al gel piastrinico associare punture di acido ialuronico ad alto peso molecolare o posso fare peggio ? Grazie tanto
Quello che lei deve fare è una radiografia in carico e nella proiezione di Rosemberg ed una risonanza magnetica del ginocchio e poi andar da un ortopedico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve 24 anni fa sono stato operato di menisco in artroscopia al ginocchio sn.il 14 di questo mese ho subito un infortunio sul lavoro mi si e’ girato il ginocchio sn. adesso non riesco a chiudere del tutto la gamba e avverto molti dolori nel camminare o guidando.Secondo lei cosa devo fare.
L’asportazione anche parziale del menisco determina un attrito della cartilagine abbastanza improvviso che spesso causa dolori inaspettati dopo l’intervento. Il consiglio è quello di non caricare troppo il ginocchio ed assumere condroprotettori(esempio Cartijoint forte 1 cp al giorno per un mese)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, sono Stefano ed ho 40 anni, mi è stata diagnosticata, una artrosi della sottoastralgica sn, dall TC si evince la presenza di una grave alterazione dell’articolazione.
Il dottore mi ha consigliato una procedura chirurgica di artrodesi della sottoastralgica, ma essendo relativamente giovane vorrei potermi tenere questa opzione come extrema ratio. Altro intervento, ma che mi ha sconsigliato per via del genere di intervento e della parziale sicurezza dell’esito dello steso, è l’insrimento di uno scaffold con aggiunta di cellule staminali.
Certo di una Vs. cortese risposta in merito, Vi saluto e Vi ringrazio.
Stefano
Le soluzioni prospettatele sono corrette. Se lei ha molto dolore l’artrodesi risolve il problema a scapito della motilità del piede. Dovrebbe cercar di capire perché le è venuta l’artrosi così precoce.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentilissimo dottore soffro di una condropatia femore rotulea di medio-alto grado a tutte e due le ginocchia per artrosi e un passato di podista: ora a 55 anni ho una attivita lavorativa che mi costringe a fare parecchio movimento. Per cercare di riuscire senza soffrire troppo cosa mi consiglia: meglio il gel piastrinico o inizioni di acido ialuronico (od eventualmente entrambi). Quale marca e quale peso molecolare di acido ialuronico sono più appropriate per la mia patologia ? grazie e complimenti per il forum
Giusto entrambi in progressione, inizi con acido ialuronico e poi eventualmente PRP. Il miglior prodotto oggi sul mercato è lo Hymovis. Deve fare due iniezioni a distanza di 15 gg.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.ssimo Prof. Priano,
ho compiuto 73 anni senza avere avuto mai sino a due mesi fa, fortunatamente, alcun problema fisico. Causa improvvisi e spesso continui dolori al ginocchio sx nel camminare, fatta radiografia il parere dell’ortopedico (Ospedali di Pisa) è stato il seguente: “Questo è un buon ginocchio, nessun segno di artrosi nonostante la sua età, nessuna impotenza funzionale né versamento. Vede questa linea sottile quasi impercettibile? E’ questa lieve lesione la causa dei suoi problemi: trattasi di meniscopatia mediale. Le prescrivo il percorso Codice 717: è un percorso che per la USL è prioritario e che consiste in 10 laser e 10 tens”. Terminato il percorso con risultati scarsi, consultati altri due ortopedici uno mi ha detto di fare una infiltrazione settimanale per tre settimane di acido iarulonico Sinovial mentre l’altro ha indicato l’acido Hyalubrix (una puntura ogni 15 giorni per tre volte). Ma se io non ho artrosi, perché dovrei fare queste infiltrazioni e in tal caso quali dei due farmaci farebbe al caso mio? Ho letto inoltre in questa interessantissima rubrica anche dello Hyalgan che viene somministrato attraverso un ciclo di 5 infiltrazioni a cadenza settimanale. Io sono veramente confuso: non so che fare. Cosa mi consiglia? Nel ringraziarla in anticipo, Le invio i miei più cordiali saluti. Renzo Menichini
Sia sereno che il male c’è ma la patologia è minima e quindi si risolverà. Le consiglio lo Hyalgan, perché deve fare una azione sul ginocchio non di viscosupplementazione, cioè di lubrificazione, ma medica.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve 24 anni fa sono stato operato di menisco in artroscopia al ginocchio sn.il 14 di questo mese ho subito un infortunio sul lavoro mi si e’ girato il ginocchio sn. adesso non riesco a chiudere del tutto la gamba e avverto molti dolori nel camminare o guidando.Secondo lei cosa devo fare.
Il mio medico mi ha prescritto una RMN al ginocchio in questione,il referto è stato (Segni di gonartrosi con apposizione osteofitaria marginalmente ai capi articolari.Assottigliamento e alterazione morfo-strutturale e dell’intensità di segnale a carico del menisco mediale come da lesione su degenerazione meniscale;coesiste falda fluida perimeniscale e estroflessione meniscale che disloca il legamento collaterale omolaterale e le superfici cartilaginee affrontate,su entrambi i versanti articolari,risultano diffusamente eirregolarmente erose con erosione dell’osso subcondrale.Non lesioni a tutto spessore a carico della fibrocartilagine meniscale laterale.
Il legamento crociato anteriore appare aintensità disomogenea,a margini irregolari e sfrangiati e circondato da fluido sinoviale.Ben inseriti,con regolare intensità di segnale,i legamenti collaterali e il legamento crociato posteriore.Dismorfismodel solco trocleare e nei gradi di flessione di esecuzione dell’esame.La cartilagine femoro-rotulea e ridotta di spessore con erosioni.In corrispondenza dei tessuti mollisuperficiali anteriormente alla rotula a al tendine rotuleo si apprezza disomogenea intensità di segnale come da reazione edematosa.Distensione fluida della borsa del tendine popliteo.Versamento endoarticolare.Scusi la lungagine solo per per eporle piu’ chiaramente il mio problema .
A 24 anni lei ha un aspetto di tipo degenerativo dell’articolazione che la deve portare a pensare di gestire a curare bene l’articolazione per evitare problemi futuri, la strategia deve essere quella di preservare dal carico di lavoro il ginocchio
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentile dottore per una condropatia di 4 grado ad ambedue le ginocchia con artrosi , lei consiglierebbe meglio infiltrazioni di gel piastrinico autologo, o infiltrazioni di acido ialuronico ad alto peso molecolare? Il mio fisioterapista dice che forse per l’artrosi e meglio l’acido ma io sento parlare molto bene del gel. Grazie e complimenti per il forum
Non deve porre il problema di alternativa delle tecniche. Sia acido ialuronico che prp hanno delle funzioni importanti nella patologia cartilaginea e non si escludono come terapie.
le cure sono diverse: il prp è una cura biologica, l’acido ialuronico è una cura farmacologica, ma gli obbiettivi sono gli stessi: la diminuzione della flogosi e del dolore articolare
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
caro dottore il mio fisiatra dopo aver consultato una risonanza con esito di condropatia 4 grado ginocchio, mi sconsiglia di fare il PRP, in quanto secondo lui la mia patologia è più adatta all’acido ialuronico ad alto peso molecolare. Secondo leiè cosi ? grazie
Si tratta di due terapie diverse con effetti diversi, ma con gli stessi obbiettivi quelli di ridurre la flogosi e diminuire il dolore
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Dottore, sono una donna di 35 anni e a causa di forti e persistenti dolori al collo ho eseguito una rsm rachide cervicale con la seguente diagnosi: “in C4-C5 e C6 –C7 condrosi, con esili protrusioni disco oteofitarie a direzione posteriore che sollevano il legamento longitudinale posteriore, senza esercitare apprezzabile effetto compressivo sul sacco durale.”
Dopo varie prove per togliere il dolore (tecarterapia, magnetoterapia…) l’unica cosa che ha avuto effetto è stato un ciclo di punture con voltaren e muscoril.
So che l’unica strada è la fisiterapia ma volevo chiederle:
1) Quale tipo di fisioterapia è più adeguata nel mio caso?
2) Finito il ciclo di fisioterapia quale tipo di attività sportiva può essere indicata per il mio problema (posturale, pilates…)?
3) E’ possibile applicare l’acido ialuronico?
Grazie, saluti.
Se lei ha avuto benefici dai fans e miorilassanti è perché l’aspetto dominante è l’infiammaziome. Quindi insista con terapia medica fino a che non sta meglio. Poi la fisioterapia sarà efficace
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentile dottore questo e l’esito delle lastre delle due ginocchia sotto carico e in proiezione rosemberg :gonartrosi bilaterale. Aggetto osseo grossolano dal profilo della diafisi prossimale del femore destro. Suggerisco RX gamba destra. Dalle ultime R.Magneticasi evidenzia segni di medio alto grado condropatia femoro patellare e femoro tibiale ad ambedue le ginocchia.Vista la situazione puo cosa puo essere utile fare per rimandare il più possibile una eventuale protesi ? grazie
Ha gia’ provato a fare cure con acido ialuronico, prp e mettere dei plantari? Provi se non lo ha fatto
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, intanto grazie mille della disponibilità e scusate se mi dilungo un pò. Ho 33 anni e sono da sempre sportivo. Facevo calcio/calcetto ( ora ho smesso) ma faccio nuoto e ogni tanto corsa e trekking. E’ da un pò che ho dolore alle ginocchia, soprattutto il dx nella parte inferiore della rotula e a volte in quella superiore. L’esito della RM è questo: focolai condromalaici in subcondrale al condilo femorale mediale ed al piatto tibiale a ridosso dell’eminenza intercondiloidea. Note di condropatia femoro-rotulea. Al comparto anteriore:rotula in asse;conservati i rapporti articolari femoro-rotulei.Regolare il tendine del muscolo quadricipite femorale, i retinacoli ed il tendine rotuleo. Come di norma il corpo adiposo di Hoffa.
Al comparto mediale:non significative alterazioni capsulo-menisco-ligamentose. Distensione fluida della guaina mucosa del gastrocnemio-semimembranoso.
Al comparlo laterale:non significative alterazioni capsulo-menisco-ligamentose.Regolare tendine popliteo.
Versamento endo-articolare in recesso retro e sovra rotuleo.
Le chiedo, visto che son stato fermo per un mese da qualsiasi attività fisica, il dolore è passato ma, alla prima camminata importante o corsetta si ripresenta, sono consigliate infiltrazioni di acido ialuronico nel mio caso? E anche se dovessi fare la cura una volta all’anno, al lungo andare potrebbero creare problemi o peggioramenti? grazie ancora
Effettivamente un ciclo di cura con acido ialuronico e’ indicato nel suo caso, associato eventualmente ad un programma riabilitativo che miri a recuperare la resistenza al suo ginocchio, visto che I fastidi si presentano dopo attivita’ fisica.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie mille per la disponibilità. Proprio in questi giorni parlando con due medici mi hanno proposto uno un ciclo di Hyalgan e l’altro di Hyalubrix ( entrambi della Fidia)… Secondo lei qual’è più indicato? Un’ultima cosa… Queste infiltrazioni oltre a “togliere il male” creano comunque un cuscinetto protettivo? Non vorrei farmi siringare per due o tre anni ma poi trovarmi con il ginocchio distrutto e da operare… Grazie ancora.
Meglio lo Hyalgan, per i trattamenti più prolungati. L’acido ialuronico protegge il ginocchio da attrito dell’artrosi.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno dottoressa,
sono un maratoneta che soffre di (leggendo la RSM): deformità coxartrosiche bilaterali di grado piuttosto marcato con assottigliamento delle cartillagini e presenza di areole erosive sul profilo dei cotili e delle teste femorali, fatti assai piu’ accentuati a destra ove la testa del femore tende all’ovalizzazione e l’osso a livello del cotile e della testa presenta iperintensità di segnale nelle frequenze STIR per componente edematosa riconducibile verosimilmente a sindrome algodistrofica.
Irregolarità di tipo artrosico anche a livelloo dei bordi delle articolazioni sacro iliache e della sinfisi pubica.
Cosa mi consiglierebbe?
Gentile Tommaso,
il referto della RMN eseguita a carico delle anche evidenzia un’artrosi bilaterale, a destra più grave con in atto un’algodistrofia che va curata. L’algodistrofia è una forma di osteoporosi localizzata. Si manifesta con intenso dolore e, anche se relativamente rara, risulta molto invalidante. Il suo insorgere può essere attribuito ad un’alterazione locale del microcircolo a livello dell’osso interessato, con conseguente carenza di ossigeno e l’instaurarsi di un processo osteoporotico con massiva demineralizzazione. Per la terapia di questa forma vi è l’indicazione all’utilizzo dei bisfosfonati, una categoria di farmaci comunemente impiegati nella cura dell’osteoporosi in generale; sono molecole in grado di concentrarsi in quantità molto elevata nelle aree in cui l’osso è alterato e sofferente come nel caso nell’algodistrofia.
La terapia va eseguita endovena, per permettere di raggiungere concentrazioni adeguate a livello dell’osso. Gli studi più recenti orientano sull’utilizzo del neridronato. E’ consigliabile che lei si rivolga ad un centro di reumatologia o specializzato nella cura dell’osteoporosi vicino alla sua sede di residenza per le opportune valutazioni e intraprendere una terapia mirata.
Resta comunque il discorso più generale dell’artrosi delle anche che va affrontato. Inoltre il reumatologo prenderà in considerazione gli aspetti erosivi a livello dei “cotili e delle teste femorali” segnalati dalla RMN e valuterà le citate “irregolarità di tipo artrosico a livello dei bordi delle articolazioni sacro iliache e della sinfisi pubica” che vanno considerate e interpretate alla luce di una visita completa comprese la raccolta, inoltre di anamnesi e sintomi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Frallonardo
Unitá Operativa Complessa di Reumatologia
Azienda Ospedaliera Università di Padova
Direttore: Prof. Leonardo Punzi
Buongiorno, mia madre 74 anni ed in sovrappeso soffre di artrosi alle ginocchia, sul destro è già ricorsa all’intervento chirurgico per la protesi. Dovrebbe fare anche il sinistro. Dopo l’intervento ha sempre camminato male per via dei dolori sia al ginocchio operato che all’altro, soprattutto si nota una camminata molto insicura. Da qualche tempo soffre di un dolore invalidante al collo del piede che presenta anche un notevole gonfiore. All’inizio hanno diagnosticato il neuroma di Morton perchè il dolore era sotto la pianta del piede, ora si è spostato sul collo. Un ortopedico ha effettuato un’infiltrazione di acido ialuronico, riscontrando parecchie difficoltà per la diffusa calcificazione, e non ha dato risultati. A chi posso rivolgermi per un aiuto? Grazie
Probabilmente il dolore al piede è dovuto ad una algodistrofia secondaria al cattivo uso dell’arto. Le consiglio trattamento con difosfonati, sotto controllo ortopedico.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentilissimo dottore sono in attesa per fare il PRP e, vorrei sapere se il punto di infiltrazione del ginocchio è sempre lo stesso, sia in presenza di una condropatia femoro-tibiale, che in presenza di condropatia femoro-rotulea (irregolarità delle superfici articolari femoro-patellari ).O la infiltrazione dovrebbe essere eco guidata ?grazie
Nel ginocchio non ci sono problemi perché è una unica camera articolare ed il concentrato si diffonde a tutta l’articolazione.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Dottore,
dopo aver preso sotto sua gentile indicazione il cartijoint forte per 2 mesi, potrebbe dirmi d’ ora in poi la posologia del farmaco durante l’ anno?
Grazie,
Antonio.
Il targhet consigliato è un ciclo di due mesi intervallato da un mese di sospensione
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie Dottore,
pertanto, essendo cmq uno sportivo, posso continuare a prendere il Cartijoint Forte per tutto l’ anno, sempre 2 mesi si ed 1 no, o ci sono alla lunga controindicazioni?
Grazie e buon lavoro!
Antonio
Certo, nessuna controindicazione
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
……dimenticavo ovviamente di ribadirle il mio problema: “condropatia di 4° al ginocchio” dopo lunga carriera calcistica (ho 40 anni, 30 passati sui campi…). Ho praticato anche ciclo (3 fl.) di hyalubrix 2ml, con discreti risultati, e so gia’ che dovro’ ripeterlo tra 6 mesi.
Nuovamente grazie,
Antonio.
Un buon risultato con acido ialuronico si ha se lo si ripete dopo sei mesi anche in presenza di una sintomatologia ridotta (poco dolore)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
VORREI GENTILMENTE SAPERE SE DOVENDO FARE IL GEL PIASTRINICO, IL PUNTO DI INFILTRAZIONE NEL GINOCCHIO, è LO STESSO SIA CHE SI SOFFRA DI CONDROPATIA FEMORO-ROTULEA (CON SUPERFICI ARTICOLARI FEMORO-PATELLARI DISOMOGENEE) SIA CHE LA CONDROPATIA SIA IN SEDE FEMORO-MEDIALE. GRAZIE
Nel ginocchio non ci sono problemi perché è una unica camera articolare ed il concentrato si diffonde a tutta l’articolazione.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Professore,
nel giugno 2012 sono stato operato a Bologna (IOR) per una elevatissima quantità di artrosi al ginocchio sinistro e la totale assenza di cartilagine (il femore e il piatto tibiale si toccavano). Ho subito un intervento di osteotomia valgizzante di tibia con cuneo a togliere, sintetizzata con cambra di Krachow, innesto di menisco e pulizia degli osteofiti.
La mia situazione è dovuta ai trascorsi sportivi: sono stato un atleta di sci alpino e a 17 anni ho avuto la prima operazione per un infortunio al ginocchio sinistro e da quel momento ho sempre avuto dolori ed è iniziata l’artrosi. Ora ho 50 anni e faccio molta attività fisica: in inverno maestro di sci (è la mia professione principale e dura 5 mesi, tutti i giorni) e in estate molta bicicletta e palestra.
A novembre 2013, ad inizio stagione sciistica, ho fatto una infiltrazione di Synvisc-one e mi sono trovato molto bene. Vorrei una sua opinione circa l’uso di questo medicinale:
– posso fare due infiltrazioni all’anno (inizio dicembre e inizio giugno) anche se non sento dolore acuto?
– considerato che, vista la mia professione, gli effetti dell’ operazione devono durare per almeno 10 anni, è meglio che il ginocchio sia lubrificato il più possibile?
– c’è il rischio che in futuro le punture non facciano più effetto (tipo “assuefazione”) se abuso di questo farmaco facendo infiltrazioni due volte all’anno, anche in assenza di dolori acuti? A volte un pò di dolore lo sento, dipende dalle condizioni della neve, delle piste, del clima e del livello tecnico degli allievi (sci più impegnativo, alla sera forte dolore).
– ci sono controindicazioni sull’uso del Synvisc-one?
La ringrazio molto se può darmi una risposta.
Giorgio
Certamente con il passar del tempo ed aggravarsi dell’artrosi gli effetti dell’acido ialuronico si attenueranno ma non per assuefazione ma perché l’articolazione si deteriora. Per adesso vada avanti così, nel frattempo ci saranno nuovi presidi per farla star bene.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho letto in internet di un prodotto dal nome
Finitro forte plus collageen tupe || .
Io soffro di dolori lombari e ho 3 ernie L1 L5
volevo sapere se questo prodotto poteva darmi dei sollievi o dei problemi , rinrazio sin d’ora .
Il collagene serve alla patologia vertebrale come coadiuvante della componente infiammatoria
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
gentile dottore
da mesi soffro di dolori alle gambe e pesantezza,il 15 di questo mese sono andata a fare i raggi (il medico curante ogni volta mi diceva che non era niente)comunque questo e’ l’esito del rx bacino
rx ginocchio dx e sn
rexginocchio dx e sn
irregolarita’dei bordi iliaci per presenza di fini reazioni osteoproduttive da esentopatia degenerativa
regolare struttura delle sincrodosi sacroliache
coxartrosi e gonartrosi bilaterale ridotta la rima articolar del comparto femoro.tibiale interno di sn-
ho 63 anni -per il momento prendo amedial plus perche’ ancora devo sentire l’ortopedico-lei cosa mi consiglia? sono in una situazione grave?grazie per la risposta
In un caso come il suo possono essere molti i supporti all’artrosi anca ginocchio e caviglia, le consiglio di associare clodronato a dose di 200 mg per due volte alla settimana
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
la ringrazio molto per la risposta ,forse dovrei dirle che 8 anni fa ho subito uno stend medicato per un pre.infarto e quindi prendo le dovute pasticche :di cardicor-torvast.cardicor-triatec-posso associare anche il clodronato? e la glucosamina?saluti e di nuovo grazie per la sua disponibilita’
assolutamente si
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buon giorno ,dopo aver scoperto l’artrosi ,ho deciso di fare la moc -questa e’ quella dell’anca–femore e infatti quello che temevo ward Tscore(-8,63)-0,23
G.T.(-3,58)-0,23
per il momento prendo solo di base 25.000 ,lei mi aveva suggerito il clodronato ,per il mio caso e’ ancora valido oppure alla rilevanza di questi fattori cìe altro piu’ efficace ? e vorrei sapere se l’ostoporosi puo’ regredire curata e se attualmente come e’ la mia situazione vado incontro a fratture ,grazie e buona giornata
la cura che sta facendo va bene, la può associare anche a clodronato e poi importante movimento, sole e mare e tanta tanta ginnastica
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Prof. Ferdinando Priano,se si ricordera avevo un edema sul versante plantare che sembrava in ripresa,ma a distanza di 40 magntoterapie e di 40 ultrasuoni ad immersione la situazione e rimasta praticamente uguale se no anche peggio.Mi sono recato in un altro centro e ho efffetuato una nuova risonanza il risultato e questo: distensione fluida della guaina del t. flessore lungo alluce in piede sx,.Non mi sembra che il problema sia migliorato anzi…,qualche suo collega ha detto che la cura era sbagliata cosa ne pensa lei,che dalle sue risposte date ad altri utente mi sembra abbastanza preparata ed addentrata nello specififico. distinti saluti,tommaso
Il problema del flessore lungo dell’alluce frequentemente è dovuta ad una sindrome da frizione del tendine contro i canali ossei. più che una risonanza magnetica deve fare una ecografia dinamica fatta da un bravissimo radiologo
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buon giorno, io ho un problema. Ho 28 anni e da 2 mesi mi sto confrontando con dolori al ginocchio sinistro. Ho fatto la risonanza magnetica e dice che c’è un modico assottigliamento delle cartilagini articolari femoro rotulee e lieve distensione fluuda del recesso sinoviale del tendine popliteo. In questo momento non posso consultare uno specialista per motivi economici. Non faccio tanto sport….ho avuto invece 1 anno fa un incidente al ginocchio destro con frattura massiccio spine tibia li pluriframmentaria e frattura piatto tibiale dove ho fatto intervento chirurgico. Ora vorrei sapere cosa si può fare, che cure ci sono per la cartilagine ….
Grazie mille
può fare dell’acido ialuronico o del prp nel ginocchio
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve. Ho osteopenia dovuta a Celiachia e dolori all anca. Sto facendo RMN con contrasto per vedere se si tratta di conflitto femoro acetabolare come sembrerebbe. Chiedo per favore se le è possibile comparare il finitro con flexart (che ho già usato per una cura di tre mesi e dovrei ripetere a cicli).
Ho trovato su internet questa descrizione in risposta ad un paziente che chiedeva info su finitro..
Finitro Forte Plus è composto da:
La Glucosamina solfato 2 KCL è un piccolo aminosaccaride che supporta il metabolismo delle cartilagini.
Si tratta di un elemento importante per i nostri condrociti(cellule che compongono le nostre cartilagini).
La glucosamina supporta anche la conservazione delle cartilagini e del liquido sinoviale.
La glucosamina inoltre inibisce la produzione di enzimi che sono dannosi alle cartilagini.
Solfato di condroitana è un glicosaminoglicano complesso che è presente nelle cartilagini delle
articolazioni è un’importante catalizzatore della lubrificazione di queste,affinche’ queste mantengano
le loro proprieta’ di assorbire le sollecitazioni a cui sono sottoposte .Come la glucosamina anche
la condroitina inibisce la produzione di enzimi dannosi alle cartilagini.
L’artiglio del diavolo anche detto harpagophytum procumbens ha una forte azione lenente sui dolori articolari.
Boswellia Serrata è un’estratto naturale della resina dell’albero Boswellia Serrata detto anche l’albero
dell’incenso anche questo lenisce i dolori causati dalle articolazioni.
Phellodendron amurense rupr è un’estratto naturale ricavato da un’albero da sughero cinese che
ha un potente effetto calmante.
Metilsulfonilmetano(MSM) è zolfo in forma biologicamente attiva, presente nell’organismo,
ha un forte effetto calmante sui dolori artromuscolari,la produzione di MSN da parte del
nostro organismo diminuisce con l’avanzare dell’eta’.
Gli acidi grassi Omega-3 non solo riducono le malattie cardiovascolari,
regolano anche il colesterolo e frenano le infiammazioni delle articolazioni.
Il collagene tipo II è l’elemento basilare delle nostre cartilagini,è il responsabile dell’elasticita e della forza di quest’ultime.
L’acido iarulonico è il componente basilare del liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni.
DL-e-tacoferolo(Vit E) protegge tutte le nostre cellule comprese quelle delle cartilagini è un
forte antiossidante che da’ energia e una sensazione generale di rafforzamento.
Ortica Dioica evita e frena la formazione di enzimi nocivi in generale,quindi anche quelli dannosi per le cartilagini
Magnesio ,indispensabile per rafforzare le ossa ed evitare contrazioni muscolari.
(dati rilevati dal sito di Finitro: http://www.finitro.it/ ).
Ho riportato questi dati perchè è bene che ricordiamo (a me per primo) a tutti che la composizione del Finitro è fatta da alcune sostanze che sono presenti in altri prodotti (più o meno).
L’indicazione ad assumere tale prodotto è una scelta individuale così come quando il medico consiglia un prodotto anzichè un’altro.
Auguri
Questa invece la composizione di flexart
http://www.agavefarmaceutici.it/ita/flexart.php
Grazie molte per il suo aiuto.
Alessandra
l’indicazione è giusta e lei può assumere anche gli integratori contemporaneamente
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie per la risposta. Alla fine è confermato che si tratta di conflitto femoro acetabolare e c’è già una lacerazione tra l’altro.. Quindi mi hanno detto che non esiste nulla per curarla ma che semplicemente posso ricorrere a fans per diminuire la percezione del dolore..
Ieri facendo pilates sentivo doloranti e caldi entrambi gli inguini e ho dovuto alleggerire gli esercizi con la palla tra le gambe evitando di tenerla appunto e lavorando solo di crunch senza la palla stretta tra le gambe. Sa se sarebbe meglio evitare qualche particolare esercizio per caso?
Grazie molte
in generale è sufficiente evitare gli esercizi che aumentano il dolore
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Dott. ho 48anni e scrivo dalla prov.di Lecce, sono uno sportivo e soffro da un po’ di tempo di coxoartosi bilaterale, dopo varie visite in cui sono stato sempre curato per problemi muscolari, sono stato sempre curato con antidolorifici e riposo indagando su internet ho letto dei miei sintomi, dolori ine-set coscia a lv bacino e restringimento dell’apertura delle gambe (priam eseguivo la spaccata, adesso la sogno) e quindi sono andato a fare degli esami che le allego:
10-01-2012
RX BACINO PER ANCHE
Manifestazioni coxartrosiche con osteofitosi del margine cotiloideo bilateralmente, sclerosi acetabolare,
e iniziale restringimento della rima articolare in sede supero-mediale, specie a sinistra.
Rapporti articolari congrui.
Assenza di calcificazioni para-articolari
12-03-2013
RMN Bacino
Esame eseguito con sequenze SE T1, FSE T2 e FSEIR secondo i piani assiali e coronali.
iniziali segni di coxoartosi bilaterale con riduzione ddelo spazio articolare ed osteofitosi marginale della
cavità acetabolare bilateralmente ed aree erosive della volta più evidenti a sinistra.
Area di alterato segnale a carico della regione della testa femorale d’inserzione del legamento rotondo
destro, assimilabile in prima ipotesi ad area di osteocondrosi (13mm circa)con formazione di minuta cavità
geodica e contenuto liquido.
Osteofitosi marginali a carico della testa omolaterale.
Nella norma la capsula fibrosa ed il legamento rotondo bilateralmente.
Minimo versamento intracapsulare destro.
Non evidenti alterazioni delle articolazioni sacro-iliache comprese nel campo d’esame.
Non lesioni ossee nei segmenti ossei esaminati.
23-05-2013
RX BACINO RX ANCA DX-SX
Segni di coxartrosi bilaterale con sclerosi dei tetti acetabolari e lieve riduzione in ampiezza dello spazio
articolare coxo-femorale
Dopo questi esami mi è stato riscontrato un FAI e ho fatto un infiltrazione di condrodite a sx a giugno 2013 e poi un altra bilateralmente a settembre 2013. Il problema è che non ho risolto niente e vorrei un suo parere su cosa fare oppure se esiste qualche altro esame da fare più approfondito.
Mi scuso se mi sono dilungato troppo
Distinti saluti
Inviato il 11/05/2014 alle 10:57 | In risposta a Fredy Ciullo.
volevo fa re una correzione…..dolori int-est coscia
Le cure che lei può fare è un trattamento con acido ialuronico, poi concentrato midollare ev. artroscopia
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimi,
innanzitutto grazie per l’enorme disponibilità; mi permetto di disturbare per chiedere un consiglio in merito a mia madre, 79 anni,sempre sana e attiva fino al novembre 2013. Da quel mese ha iniziato ad avere problemi di deambulazione, un impressionante valgismo, sinovite al ginocchio sinistro con liquido e cisti di Baker pressoché costante, analisi con valori di flogosi elevati.
Il reumatologo ha parlato di artrite psoriasica (anche se non grave) in un contesto di gonartrosi. E così da dicembre assume salazoprina.
L’ortopedico dice che si tratta di sinovite e che riscontra un cattivo allineamento tibia femore anche se la cartilagine è ancora presente e vi è distanza tra le due ossa. Ha suggerito di non operare e provare con 4/5 mesi di terapie (riabilitazione, plantare, tecar, ginnastica, cartijoint). Dopo due mesi mia madre non cammina quasi per niente, si trascina con due stampelle canadesi, il liquido le ha gonfiato tutto il ginocchio, il valgismo sembra peggiorare di giorno in giorno e noi non sappiamo più cosa fare. Cosa ci consiglia?
Un ringraziamento sentito
giusi
Credo che sia arrivato il momento di una chirurgia risolutiva, più si riduce l’autonomia più difficile è la ripresa.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Dottore innanzitutto grazie per la risposta,
potrebbe dirmi gentilmente come proseguire con le infiltrazioni di acido ialuronico?
dose e tempo di applicazione, e se mi conviene fare quel nuovo tipo di acido Hymovis o continuare con Condrodite?
Comunque il trattamento con l’acido servirebbe solo a lenire il dolore lubrificando le parti, oppure mi potrebbe dare un’ampiezza nel movimento delle anche?
Invece il concentrato midollare è una pratica che si potrebbe fare saltando direttamente il trattamento con l’acido per avere un risultato più sicuro?
L’artroscopia invece dovrebbe essere l’ultima spiaggia a quanto ho capito se non va il resto.
Mi scusi se le faccio tante domande, ma sono un pò giù.
Ho sempre fatto Arti Marziali (karate e kickboxe) a livello amatoriale, ma agonisticamente con allenamenti
ogni giorno e ho dovuto cambiare sport per i dolori che avevo sulla parte esterna della coscia a calciare,
adesso faccio Judo e Brazilian Jiu Jitsu, che comunque con i vari doloretti, avvertibili specialmente fin
quando non si scaldano le gambe, mi limitano lo stesso e il non potersi allenare, non dico al massimo
ma almeno con meno problemi, mi demoralizza un pò.
La saluto cordialmente
lei non deve confondere il condrotide con l’acido ialuronico, sono due prodotti diversi. Se ha avuto beneficio con controtide continui, indubbiamente i nuovi ialuronici hanno più effetto, in particolare l’hymovis.
diverso il concentrato midollare, terapia biologica di alto spessore terapeutico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Dottore ho 32 anni e corro circa 40 km a settimana ( 2/3 allenamenti e 1 gara ) sono stato operato nel 2006 x un brutto incidente con gli sci – frattura del piatto tibiale e del condilo mediale, rottura del menisco mediale e del crociato anteriore . Dal 2006 ad oggi ho sempre praticato il running senza problemi, ma circa 10 giorni appena svegliato il giorno successivo ad un allenamento di 10 km ho risentito di un dolore nella parte posteriore interna al ginocchio che mi impediva l’estensione . Il dolore è ad intermittenza, qualche giorno c’è qualche giorno no . La RSM appena eseguita dice :
NORMALE LA CAPSULA ARTICOLARE ED I LEGAMENTI COLLATERALI . NORMALI IL TENDINE POPLITEO .
INVEROSIMILI ESITI DI MENISCETOMIA SELETTIVA, LA FIBROCARTILAGINE MENISCALE INTERNA RESIDUA APPARE MARCATAMENTE ASSOTIGLIATA ED AD ALTERATO SEGNALE X MANIFESTAZIONE DEGENERATIVE .
DISCRETAMENTE ASSOTIGLIATO IL MENISCO ESTERNO .
NEL COMPLESSO RISULTA NOTEVOLMENTE RIDOTTO L ‘EMISPAZIO ARTICOLARE MEDIALE .
DISCRETO VERSAMENTO SINOVIALE DI ACCOMPAGNAMENTO .
ESITI DI RICOSTRUZIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE . IL NEOLEGAMENTO, SOTTILE, APPARE VISIBILE IN TUTTI I PIANI DI SCANSIONE E NON MOSTRA SEGNI DI IMPIGMENT CON TUNNEL OSSEI ; NON SLARGAMENTI DEL TUNNEL TIBIALE .
MANIFESTAZIONI ARTROSICHE FEMORO- ROTULEE.
NORMALI I TENDINI QUADRICIPATALE E ROTULEO .
LESIONI OSTEOCONDRALI AL CONDILO FEMORALE TIBIALE ED ALL’ EMIPIATTO TIBIALE CORRISPONDENTE .
MANIFESTAZIONI ARTROSICHE FEMORO TIBIALI CON OSTEOFITOSI MARGINO-ARTICOLARE .
NORMALE ASPETTO DEL SOTTOCUTE E DEI VASI COMPRESI NEL CAMPO DI STUDIO .
Le preciso che il mio ginocchio ha assunto una strana forma subito dopo l’intervento, ,ma che nessun dolore si era mai manifestato sono ad oggi .
Sto aspettando Sabato x essere visitato dal PROF. AURO CARAFFA … Pensa che potrò portare a correre ??
Ci sarà bisogno di una protesi a breve ?? Tenga conto che ho solo 32 anni .
Grazie mille
Andrea
Certo il responso della rm non è rassicurante, ma lei ha una articolazione ed un’eta’ che le permetteranno di trovare terapie sostitutive efficaci alle protesi. La ua scelta dello specialista prof. Caraffa è ottima, vedrà che insieme risolverete
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera, vorrei esporLe il mio problema.
Ho 27 anni e da circa 8 mesi pratico ballo LindyHop. Da almeno 2 mesi, avverto un dolore ad entrambe le caviglie, nella parte posteriore, che si accentua quando inizio a camminare e a scendere le scale. Non è insopportabile ma alquanto fastidioso e a ciò, si è aggiunta la paura che fa sicuramente accentuare il dolore e spesso mi fa assumere posture sbagliate. Applicando un gel a base di arnica il dolore diminuisce per un paio di giorni poi ritorna.
Prima di allora non avevo mai fatto altri tipi di ballo ma praticavo regolarmente la sala pesi di una palestra, lavorando costantemente sulle gambe anche con pesi consistenti. Ciononostante, non ho mai avvertito tale dolore. Cosa mi consiglia di fare?
La ringrazio in anticipo per l’attenzione.
Valeria.
Le do una risposta plausibile, lei ha sviluppato un affaticameno cartilagineo da attività che deve risolvere con una maggiore attenzione ai carichi articolari, con terapie a base di glucosamina e condroitina, e trattamento con acido ialuronico e terapia fisica.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera dottore vorrei esporle il mio caso.
Il mio è un problema che mi porto avanti da tanto tempo e che da un annetto è tornato prepotentemente.
Ho 34 anni e all’età di 10 anni dopo varie tesi mi hanno diagnosticato il “morbo di Perthes”.
Successivamente ho portato per circa 3 anni la staffa di Thomas, che mi ha procurato la completa distruzione dell’ anca destra e successiva “rinascita”.
Chiaramente tutti i medici mi dicevano che piu’ avrei affaticato l’articolazione, prima mi sarei dovuto operare e impiantare una protesi.
Posso dire che dopo aver tolto la staffa non ho praticamente piu’ avuto dolori all’anca e ho svolto una intensa attività sportiva anche a livello semi-agonistico. Le dicevo che da un annetto mi è tornato il dolore e ora non riesco neanche a mettere i calzini.
Sono andato dall’ortopedico( primario in un importante ospedale a Roma)che mi ha detto che mai e poi mai mi avrebbe operato a questa età e nel frattempo(almeno una decina d’anni)avrei potuto prendere Amedial plus per stimolare la cartilagine dell’anca. In realtà faceva riferimento anche alla possibilità di fare delle infiltrazioni e che se le “protesi in bio-vetro” avessero dato maggiori garanzie ne avremmo riparlato.
Non pretendo di poter tornare a giocare a tennis, ma almeno a mettermi comodamente i calzini si.
Vorrei ascoltare la vostra opinione in merito.
Grazie tante.
Buona serata
se la qualità della sua vita non è accettabile attualmente per lei può provare a fare inoculazioni di PRP o di concentrato midollare per vedere se la situazione miglior sensibilmente. Nel caso non ottenga risultato nell’arco di 6 mesi può pensare ad una protesi di ultima generazione ( per 25 anni potrà godersi la vita…)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera dottore,le volevo esporre il mio problema:ho fatto una risonanza magnetica ad entrambe le ginocchia ed il responso è stato:ginocchio destro,piccolo focus di alterato segnale della troclea femorale compatibile con minima areola di sofferenza osteo-condrale,disomogeneità di segnale e modesta della cartilagine della faccetta rotulea mediale.Ginocchio sinistro,disomogeneità di segnale e modesta della cartilagine della faccetta rotulea mediale,minima riduzione dello spazio articolare femoro-rotuleo.Per il resto legamenti menischi etc è tutto apposto in entrambe le ginocchia.Sono stato dallo specialista il quale m ha detto che in sostanza le cartilagini si erano “graffiate”,e che la cura prevedeva 2 punture di hyalubrix a distanza di 20 giorni l una dall altra.Puó essere efficace questa cura per questo problema?il problema è che sono passati 13 giorni dalla prima iniezione ma non vedo miglioramenti in fatto di dolore,quanto c mette l acido ialuronico a fare effetto ?Ma soprattutto il tipo d acido può andare bene?nel caso posso fare anche 3 iniezioni?Guarira del tutto il dolore oppure c dovrò convivere a vita?ho 26 anni m scuso per le troppe domande ma è una cosa che mi preoccupa molto soprattutto questo dolore mal sopportabile.La ringrazio molto Dottore per la sua disponibilità!
la cura mi pare appropriata, l’acido ialuronico non da immediato risultato, a volte ci vuole un tempo anche di 30 gg. Direi che fare 3 infiltrazioni di hyalubrix può essere l’ideale
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
La ringrazio molto Prof.Priano per la sua disponibilità ,avrei due ultime domande da porle:dopo un ciclo di infiltrazioni di hyalubrix il dolore passerà oppure c dovrò convivere a vita gia adesso a 26 anni?Lo specialista m ha detto anche che dopo un ciclo di infiltrazioni è possibile ma non certo che si sistemi tutto e che non occorra farne tra un anno,è davvero possibile?
Tutto dipende dall’effetto biologico che riuscirà a fare l’acido ialuronico. E’ chiaro che lei dovrà aspettare che si compia l’azione benefica.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo professore, sono stato operato oltre tre mesi fa al ginocchio dx in artroscopia, ‘ortopedico aveva diagnosticato lesione del menisco mediale invece dopo l’intervento mi ha detto che il mensco stava bene e che ha fatto una “pulzia delle cartilagini” ma il referto operatorio dice che per dieci mnuti in artroscopia si è fatta controabrasione per una condropatia rotulea e del trocelo di 2 e 3 grado. Personalemnte devo dire che prima dell’intervento accusavo un dolore accettabile nel popliteo soprattutto dopo attività in palestra tapi roulant ecc.. Ora dopo l’intervento ho molto più dolore di prima. subito dopo l’intervento ho fatto fisioterapia con movimenti articolari e pesi, ecc per 15 gg crca (7gg di fila e poi a giorni alterni) Poi ho ftto 5 infiltrazioni di artx e laser profondo (una volta a settimana) Non c’è stato molto miglioramento. Da una settimana ho ripreso fisioterapia con tecar, ultrasuoni, contrazioni muscolari e vari esercizi a gamba distesa. Soprattutto la sera accuaso comunque molto dolore sento come una fiamma nel poplteo e il dolore mi avvolge il ginoccio e lo sento forte anche al di sotto del ginocchio nella parte anteriore della tibia, tsnto che mi costringe a trascinarmi, non ho un passo spedito ne riesco a inginocchiarmi snza dolore, ma il gnocchio non è gonfio. Da un altro ortopedico mi è stato prescritto arcoxia 60 a giorn alterni per 40 gg e tre mesi di amedial ma siccome avevo con me il BIFLEX (farmaco ameircano acquistato in vaticano con glucosamina MSM ecc) sto ocntinuando con quello e nel frattempo assumo arcoxia ma non ho giovamento. Cosa mi consiglia di fare? E’ utile sottoporsi all’infiltrazione gel piastrinico oppure infiltrazioni con farmaco più potente? Oppure devo aspettare i tre mesi prescritti. Lo chiedo perchè il dolore è tale da costringermi all’immobiltà e a sedermi contro la mia volontà. Che fare?L ringrazio di cuore.
Mi pare che quello che non ha ancora fatto è il clodronato. Provi con Clodron 200 fiale una fiala intramuscolo a giorni alterni per iun mese e poi mi scriva
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Mia moglie e’ stata operata all’anca il 29 maggio scorso.Dopo 3 settimane abbiamo fatto le analisi del sangue ed ha le piastrine 567000. e’ normale ?. Sono preoccupato. Grazie per la risposta. Cordiali saluti
dopo un intervento del genere i parametri della coagulazione sono controllati dallo specialista in rapporto al tipo di anticoagulante praticato. Mi pare che non dovrebbero esserci problemi
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, a seguito di una estrazione dentaria fatta quasi 4 anni fa, una fisiatra questo giugno ha ipotizzato sia presente una necrosi mandibolare conseguente ad una ischemia post versamento (ho avuto un versamento sì forte da avere una emiparesi del volto e del braccio) + esiti osteomielitici sempre riportati in seguito alla estrazione.
Ha quindi deciso di curarmi con cloridrato (Clody) in dosi di 200ml intramuscolo due volte alla settimana per due mesi.
Leggendo però le controindicazioni all’uso di cloridrato, si legge proprio “osteonecrosi mandibolare”.
Essendo impossibilitata a raggiungere la mia fisiatra prima di un mese (è in ferie) ed avendo a questo punto davvero molta paura che la situazione possa degenerare, vorrei chiedere un parere: può l’uso del cloridrato far peggiore l’eventuale necrosi già presente?
E’ il caso che sospenda finchè non riesco a ricontattare il medico?
Oppure non si può sospendere questo tipo di cura così?
Grazie
In generale il clodronato non va somministrato in caso di necrosi mandibolare, piuttosto sono indicati i campi magnetici, quindi io le consiglio di sospendere il trattamento.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile dottor Priano,
ho sospeso il farmaco su mia scelta, non riuscendo a reperire la fisiatra.
Le volevo chiedere qualche notizia in più sui campi magnetici: mi può fornire qualche indicazione terapeutica ed eventualmente qualche riferimento a Roma? (anche solo qualche indizio per poter cercare da sola online)
Grazie ancora
a Roma io conosco la Clinica Villa Salaria dove hanno delle ottime attrezzature
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
salve…mia mamma ha 64 anni e pesa 55kg, e da un po di tempo che ha un problema a una gamba,fa fatica a camminare …il medico le ha consigliato una RX RACHIDE – SACRALE
ESITO…Ridotta la lordosi lombare .moderata artrosi del tratto distale con sclerosi delle limitanti somatiche e delle faccette articolari .Non lesioni ossee a focolaio .Riduzioni di ampiezza dello spazio discale L5-S1 da discopatia .Rimanenti spazi intersomatic nei limiti.Vorrei sapere qualcosa a riguardo a una terapia (farmaci,creme e massaggi da fisioterapista).vorrei una risposta,grazie di cuore
Da quel che scrive si tratta di una sindrome da compressione radicolare lombare. La cura è sostanzialmente antiinfiammatoria, antalgica ed antinevritica, quindi il consiglio che le posso dare è di fare un trattamento farmacologico diretto in quella dirazione od eventualmente fare una visita fisiatrica per un trattamento riabilitativo.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Prof.Priamo,premetto che ho 50 anni.cosyituziome magra sportiva,sono stato operato all’età di 21 al ginocchio destro ,dopo infortunio giocando a calcio…mi hanno ricostruito legamento crociato anteriore e anche meniscectomia del menisco mediale,ho continuato per anni a praticare sport corsa nuoto x anni.Da una RMS fatta a Marzo, mi hanno riscontrato un artrosi in fase `abbastanza avanzata, con il rischio cosi mi e stato detto dalla ortopedico di essere soggetto in futuro a protesi. Ho iniziato da marzo una cura con acido ialuronico e ozono terapia…il ma ancora dopo nuoto e a distanza dalle inftrazioni ho dolori nella parte anteriore del ginocchio. Ho smesso di correre, le chiedo un suo parere per scongiurare la protesi,e una cura che possa mantenere nel tempo, la ringrazio infinitamente per la sua pazienza e per la risposta che mi da.
le cure dipendono molto dall’asse della sua gamba: è dritta? è storta? Se è vara ( da cavallerizzo) può esser utile un intervento di correzione dell’asse, se è valga ( a x) si deve bene valutare cosa fare.
se è dritta, può provare oltre all’acido ialuronico, il clodronato e il PRP e le cellule midollari.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,mia moglie è affetta da SINOVITE VILLONODULARE ad entrambe le Ginocchia. Attualmente è in cura da un Reumatologo con Methotrexate 15 mg a settimana. Ultimamente sta riscontrando dolori alle articolazioni delle mani e dei piedi e molte volte ha dolori anche nelle ginocchia. Si pensa che si subentrata una Artrosi a causa della malattia Sinovite. Quali Farmaci la possono aiutare? Infiltrazioni di acido ialuronico possono servire? E se sì quale? Grazie
sicuramente l’acido ialuronico ad alto peso molecolare può essere utile, se non lo assume già le consiglio anche il Cartijoint forte (glucosamina e condroitina)
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo professori buongiorno, sono Patrizia da Genova, ho 50 anni , alta m. 1,62, peso kg 68, negli ultimi due anni ho iniziato gradualmente a sentire dolore, tipo coltellata o sensazione di vertebra forata, nella colonna vertebrale zona dorsale (sopra chiusura reggiseno per intenderci) in particolare nelle giornate piu’ fredde. Nel dicembre 2013 sono stata sorttoposta a risonanza vertebrale a tutta la colonna vertebrale. Risultato: n. 2 ernie a livello cervicale (che non comportano dolore) e spondiloartrosi dorsale. A seguto di questo visita fisiatrica e seguenti terapie: 10 APPLICAZIONI TEMS ELETTROSTIMOLAZIONI, 10 APPLICAZIONI ULTRASUONI, 10 SEDUTE GINNASTICA CORRETTIVA. Iscrizione in palestra da marzo 2014 un’ora a sett. corso PILATES , un’ora a sett. CORSO PANCAFIT e n’ora a sett. sala attrezzi. Ma nelle giornate piu’ fredde, anche in questo periodo estivo avverto ancora dolore. Medicinale da assumere , prescritto da medico di famiglia : una capsula al giorno di CELEBREX (solo nei giorni di dolore acuto).E’ corretto il trattamento? Cosa mi consigliate? molte grazie cordiali saluti patrizia
il trattamento che lei fa mi pare completo. Aggiungerei del Clodronato intramuscolare 200 mg a di alterni per un mese.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
MI CHIAMO BARBARA HO45 E DA VENTI CONBATTO CON UN OSTENECROSI DEL SENO DEL TARSO DEL PIEDE DESTRO DA BO
PIU VOLTE OPERATA MA NESSUNO MI HA DETTO DA COSA E DOVUTA MI PAGO TUTTO FARMACI RX E QUALTARTRO
X UNA VISITA DI CONTROLLO MI HANNO RISCONTARTO DUE ENENIE DISCALE L 5 L6 E UNA OSTEPENIA CHI MI AIUTA HO DUE FIGLII DA PORTARE GRANDI
immagino lei abbia già provato molte cure, ma per la necrosi del seno del tarso sono molto efficaci le cellule staminali. Ha già fatto?
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, pochi giorni fa ho effettuato delle lastre a entrambe le ginocchia. Soffro spesso di dolori indescrivibili, dal momento che mia madre ha entrambe le ginocchia con problemi dalla nascita la dottoressa temeva che potessi avere lo stesso problema. A breve andrò dall’ortopedico, le scrivo perché volevo togliermi una curiosità visto che devo aspettare un mese. I risultati delle lastre dicono: Appuntimento delle spine tibiali intercondiloidee con spazio articolari sostanzialmente conservati. Tono calcico conservato. Non lesioni ossee focali.
Riesce a dirmi cosa significa?
significa che lei ha un sovraccarico della cartilagine…. Dovrei sapere quanti anni ha se è pesante se ha le gambe dritte….
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buon giorno dottore, dopo aver fatto rx e rm mi hanno diagnosticato necrosi asettica testa del femore . sto prendendo vesel 250 e cartijoint 2 cp al giorno di entrambi. il dolore e forte inguine e tutta la parte esterna della gamba fino al ginocchio. ora devo fare la tecar e la neural localizzata . che mi consiglia ho 46 anni è non vorrei da ora fare la protesi. garzie tante . ignazio.
la cura ideale per questo disturbo è il trattamento con cellule staminali prelevate dal midollo e concentrate.
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Dottore,
mi è stata diagnosticata una forma artrosica con formazione di osteofiti nell’articolazione fra il tarso ed il metatarso di entrambi i piedi forse anche a causa di piedi a forma cava. Uso il plantare da circa 10 mesi con un iniziale miglioramento ma nei ultimi tre mesi ho nuovamente dolore nella parte dorsale del piede ed inoltre si è aggiunto dolore anche sotto il tallone sx. Il medico che mi sta seguendo come unica terapia mi consiglia una diminuzione drastica del peso (sono alta 173 cm e peso 84 kg). E’ possibile nel frattempo calmare il dolore con qualche terapia o con infiltrazioni di acido ialuronico ? Purtroppo alla mia età (56 anni) non è così facile ed immediato perdere peso ed è necessario fare anche molta attività fisica che invece mi risulta difficile proprio per i dolori al piede.
prima di mettere il plantare ho fatto un ciclo di 15 sedute di ultrasuoni nell’acqua e laser ma senza alcun miglioramento.
Grazie per una sua risposta
Cristina Gabbrielli
effettivamente la causa della sua artrosi è il cavismo dei piedi. Il trattamento è sostanzialmente mediante terapia fisica e infiltrativa con acido ialuronico
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.mo Professore,
sono una donna di 63 anni, dopo alcuni mesi di attività aerobica in palestra, ho accusato improvvisamente bruciori ai glutei e successivamente, da circa due mesi, dolore all’inguine anca sn. A seguito di visita ortopedica e dopo aver eseguito lastra e RM (senza contrasto?), la diagnosi è stata di “sinovite coxofemorale sn in iniziale impingement femoro acetabolare” Dopo aver effettuato la cura prescritta (10 Tecar, ionoforesi, Seractil 400, impacchi di ghiaccio) ancora non ho avuti grandi risultati. Le riporto gli esiti della RX e RM .
RX BACINO PER ANCHE
L’esame radiografico del bacino è stato eseguito anche per lo studio delle anche con proiezioni assiali.Iniziali segni di coxartrosi con lieve ipertrofia dei cigli cotiloidei che presentano aspetto ipercoprente. Lieve irregolarità della porzione articolare medio-superiore della sinfisi pubica. Modicamente sclerotiche le sincondrosi sacro-iliache. Non evidenti lesioni focali ossee a carattere evolutivo. Presenza di minute calcificazioni proiettivamente nello scavo pelvico in sede mediana e laterale sinistra. Iniziale rarefazione del tono calcico.
RM ANCA SINISTRA
Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche standard e con tecniche di saturazione del grasso (GE-STIR) pesate in T1, T2 ed in T2*Fenomeni di coxartrosi con lieve riduzione della rima articolare e minima falda fluida endoarticolare reattiva. Conservata la morfologia della testa femorale, in particolare il profilo di carico. Con significative alterazioni di segnale nel tratto femorale visualizzato. In particolare non alterazioni di segnale di aspetto distrofico od ischemico. Consensuali note degenerativi al ciglio acetabolare ed alle componenti capsulo-legamentose coxofemorali. Note di sofferenza tendinea inserzionale al grande trocantere senza segni RM di borsite essudativa in tale sede, Non lesioni a carico dei ventri muscolari visualizzati. Conservati i piani fasciali.
Mi farebbe molto piacere un suo parere in merito alla diagnosi sopra riportata e se c’è ancora una cura da poter fare prima di decidere di intervenire in forma antroscopica. Nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione, porgo un cordiale saluto.
Quello che le consiglio di fare è un ciclo di due infiltrazioni ecoguidate di ac ialuronico hymovis all’anca. Se non dovessero essere utili inoculazione di cellule midollari
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.mo Prof.re,
la ringrazio moltissimo per il suo prezioso contributo. Approfitto della sua gentilezza per informarla sugli ultimi sviluppi della mia situazione. In questi ultimi giorni, nonostante abbia terminato tutte le terapie e antidolorifici/antinfiammatori, sto constatando che la sintomatologia dolorosa all’inguine si è molto attenuata. Al momento sto prendendo solo una compressa al giorno di Cartijont, impacchi di ghiaccio e qualche esercizio di stratching la mattina (in particolare riesco a ruotare la gamba a sinistra e a destra ecc. accusando solo un leggerissimo fastidio.) A questo punto inizio ad avere le idee confuse anche perché avevo fatto in contemporanea alla RX sopra riportata un’altra RX presso un altro Centro, che riportava un esito diverso e alla quale non avevo dato credito dopo l’esito molto più preciso della RM fatta subito dopo. Detta RX riportava quanto segue:
RX PELVI E ANCA
Bacino per anche
Lieve riduzione dell’interlinea articolare esterna di entrambe le articolazioni coxfemorali.
Conservata la morfostruttura delle teste femorali.
Non apprezzabili alterazioni ossee di tipo focale.
Assenza di calcificazioni dei tessuti periarticolari.
(Quando ho effettuato la visita dall’ortopedico non ero ancora in possesso dell’esito della suddetta RX).
A questo punto visto il miglioramento in atto Le chiedo se può consigliarmi come procedere e se a suo giudizio ci potrebbe essere qualche possibilità che la diagnosi sopra riportata possa essere più grave della mia vera condizione. Resto in attesa del suo prezioso aiuto e nel ringraziarla per l’attenzione, le porgo i miei più cordiali saluti.
Frequentemente ad una diagnosi radiografica negativa corrisponde un quadro clinico soddisfacente e viceversa. Molto di questo scompenso è dato dai cataboliti articolari e dall’infiammazione… Quindi sia contenta di star meglio di quanto le potrebbe dire il radiologo
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
caro dottore da un po di messi ho dolori alle ginocchia quando mi piego quando salgo le scale.ho da messi crampi muscolari che non mi passano.quando sto ferma sulla sedia mi alzo con dolori alle gambe(quando faccio presione sulle gambe).ho 44 anni e faccio una vita abbastanza attiva.grazie di tutto
potrebbe trattarsi di un problema alla cartilagine delle rotule, dovrebbe fare una risonanza magnetica delle ginocchia per avere una diagnosi più precisa
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Illustre Orofessore come ho già avuto modo di esporle in questo forum Ho una coxartrite maggiore e dolorosa su anca dx ma dopo le infiltrazioni di acido ialuronico in gennaio scorso e la perdita di peso il dolore e’ diminuito e tranne quando cammino abbastanza non c’è.
Ho notato che nella deambulazione da quando lo scorso anno mi è comparso il dolore e’ come se mi difendessi l’anca ed ho avuto questa estate due volte quasi consecutive il mal di schiena nella zona lombare.
Ritiene che possa fare, a parte nuoto che non mi piace molto, ginnastica specifica tipo pilates anche con reformer o altra ginnastica?
Poi le chiederei di indicarmi un tipo di sport aerobico per consentirmi di sudare un po’ senza caricare l’anca, come ritiene lei la cyclette e se va bene che tipo di allenamento posso svolgere? il sellino ed il manubrio come deve essere posizionati?
Un’ultima domanda quando dovrò rifare le infiltrazioni? E nel frattempo c’è qualche innovazione al riguardo anche nel tipo di acido (ho usato lo hyalubrix)
Grazie
tutto quello che lei ama fare in scarico, quindi cicletta, panca inversa ginnastica in scarico. Oggi è molto utilizzato un acido ialuronico assolutamente innovativo che si chiama hymovis
Prof. Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Professore, in seguito ad attività tennistica ho cominciato ad avere problemi inizialmente di epicondilite, successivamente di epitrocleite.Dopo circa 2 anni di terapie varie ( tecar, laser CON, Hilterapia, ultrasuoni, onde d’urto!,°infiltrazioni) il tutto in grandi quantità, continuo ad avere dolore e a non poter svolgere normalmente la mia attività quotidiana. Il tennis l’ho abbandonato del tutto. Sono davvero disperata, poiché non riesco a trovare una soluzione risolutiva. Ho sentito parlare delle infiltrazioni di gel piastrinico. Sono in Puglia e dovrei spostarmi per poterle fare. Lei cosa pensa? Cosa mi consiglia di fare? L’ultima ecografia fatta la settimana scorsa indicava di una riduzione dell’infiammazione solo del 40%, rispetto alla fase iniziale. Attendo con ansia un suo contributo.Grazie per la disponibilità accordatami
effettivamente con il gel piastrinico –mi raccomando fresco non conservato! – può risolvere il problema, se non avesse successo neppure quello le resta solo la chirurgia. Per il gel immagino ci siano centri anche in Puglia che lo fanno. Se avesse problemi mi contatti, si fa con il SSN
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Dottore,Non so se le posso sottoporre questa mia situazione.. premetto che l’ho scorso anno a febbraio prima ho avuto una trombosi celebrale venosa, con infarto emorragico, seguito dopo 5 mesi da 2 epilessie, una leggera e dopo meno di un mese ,agosto,una seconda che stata definita crisi epilettica forte e esattamente grande male ricolpendo il lato sinistro avuto con la trombosi. La cura che inizialmente era ed e cosi composta: CUMADIN, KREPPA 1000, FRISIUM 10MG, DINTOINA 20MG PRITOR, ANTORVASTATINA E DEURSIL, Da gennaio mi viene aggiunto dopo strani comportamenti specialmente al piede sinistro, dopo un elettromiografia uscita negativa, mi viene aggiunto un miorilassante, SIRDALUD 2MG.Che in parte a risolto il problema rilassando un po i muscoli della pianta del piede, ma poco visto che spesso mi ritrae i muscoli anche per poco senza che mi renda conto e anche la parte carpale e strana . Concludo, ascoltanto colleghi e leggendo in giro esiste il biofeedback elettromiografico Le chiedo un suo parere se può essere utile per risolvere il problema .Anche il mio neurologo l’ho trovato in difficolta a capire la situazione. neurologo e primario di stroke unit oltre del reparto di neurologia di un ospedale.
effettivamente dovrei avere un quadro più chiaro dei suoi sintomi al piede per capire se si tratta di un problema di pertinenza neurologica od ortopedica. Il bio-feedback è efficace ma va studiato il caso…
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egr. Prof.,
Ho quasi 71 anni e da circa cinque anni soffro di dolori alla schiena e alle gambe. Ho fatto nell’arco di questi cinque anni una Tac – due RM Lombo-Sacrale – una RM Colonna Dorsale e una RX della Colonna cervicale, dorsale, lombosacrale e del bacino.
Varie cure farmacologiche e alcuni cicli fisioterapici ma da un po di tempo i dolori e le infiammazioni sono persistenti.
Trascrivo l’esito dell’ultima RM (aperta) del 24.2.2014. Esame eseguito con sequenze T1 e T2 nei tre piani ortogonali.
Canale vertebrale di dimensioni regolari.
Non alterazioni del segnale del parenchima del cono midollare.
Alterazioni artrosiche a carico delle faccette articolari da L3 a S1 bilateralmente che determinano irregolarità del calibro dei canali di coniugazione.
Presenza di protrusioni discali in L2-L3 ed L4-L5, in sede post. mediana, che improntano il sacco durale.
Iniziali note degenerativo-disidratative dei dischi intersomatici.
Gradirei un suo autorevole parere su cosa fare per cercare quanto meno di alleviare le sofferenze.
In attesa di una sua cortese risposta la ringrazio e le invio cordiali saluti.
la prima cosa che le chiedo: ha mai fatto terapia con Clodronati? Se no faccia una cura di 1 mese con : Clodron 200 1 fiala i.m. a di alterni associata a Cartijoint forte 1 cp al giorno per 30 gg. tra un mese mi scriva
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve,mi chiamo Silvio, ho 27 anni, 1.75m x 70kg. circa 10 anni fa ho avuto un incidente in moto. da quel momento ho iniziato a soffrire di dolore alle ginocchia per circa 5/6 mesi, dopo il dolore molto scricchiolio.
gli unici sport che faccio raramente sono nuoto e bici,mi hanno sconsigliato di correre a piedi. negli anni sono stato da molti specialisti per capire il problema, ma nessuno mi prescrisse indagini accurate, mi dissero sempre “finchè non hai male resti cosi”.
dopo quasi 10 anni, a dicembre 2013 ho iniziato ad avere un forte dolore dietro al ginocchio SX, a marzo sono stato da uno specialista,dopo RM a entrambe le ginocchia che evidenziava plica sinoviale e condropatia,visto il continuo e persistente dolore sia di giorno che di notte, lo specialista decide di sottopormi a artroscopia.
il 12 luglio ho avuto l’intervento, è stata fatta una regolarizzazione area condrosica con radiofrequenze e plicoresezione, diagnosticandomi una condropatia di 4 grado.
ora dopo aver eseguito riabilitazione,magnetoterapia per 40 giorni, 2 mesi di dona, a tutt’oggi il ginocchio lo sento ” secco” dorante i movimenti, non è gonfio ma bensì asciutto senza gonfiore, però persiste il dolore dietro in ginocchio che avevo prima di operazione, e adesso anche quando scendo le scale e in estensione della gamba mi fa un pò male davanti,sotto la rotula. mi sono riassentato da lavoro perchè camminando 8 ore al giorno avevo tanto dolore da zoppicare. Ora lo specialista visto il problema, decide di anticiparmi un’infiltrazione prenotata per gennaio, tra 2 settimane dovrebbe farmela (depo-medrol + jointex).
la domanda è: vista la mia giovane età,secondo voi cosa si risolve con l’infiltrazione? cosa potrei fare se non funziona? non c’è una soluzione per il problema che affligge le mie ginocchia da molti anni?
Anche perchè ho lo stesso problema anche al ginocchio dx.
il problema della patologia cartilaginea nel giovane, come lei, è spesso da valutare in prospettiva futura nel senso che si deve assolutamente evitare una progressione della sofferenza cartilaginea. In questo senso io credo si debbano fare cure biologiche e non farmacologiche e cioè inoculazione di fattori di crescita o di cellule staminali
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Dottor Ferdinando, la ringrazio per il suo intervento a riguardo. volevo dirle che effettuando un’indagine la settimana scorsa prescrittami da un’altro specialista( raggi effettuati a varie angolazioni del ginocchio) risulta questa conclusione : RX assiali di rotula 30°-60°-90° che evidenziano medializzazione della rotula in flessione.
io mi domando: alla luce di ciò, come mai il medico che mi ha operato non ha indagato su questo prima di operarmi? è una cosa grave? oltre ovviamente al danno cartilagineo che mi ritrovo.
il giorno 3 novembre ho appuntamento in ambulatorio dal medico che mi ha operato per l’infiltrazione.
non credo lui sia in grado di effettuare il tipo di cure biologiche di cui lei mi ha descritto nella sua precedente risposta.
nel caso, se dopo appuntamento non ci sono presupposti per cui lui mi possa risolvere i problemi che ho, eventualmente lei potrebbe aiutarmi il tal senso?
La ringrazio in anticipo per una sua risposta, cordiali saluti.
sicuramente se il suo ortopedico non effettua terapie biologiche lei si potrà rivolgere all’Ospedale pubblico genovese dove la mia equipe lavora per il trattameno con il sistma sanitario nazionale.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
signor professore ho 83 anni e soffro di gonalgia al ginocchio destro.Mi sono state prescritte 3 iniezioni di acido iarulonico dal fisiatra. dopo ciclo di fisioterapia,ma l’ortopedico mi ha consigliato di non farne in quanto inutili per la mia eta’.Il dolore lo sento solo nel salire e non nel scendere le scale ed e’ tanto forte che mi fa cedere il ginocchio.non ho male ne da fermo ne nel camminare.ringrazio per la sua cortesia
non esiste nessuna controindicazione all’acido ialuronico, casomai si deve considerare che a 80 anni possa avere poca efficacia, ma credo che nel suo caso ne valga la spesa.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
ho 60 anni sono stato operato stenosi e stabilizzazione l4 l5 s1 nel 2008 a maggio 2014 mi sono operato di nuovo spessoramento della vertebra superiore alla stabilizzazione e pulizia aderenze il problema c’è sempre bruciore anca dx con addormentamento di tutta la gamba dx e inquine pene e ano mi siedo in una posizione e tutto mi passa ,ora come sto in piedi 10 minuti si presenta il problema spero nella vostra esperienza per avere risposta un salutone risolvete il problema grazie
si tratta di una sindrome cicatriziale post-chirurgica. può provare con terapia locale epidurale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentili medici sono stato sottoposto 9 mesi fa a ricostruzione lca dx con stg,da circa 6 mesi accuso metatarsalgia e cambiamento della postura con pronazione sottoastragalica del piede dx e dolori lombari a sinistra.ho sempre eseguito rinforzo muscolare. Rm piede negativa per neuroni. La rm al ginocchio operato dice che il collegamento appare lievemente schiacciato nel tunnel tibiale. Ho eseguito 6 sedute di osteopatia,faccio spesso stretching. Si risolverà spontaneamente? Grazie
penso di si, le consiglio di fare anche un controllo della postura, specialmente in relazione all’utilizzo della muscolatura dell’arto operato
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Dottore sono lino ho 41 anni sono stato operato alla caviglia astragalo:a 19 anni incidente di moto . Sono più di 20 anni che mi tiro questa gamba dietro ma ora non c’è la faccio più . L’astragalo urta osso e osso penso che la cartilagine è sparita !!! La caviglia e quasi bloccata il dolore e infinito !!!Un leggero sollievo ma poco non sempre a funzionato sono le infiltrazioni che pure l’ho spazzio per farle e ridotto . Esiste una soluzione più innovativa o un acido più efficace ? Mi chiede mio figlio ma guarirò mai con questo piede ? Ci resta di ringraziarla attendiamo un suo consiglio !
sicuramente si possono tentare le cure biologiche con concentrato midollare o PRP.
si informi con il suo ortopedico per valutare la possibilità della terapia
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buon giorno sono affetto da una gonoartrosi di 3 4 grado al ginocchio sx ho 50 anni ho fatto 6 iniezioni da hialgan finite a luglio ma il problema rimane sempre volevo sapere se ci fosse qualche rimedio per ricostruire la cartilagine grazie
in generale a 50 anni la cartilagine non si riforma ma ci sono terapie per diminuire i sintomi della sofferenza della cartilagine. può usare la glucosamina e condroitina (Cartijoint forte 1 al giorno per 2 mesi), acido ialuronico ad alto peso o concentrato piastrinico e midollare e campi magnetici pulsati
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buon giorno grazie per la risposta, volevo sapere il nome preciso dell’acido ialuronico alto peso specifico,e il concentrato piastrinico e midollare sono riconosciuti dal s.s.n. e dove le fanno. Io abito a genova grazie e cordialita’
il nome commerciale dell’acido ialuronico è Hymovis.
a genova si fa il trattamento con concentrato piastrinico e midollare presso l’ospedale di sestri ponente con il ssn
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera dottore ho 64 anni e dalla RSM eseguita nel mese di giugno e’ risultato : gravemente danneggiato disco L5 – S1 con quasi scomparsa dell interspazio. Questo esame perché soffrico di dolori ad entrambi i glutei con sciatica e dolori in posizione seduta. Ho fatto 4 infiltrazioni con raggi x e dopo un paio di mesi ad ora sto molto meglio e comunque riesco a stare seduta più a lungo senza dolore! Adesso da agosto ho iniziato ad avere dolore alla spalla dx specie alzando il braccio x togliete maglie ecc. Poi pian piano ha interessato anche il braccio sx con dolori intermittenti come stiramenti non so se muscolari tendini o nervi! La RSM della cervicale eseguita nel 2010 dava lieve protusione Fiscale mediana e minime alterazioni di tipo generativo artrosicoC6-C7 e lieve riduzione del forame di congiunzione di dx. Ho preso x un 12/13 gg aulin 1 bustina al di’ ma senza troppo risultato . Ieri sera
Ho preso Airtal e dopo 12 ore stamattina un altra
Compressa è già oggi sono stata meglio con i dolori alle braccia! Per quanti gg posso assumere Airtal? Se poi non avrò beneficio il mio medico credo passera al cortisone . Grazie mille Vilma
i fans possono essere utilizzati in tutta tranquillità per circa 10 gg. Poi meglio sospenderli. Nel suo caso ritengo utile un trattamento fisioterapico adeguato
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,
scrivo perchè mia madre, 55 anni, da un anno e mezzo è affetta da artrosi cervicale che si manifesta con forte ed invalidante dolore al collo, acufeni e in alcuni casi fastidi di natura gastro-intestinale.
Abbiamo svolto molti consulti, dal neurochirurgo che ha consigliato un apparecchio per la mandibola all’ottorino che ha tentato di risolvere il problema degli acufeni con varie soluzioni, al fisioterapista, l’osteopata, ora attraverso l’utilizzo del plantare.
So che forse, dopo questa ampia ricerca di soluzioni che non sono servite a molto, dovremmo rassegnarci, ma vederla soffrire in questo modo è molto difficile. Non abbiamo mai contattato un reumatologo e chiedo se questa potrebbe essere un’idea intelligente: ho infatti trovato un professore molto competente che lavora con le infiltrazioni e la radio terapia.
Grazie per il consiglio,
Manuela
assolutamente si, contatti un reumatologo ed un fisiatra per abbinare le due terapie
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile dottore,
mi chiamo Nicola e ho 65 anni, lavoro in ufficio prevalentemente seduto. Da diversi anni soffro di mal di schiena.Però è diventato insopportabile da circa due mesi.Ho fatto una RM colonna lombare, di cui trascrivo il risultato: L’esame RM è stato eseguito con sequenze TSE T1,TSE T2 pesare e STIR secondo il piano sagittale e sequenze T2 sul piano assiale.
Reperti: Nelle condizioni d’esecuzione dell’esame (decubito supino)la fisiologica lordosi lombare appare rettilineizzata. Muri somatici normoallineari.
Diffusi segni di spondilodiscoartrosi con appuntimenti osteofitosici margino-somatici e sindesmofiti anteriori cui si associa ipointensità di segnale in T2 dei dischi intersomatici con reperto più evidente nel tratto compreso tra L3 ed S1 per fenomeni disidratativi-dignerativi del nucleo polposo.
A carico degli spigoli somatici anteriori contrapposti di L1-L2; L2-L3;L3-L4; ed L4-L5 e della limitante somatica superiore di S1 si apprezza area alterato segnale che appare iperintensa in T1 e T2 da riferire ad alterazione degenerativa di tipo Modic II.
In L3-L4 e L4-L5 si apprezza bulging discale che determina lieve impronta sul sacco durale in assenza di segni di conflitto disco-radicolare.
A lvello L5-S1 il disco protrude posteriormente ad ampio raggio con maggiore estensione in sede mediana-paramediana intraforaminale a sinistra dove giunge in contatto con la radice nervosa emergente di L5; la protrusione descritta deforma il profilo antero-laterale sinistro del sacco durale giungendo in contatto con il tratto intracanalare di S1 omolaterale che appare ipertrofica rispetto alla controlaterale.
Il diametro antero-posteriore del canale rachideo è regolare. Il conomidollare è normalmente rappresentato a livello di L1.
RMN RACHIDE CERVICALE
E’ conservato l’allineamento metamerico vertebrale.Netta rettilineizzazione del tratto medio cervicale. Alterazione degenerative disco-somatiche si apprezz ano da C3 a D1, caratterizate da evidente desidratazione dei dischi ed alterazioni spondilo-artrosiche. In C3 e C4 alterazioni spondilo-artrosi.
In C4-C5 il disco presenta una piccola focalità erniaria posteriore mediana con impronta sugli spazi liquorali perimidolari anteriori. In C5 e C6 il disco presenta una piccola focalizzzione erniaria in sede paramediana destra con alterazioni spondiloartrosiche.
In C6-C7 il disco è lievamente protruso posteriormente in sede mediana.
Non evidenti alterazioni del segnale midollare;il midollo risulta solo lievemente improntato in sede antero-laterale destra al passaggio C5-C6.
SONO MOLTO PREOCCUPATO!!!!!!!!!!
si tratta apparentemente di una colonna artrosica. Per il lombare le consiglio una terapia con ozono, per la cervicale fisioterapia
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Sono diabetico ,faccio insulina 4 volte al giorno, soffro di dolori artrosi alla schiena, posso prendere finitro forte plus? Potrebbe creare problemi alla mia glicemia? Grazie per la risposta, natale
non ci sono controindicazioni specifiche
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Diagnosi rx anca dx
lievissima riduzione in ampiezza della rima articolare coxo femorale di destra a livello del versante supero esterno con appuntimento del contorno acetabolare e lieve ovalizzazione della testa femorale
Buonasera, sono Sergio Nitti ho 42 anni,
una semplice domanda:
il mio medico d base dopo il seguente risultato della rx :
lievissima riduzione in ampiezza della rima articolare coxo femorale di destra a livello del versante supero esterno con appuntimento del contorno acetabolare e lieve ovalizzazione della testa femorale
mi ha prescritto la seguente terapia che ho appena iniziato :
celebrex 200 mg 1 cp al giorno x 3 mesi alterni ( 1 mese di cura ed uno no)
natecal d3 (calcio carbonato /colecalciferolo 600mg+400ui) 1 cp al gg per 6 mesi
Il dubbio che mi assale se tale terapia non sia eccessiva per l’entità del disturbo che è stato rilevato.
cordiali saluti
Direi che quello che manca è una vera diagnosi: probabilmente lei ha una lesione del cercine cotiloideo che va curata con molta attenzione per evitare grane in futuro… nel frattempo la terapia va bene
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve ho 43 anni e faccio muratore da in paio di mesi averto forte dolore al ginochio sx ho fatto una rmn che dice iperintensita della spugna ossea metafiso-epifisaria del condilo femorale interno del piatto tibiale sottostante ed in minor misura della testa rotulea.I rilievi ossei,apsecifici,possono essere ascritti ad entesopatia,sindrome da sovraccarico ma non sono escludibili segni di riconversione midollare,pertanto da contestualizzare clinicamente.per il resto i menischi presentano alterazioni meniscosiche bilaterali,piu marcate sul comparto esterno dove concomitano erosioni marginali delle cartilagini di coniugazione,anche con parcellari interruzioni in corrispondenza della superficie da carico del piatto tibiale.Gradirei una vostro parere.Grazie in anticipo porgo cordiali saluti
se lei ha caricato molto l’arto si può essere verificato quello che chiamiamo sindrome algodistrofica cioè una sofferenza ossea che determina una sintomatologia molto intensa e difficile da risolvere rapidamente. La cura è il clodronato a dosi di 200 milligrammi a di alterni per 1 mese
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno dottore, ho 47 anni e da un mese e mezzo soffro di un dolore alle ginocchia (prima il destro poi anche il sinistro). E’ come se avessi continuamente un grosso peso alle ginocchia: se poi cammino un poco o sto in piedi comincia il dolore, soprattutto dietro, e mi sento bruciare i muscoli intorno all’articolazione.
La risonanza magnetica evidenzia una certa condromalacia femoro-rotulea e l’ortopedico mi ha prescritto Reumilamase Visc e mi ha praticato tre infiltrazioni di acido ialuronico, ma il problema non si è risolto o attenuato, ma tende ad aumentare.
Mi sembrano sintomi troppo importanti per essere causati da un problema di cartilagine.
Sono molto preoccupato, in queste condizioni non riesco nemmeno a lavorare (insegno educazione fisica).
Può darmi un consiglio? Grazie mille!
effettivamente la cartilagine femororotulea determina disturbi importanti. Se le terapie non hanno avuto effetto le consiglio della terapia fisica ed eventuali esercizi di stretching articolare. Se non dovesse passare le consiglio una artroscopia.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professor Priano. Questo commento è solo per manifestarLe la mia gratitudine per il tempo che dedica a questo forum e la mia stima per la chiarezza e franchezza delle opinioni che esprime. Prossimamente Le esporrò il mio caso ma ora non ho sotto mano i referti diagnostici e preferisco non azzardare sintesi da profano.
Comunque, sinceri complimenti, non avevo mai visto una tale disponibilità e chiarezza in un forum medico.
Distinti Saluti.
Fabio Antonini
Buongiorno Professor Priano. Oggi mi ritrovo licenziat da quasi 2 mesi. Ho lavorato per una ditta edile nell 2013-2014.Si lavorava con marteli e perforatori pneumatici per tagliare a mano le roce del granito. Oggi sono stato ad fare la RX dell rachide dell lombo sacrale. il risultatto e;Spondiloartrosi con sclerosi delle limitanti somatiche contrapposte. Artrosi interaprofisaria. Osteofitosi margino somatica anteriore diL2. Riduzione d;ampiezza delo spazio discale L5-S1. Ridotta la fisiologica lordosi lombare. Dovrei fare una rx anche al ginochio destro che e molto gonfio e doioroso. Etutte a causa che transportavamo i pessi di grnito da 150-200 kg a mano. Gentile Professore lei cosa mi puo consiliare per la malatia?E una seconda domada. Potre fare la domanda per la malatia prfessionale? Vi ringrazio in anticipo per la sua gentilezza e per la sua rispossta.
la cura è decisamnete diversa in rapporto alla sua età, che lei non mi ha detto.
per la causa da malattia professionale le consiglio di andare ad un CAF doce le possono dare delucidazioni in rapporto al suo contratto di lavoro e fare una visita di un medico del lavoro che la può consigliare
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Professore, vorrei sapere la Sua opinione: ho 49 anni è mi è stata riscontrata una condropatia femoro rotulea bilaterale di grado lieve. Un ortopedico mi consiglia 5 infiltrazioni di Hymovis e un altro invece vorrebbe usare Hyalubrix in 3 infiltrazioni. Mi pare di avere capito che se la condropatia non è così grave, sarebbe meglio iniziare con Hymovis. Mentre Hyalubrix è indicato per casi più avanzati. O sono in errore?. La ringrazio per la sua cortese risposta e la saluto.
in realtà si tratta di due acidi ialuronici diversi che hanno meccanismi di viscolubrificazione diversi. però in generale la terapia è ottima…
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore,
Le presento il mio caso: ho 50 anni, nel 1999 fui sottoposto ad artroscopia del ginocchio dx causa rigonfiamento dell’articolazione che non si risolveva (due anni prima subii una distorsione al ginocchio con altrettanto versamento poi riassorbitosi). Diagnosi della artroscopia: Lassità Interstiziale LCA (Inserzione femorale), condropatia femorale esterna in area portante (grado III-IV), iperplasia sinoviale. L’intervento consistette in: shaving condrale, condroabrasione, perforazioni dell’osso subcondrale. Fatta riabilitazione. Tutto ok per 15 anni (saltuaria attività sportive, sci sempre con tutore, attività agricola hobbistica).
A fine agosto, a seguito di sforzi in nella predetta attività hobbistica, il ginocchio è lievemente gonfiato, lasciandomi una sensazione di instabilità. Visita ortopedica, non dolori articolari, indicazione a RMN. Esito: LCA assottigliato ed inomogeneo come da pregressa lesione parziale. Ondulazione del profilo osteocondrale del condilo femorale laterale, interessato da piccola esostosi articolare posteriore che impronta l’adiacente corno meniscale, smussandone l’apice. Riscontro di piccoli geodi intraspongiosi sul versante anteriore dell’emipiatto tibiale interno. Sostanziale integrità del menisco interno, dei leg. collaterali, del leg. croc.post. e dei tendini quadricipitale e rotuleo. Normale spessore pliche sinoviali. Assenza idrarto.
Segue visita fisiatrica: indicazione a ciclo magnetoterapia, addestramento ad esercizi di potenziamento mmAAll, condral 800 1 bustina/die per 2-3 mesi poi interruzione e ripresa a cicli.
A distanza di 1 mese da visita fisiatrica, fatta magnetoterapia, cyclette, un pò di nuoto ed esercizi posso dire che l’articolazione è pressochè normale, solo che è insorto un crescente bruciore che infiamma il ginocchio sulla parte piatta anteriore e sottostante la rotula (i geodi?). Il bruciore aumenta con l’utilizzo dell’arto. Si spegne la notte. Assunto antinfiammatori (ketaprofene e ibuprofene) via orale per due brevi cicli di 5-6 giorni poi sospesi per fastidio allo stomaco. Che fare? Il bruciore inizia ad essere molto fastidiose e limitante qualsiasi attività.
La ringrazio e Le porgo gli auguri per le imminenti festività.
lei mi pare non abbia mai fatto terapia locale tipo acido ialuronico o derivati del sangue. Potrebbe essere la terapia giusta.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera professore,
ho ricevuto oggi l’esito della risonanza magnetica e volevo chiederLe se mi aspetta un intervento o comunque se mi può chiarire le idee. Sono un ragazzo di 24 anni che mi sono infortunato durante un allenamento e vorrei tornare all’attività sportiva.
Le riporto l’esito sperando in una sua risposta.
“Il collaterale mediale si presenta ispessito e disomogeneamente iperintenso alla sua inserzione femorale per esiti distrattivi non stabilizzati.
Il crociato anteriore appare deflesso e sfumatamente iperintenso ma complessivamente continuo, in accordo con esiti di pregressa lesione intrasinoviale.
Presenza di corpo libero di aspetto condromatoso a livello del recesso articolare posteriore, centralmente.
Edema di aspetto contusivo dell’ osso sottocondrale a livello femoro-tibiale laterale.
Presenza di discreto versamento articolare.”
Cordiali saluti
dal referto mi pare utile consigliarle una visita ortopedica circa la probabile necessità di un intervento correttivo ricostruttivo.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Professore, Le chiedo un parere in merito alla condropatia rotulea di cui soffro (alla risonanza è risultata iniziale condropatia rotulea bilaterale). Io ho 48 anni. Ho due cugini che hanno risolto il medesimo problema con la tecnica delle microperforazioni, mentre tutti gli ortopedici che mi hanno visitato parlano di infiltrazioni di acido ialuronico (Hyalubrix). Vorrei sapere il suo parere se è meglio provare in prima battuta con l’acido, oppure, le chiedo, quella delle microperforazioni è un scelta alternativa all’acido da poter fare già in prima battuta, oppure sarebbe consigliabile da valutare in un secondo momento, e le chiedo anche se a livello di percentuale di risoluzione del problema potrebbe essere un’opzione valida. La ringrazio tantissimo e la saluto
esistono molte cause della condropatia di rotula…malallineamento, iperpresione, rotula bassa, rotula magna, displasia della troclea femorale ecc.
in questo senso tutto o nulla serve. Sicuramente la opzione dell’acido ialuronico è semplice e perseguibile facilmente, ma il risultato dipende dalla patogenesi
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera professore.
mi presento e le presento un po la mia situazione: sono camillo ho 25 anni vengo da Licata..Sicilia..i miei problemi sono iniziati circa 7/8 anni fa in pieno sviluppo ho cominciato ad accusare fastidio(stanchezza di ginocchia sovraccarico) prima in ginocchio dx poi anche in quello sx..che in principio ho associato solo al modesto varismo di cui stava leggermente peggiorando proprio in quel periodo, con il passare dei mesi il fastidio andava peggiorando e cominciavo ad avvertire degli scricchiolii..dopo varie visite in vari specialisti dalle lastre il medico mi diagnosticò un inizio di usura cartilaginea in entrambe le ginocchia dovuta molto probabilmente al mio (non esagerato) varismo..e visto che di operazioni come protesi ancora era troppo presto per farle..sono da allora con consiglio del medico andato avanti con potenziamento quadricipite ginnastica correttiva e sport come nuoto.. palestra..facendo i cicli di 3 mesi di integratori..e evitando di usare cyclette o plantari ( gia porto un rialzo di 1 centimentro per dismetria bacino) e di sovraccaricare il ginocchio .Dopo avere fatto un paio di anni fa delle infiltrazioni di acido ialuronico 3 per ginocchia a mio parere con scarsi risultati..ad oggi devo dire che la malattia mi sta limitando parecchio..sopratutto perché non riesco a fare una vita attiva..sopratutto lavorativa e anche se non avverto vere e proprie fitte di dolore cmq sia i fastidi ci sono e le ginocchia mi stancano subito stando all impiedi li sento veramente molto sovracaricate. Devo dire che pero specialmente nei mesi estivi e sopratutto stando la mattina in totale riposo o seduto e avendo potenziato un po il quadricipide..riesco ad avere dei periodi(da pomeriggio in poi) in cui sento le mie ginocchia..quasi normali..tanto da dimenticarmene perfino il problema..e riuscendo persino a farmi ore di corsa in spiaggia o partitelle a calcetto..sempre in spiaggia..cose che invece in alcuni periodi impensabili dato che non posso stare nemmeno all impiedi..come per adesso ad esempio che e da un mesetto che nemmeno il riposo mi basta per alleviare le mie ginocchia.Gentilissimo dottore le scrivo scrivo perche a 25 anni non mi sento pronto a rassegnarmi ad una simile condizione a vita..e vorrei avere del benefici durevoli nel tempo,quindi pensavo se tipo un intervento di osteotomia devarizzante fosse adatto alla mia situazione o meno o se ci potrebbe essere soluzione con trapianto cartilagineo. ho sentito parlare anche di pulizia dell articolazione in artroscopia…e se non sono cure adatte a me magari sapere se questa malattia potrà essere curabile in futuro o cmq sia la medicina potrà fare in modo di migliorare notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre..la ringrazio dottore in anticipo per la pazienza la disponibilità ,e per la risposta,e le scrivo anche il referto della RM effettuata il 6-11-2012 delle mie ginocchia.
GINOCCHIO DX: ESIGUO VERSAMENTO ENDOARTICOLARE,PREVALENTE A LIVELLO DEI RECESSI SUPERIORI.
AI GRADI DI FLESSIONE DELL ARTO(10) LA ROTULA APPARE IN ASSE.
SISTEMA ESTENSORE TENDINEO E LEGAMENTI LATERALI ROTULEI INDENNI DA ROTTURE.
MODICO ADDENSAMENTO REATTIVO DEL CELLULARE LASSO PREROTULEO/PRETIBIALE.
LEGAMENTI CROCIATI E COLLATERALI INDENNI DA ROTTURE.
MENISCHI DI MORFOLOGIA E STRUTTURA REGOLARI.
NON SI RILEVANO ALTERAZIONI MORFOSTRUTTURALI OSSEE.
PUNTI D ANGOLO POSTERIORI NON TUMEFATTI.
IRREGOLARITA PARTICELLARI A CARICO DELLE CONTRAPPOSTE SUPERFICI ARTICOLARI FEMOROROTULEE, VEROSIMILE ESPRESSIONE DI CONDROPATIA DIFFUSA, NON EROSIVA,DI GRADO SOSTANSIALMENTE IMMODIFICATO RISPETTO A QUANTO DIMOSTRATO NEL PRECEDENTE ESAME RM DEL 2010.
GINOCCHIO SX: IRREGOLARITA PARTICELLARI A CARICO DELLE CONTRAPPOSTE SUPERFICI ARTICOLARI FEMOROROTULEE, VEROSIMILE ESPRESSIONE DI CONDROPATIA DIFFUSA, NON EROSIVA, DI GRADO SOSTANZIALMENTE IMMODIFICATO RISPETTO A QUANTO DIMOSTRATO NEL PRECEDENTE ESAME RM DEL 2010
QUADRO SOVRAPPONIBILE AL CONTROLATERALE.
Grazie mille cordiali saluti dottore.
se lei ha un varo costituzionale deve pensare eventualmente a correggere o compensare la deviazione assiale : o plantari o osteotomia
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Mia moglie soffre di dolori alla caviglia sinistra.I risultati di una R.M.sono i seguenti:discreto geode subcondriale in corrispondenza dell’astragalo con marcato e diffuso edema algodistrofico della spungiosa ossea che si estende anche al collo dell’astragalo. Cosa consigliate? Ringrazio per la cortese risposta.
trattamento medico con clòodronati, prp ed acido ialuronico poi ev. artroscopia chirurgica
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera prof.,le scrivo dalla Sicilia e volevo un suo consiglio x mia madre che ha 69 anni e ha dolore e limitazione di movimento a entrambe le ginocchia. Le scrivo il referto della radiografia: ginocchio varo artrosico bilaterale con marcata riduzione dello spazio articolare interno e reazione osteofitosica perimetrale. Volevo sapere se l unica soluzione x lei è. La protesi oppure magari le infiltrazioni di cui lei parla sarebbero un ottimo rimedio?? Grazie,in attesa di una sua risposta, la saluto..
un ginocchio con un asse alterato, sia in varo (ginocchio a O) sia in valgo (ginocchio a X) hanno poca sensibilità alle cure infiltrative, sia essa di acido ialuronico sia di PRP. Quindi credo sia la protesi la soluzione.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno prof ho in problema praticamente da oltre 1mese c’ho mal di ginocchio, ho fatto la rm e la risposta è:
Normalità delle componenti capsule legamentose e delle fibrocartilagini meniscale. Ganglio sinoviale posteriormente al LCP. Rotula sostanzialmente in asse ai gradi di flessione esaminati concomita condropatia femorale-rotulea di grado lieve più evidente a livello rotula sul versante esterno di troclea. Fine aumento dello spessore delle settature del corpo adiposo di Hoffa.
cosa c’ho in parole povere?
Mi hanno detto di prendere il cartijoint forte ma per quanto tempo avrò questo dolore? Ma il cartijoint aiuta e a cosa serve? Siccome sono atleta di karate per quanto tempo non posso praticarlo? Grazie,in attesa di una sua risposta, la saluto..
un fenomeno di sofferenza cartilaginea e sinoviale, nulla di grave in rapporto alla sua età(che non conosco. Le consiglio di fare un ciclo di fisioterapia se il cartijoint non le da beneficio
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
C’ho 22anni
in questo caso è bene lei faccia una terapia controllata da un ortopedico o da un fisiatra
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore, approfitto della sua gentilezza e le espongo il mio quesito: ho 50 anni, mi hanno diagnosticato una condropatia rotulea alle ginocchia bilaterale di grado lieve, che comunque mi crea fastidi. Gli ortopedici (2) da me consultati mi hanno consigliato di fare infiltrazioni di acido ialuronico (Hyalubrix). Le chiedo, e cioè mi pongo il problema nel futuro, ma tali infiltrazioni si possono fare indefinitivamente nel tempo oppure dopo qualche anno e diversi cicli sarò costretto a fare comunque degli interventi chirurgici perchè le infiltrazioni non faranno più effetto? La ringrazio tanto per la Sua cortesia e La saluto
l’acido ialuronico serve di solito per periodi di tempo limitato, quindi il trattamento va periodicamente ripetuto e l’obbiettivo della viscosupplementazioni è quello di ritardare il peggioramento della condropatia. Quando l’effetto dell’acido ialuronico diminuisce si possono fare trattamenti con derivati del sangue
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,al ginocchio destro mi e’ stata diagnosticata una sindrome rotulea destra da osteocondropatia femoro-rotulea ..da curare con 3 sedute di onde d’urto ad alta energia è 3 infiltrazioni di JOintex starter (1 a settimana). Domanda: poiche l’ambulatorio dove andrei NON utilizza il jointex starter ma l’acido ialuronico vorrei sapere che differenze ci sono tra i due prodotti. Grazie e buona giornata
ci sono molti tipi di acido ialuronico con efficacia decisamente diversa. Se il suo specialista le ha consigliato un preparato faccia quello
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egr. Professor Priano,
ho 56 anni e da tempo accuso dolori nella parte alta dell’addome (frontale e posteriore) oltre a modesto formicolio alle dita di entrambe le mani. Attualmente positivamente trattato con antinfiammatori/antidolorifici.
Le sottopongo il referto di una recente RM per chiedere un Suo gradito parere.
Colonna Cervicale: è ridotta la fisiologica curvatura lordotica.
A livello C5-C6 è riconoscibile un’ernia discale in sede posteriore mediana, con compressione sul profilo ventrale del sacco durale e sul bordo anteriore del midollo spinale.
A livello C6-C7 sono apprezzabili segni evidenti di spondilo-discartrosi a carico dell’unità disco-somatica, caratterizzati da appuntimento degli spigoli somatici, da sclerosi delle limitanti somatiche e da disidratazione, assottigliamento e protusione-estrusione del disco intersomatico in sede posteriore mediana-paramedianna laterale sinistra, determinante impronta sul profilo ventrale del sacco durale e sul bordo antero laterale sinistro del midollo spinale, con parziale impegno del forame di coniugazione di sinistra, a possibile contatto con la radice nervosa c7 omolaterale.
Canale spinale nella norma.
Non sono apprezzabili significative alterazioni del segnale a carico del midollo spinale esplorato.
Colonna toracica: appaiono appuntiti gli spigoli somatici del tratto compreso tra T4 e T10 sul versante anteriore destro extra-canalare; mentre i dischi intersomatici risultano contenuti ed i forami di coniugazione sono liberi.
Il midollo spinale esplorato appare nella norma per volume, morfologia e caratteristiche di segnale.
credo lei debba anche essere sottoposto ad una elettromiografia per valutare le ripercussioni sui muscoli della situazione anatomica della sua colonna cervicale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve professore ho 39 anni e da circa un anno che soffro di mal di schiena. Di conseguenza ho effettuato una tac.
Il referto dice:
TAC SPECO VERTEBRALE LOMBOSACRALE E SACRO COCCIGE
Motivo del’indagine: radicolopatia sinistra territorio L4.
Indagine eseguita mediante acquisizione volumetrica a strato sottile a livello del tratto L2 – S1, completata da ricostruzioni MPR.
Rachide lombare in asse, conservata la lordosi.
Somi vertebrali allineati sul piano sagittale, di regolare morfologia.
Spazi intersomatici sostanzialmente di ampiezza conservata.
In particolare:
Tra L3-L4 lieve protrusione discale circonferenziale; ridotta l’ampiezza dei forami di coniugazione con reperto prevalente a sinistra dove il disco sfiora la radice di L3.
Tra L4-L5 protrusione discale circonferenziale; non segni di conflitto radicolare intraforaminale.
Tra L5-S1 maggiore protrusione discale circonferenziale; ridotta l’ampiezza dei forami di coniugazione dove il disco sfiora entrambe le radici di L5.
Canale vertebrale costituzionalmente di ampiezza regolare.
In attesa di una sua risposta.
Cordiali Saluti, grazie.
la sua situazione richiede uno studio posturale della sua colonna, in quanto il quadro tac è chiaro per una sofferenza diffusa da alterata funzione vertebrale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buongiorno , da piu’ di due anni soffro di dolori al ginocchio iniziati in sordina dopo una partita a calcetto senza peraltro subire un trauma. un anno fa la prima rsm ha evidenziato tra le altre cose:”marcata irregolarita’ delle superfici articolari femoro-patellari come per condropatia di alto grado e in maniera piu’ significativa in sede trocleare intermedio- distale laterale come da esito di osteocondrosi dissecante con coinvolgimento dell’osso sotto cartalagineo; degenerazione meniscale interna, buoni i legamenti. mi era stata proposta allora una cura ciclica con condroprotettori e infiltrazioni con acido ialuronico che ho fatto . a ditanza di un anno una nuova rsm ha evidenziato, in breve ,un’ampia lesione necrotica del cfm,in sede laterale, su area portante del ginocchio dx, come da esito di osteocondrite dissecante e un’altra minore nel piatto tibiale omolaterale in sede posteriore con concomita cisti di baker; diffusa frammentazione menisco interno.ho consultato due ortopedici che mi hanno confuso un po le idee in quanto uno mi ha detto che sarebbe opportuno una protesi monocompartimentale ma data l’eta’ relativamente giovane(52) sarebbe piu’ indicato prima un trattamento artroscopico con stimolazione cartalaginea ed innesto di membrana condrogenica. l’altro pur concordando sulla protesi futura, ha detto che l’artroscopia non serve perche’ il danno e’ troppo esteso e a proposto per il momento 2 mesi di magnetoterapia 8 ore al giorno( di notte) antidolorifici e acido jaluronico in caso di dolori, (che peraltro sembrano essere migliorati rispetto a 6-7 mesi fa senza nessuna medicina) e nuova rsm fra 3 mesi. volevo il suo parere, compatibilmente con il fatto di non vedere i referti, se queste lesioni osteonecrotiche possano estendersi anche alla parte di ginocchio ancora integrae e se e’ meglio l’artroscopia o la magnetoterapia grazie.
le possibilità di cura proposte sono entrambe possibili e di risultato non certamente sicuro. Comunque non credo che a 52 anni sialogico pensare ad una protesi. Quello che le consiglio di fare è iniziare con magneto e a cido ialuronico. In caso di inefficacia il trapianto cartilagineo.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera Professore, ho letto che lei fa anche le infiltrazioni ed ho letto che qui a Padova c’è un posto dove sono convenzionate Potrebbe gentilmente indicarmi dove potrei andare? La ringrazio molto.
Dovico Marisa
negli ospedali pubblici, dove c’e’ centro trasfusionale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera,
da circa un mese ho dolori alla parte interna del ginocchio dx, anche a riposo.
61 anni e peso di circa 100 Kg, altezza cm 170
Eseguita RM con il seguente referto:
Modesta alterazione del segnale intrameniscale al corno posteriore del menisco mediale, non segni di frattura. Regolare il menisco laterale.
Nella norma i lega,enti crociati e collaterali.
Discreto versamento articolare. Rotula in asse.
Esteso edema della spongiosa ossea del condilo femorale mediale compatibile con quadro di neuroalgodistrofia.
Conservate le cartilagini dei capi articolari.
Regolari l’entesi del quadricipite e il tendine rotuleo.
Soffusione edematosa dei piani sottocutanei del comparto anteriore.
Le chiedo un suo autorevole parere, e tenuto conto che svolgo attività prevalentemente sedentaria (almeno negli ultimi 3/4 anni)se sia utile lieve attività fisica tipo cyclette, oltre a cercare di perdere qualche chilo..
Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Mauro B.
lei ha una sindrome algodistrofica. Va bene perdere peso e fare ginnastica in scarico oltre che fare una terapia locale tipo campi magnetici
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Prof.re, ho 62 anni e da un paio d’anni soffro di dolori alle ginocchia.
Ho fatto le rx e questo è l’esito:
Deviazione in varismo dell’asse femore-tiobiale destro.
Bilatateralmente ridotta ampiezza degli spazi articolari femoro-tibiali mediali e femoro-rotulei con cranializzazione delle rotule che presentano appuntimenti osteofitosici dei margini inferiori. Si associano irregolarità dei tubercoli mediali e laterali delle spine intercondiloidee tibiali, a destra con slabbrature artrosiche marginali.
Le chiedo un suo parere
Grazie
Stefano P.
molto dipende dai suoi sintomi, è chiaro che lei ha due ginocchia artrosiche con il destro più accentuato. Seha molto dolore che non le permette di condurre una vita apprezzabile deve pensare ad un intervento che può essere di correzione dell’asse (osteotomia) oppure di sostituzione (protesi), se invece il dolore è accettabile esistono tutte le cure mediche locali tipo infiltrazioni o fisiche tipo tecar ecc.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buon giorno Professore!
3 mesi ho sentite dolore nel ginocchio sinistro che persiste anche oggi.Ho fatto la radiografia e l’esame è seguente “Non lesioni ossee focali a carattere litico o addensante. Entesopatia calcifica inserzionale della collaterale mediale indenne quadro riferibile ad esiti ( sindrome Pellegrini -Stieda).Degenerazione artrosica femoro rotulea con associato modesto versamento sottoquadricipitale.”
Ho fatto una visita ortodepica e medico mi ha fatto infiltrazione con depomedrol + 2cc lidocaina,mi ha prescritto Naprosyn bust per 10 gg + Lansox 30 mg.per 10 gg.Tutti gli esami di emocromo,acido urico,pcr,reuma test sono negativi e nella norma.Dopo la terapia non ho sentito nessun miglioramento.Il mio medico di base m’ha prescritto arcoxia 120 mg però ancora sento forti dolori nel ginocchio e non posso camminare regolarmente.Vorrei sentire Suo parere e come devo proseguire per eliminare questo dolore.
Grazie mille per la cortesia e il tempo dedicato.
Dragutin
mi pare lei non abbia assolutamente fatto terapia fisica, che le consiglio e che lei potà fare sotto controllo fisiatrico
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,
dopo infiltrazione con hymovis il ginocchio si è gonfiato discretamente e a distanza di 24 ore la situazione è stazionaria con sensazione di ginocchio legato.
Può essere normale un riacutizzarsi della sintomatologia o qualcosa è andato storto?
Se ci fosse stato un piccolo versamento precedentemente all’infiltrazione cosa succede?
grazie
l’acido ialuronico in generale, essendo molto denso può dare delle sensazioni di gonfiore e dolore dopo l’inoculazione. Quindi non pensi ad una intolleranza o ad allergia.
non ci sono problemi ad effettuare terapia con acido ialuronico quando sia presente un versamento.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno..
Ho 52 anni e sono in premenopausa…per problemi di inizio artrosi generalizzata e lombosciatalgia, mi è stato consigliato dall’ortopedico un ciclo di 3 mesi con Amedial plus bustine, ma purtroppo non posso utilizzarlo in quanto sono intollerante a zuccheri e dolcificanti. Leggendo i componenti ho però constatato che il prodotto è molto valido, per cui volevo chiedere se esiste un altro prodotto, con gli stessi principi, che non contenga zuccheri e dolcificanti.
Grazie per l’attenzione e la collaborazione.
si cartijoint forte compresse 1 al giorno per 2 mesi
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Il mio nome è Luca, sono di Messina e ho 37 anni e le scrivo per esporle il mio problema
Giorno 14/07/2014 durante un allenamento di Karate la mia caviglia dx ha avuto un improvviso cedimento laterale, tutto il peso del corpo è andato a gravare sulla storta.
Giorno 29/01/2015 (Dopo sette mesi dall’incidente) Ho effettuato Risonanza Magnetica di controllo col seguente risultato:
Il legamento PAA appare diffusamente ispessito e disomogeneo, per esito di lesione distrattiva.
Si rileva focale area di sofferenza osteocartilaginea sulla superficie articolare della tibia in sede anteriore con diffuso edema della spongiosa ossea subcondrale in corrispondenza del margine antero-mediale dell’astragalo.
Non si rilevano significative alterazioni legamentose e tendinee della regione in esame.
Non alterazioni in corrispondenza del seno del tarso.
Lieve distensione fluida del recesso anteriore della tibio-astragalica.
Dopo sette mesi di costose terapie e di riposo forzato mi viene detto che la mia caviglia ha subito una lesione osteocondrale nella superfice della tibia che mi permette solo di effetture brevi camminate, ma non di riprendere l’attività sportiva.
Ho letto riguardo terapie infiltrative innovative quali PRP (plasma ricco in piastrine) o PRGF (plasma arricchito di fattori di crescita), ma non riesco a trovare informazioni riguardo le strutture che effettuano tali interventi e se è possibile effettuarli in regime convenzionato.
Grazie in anticipo
assolutamente vero che il prp e il msc concentrato midollare hanno una valida azione sui danni cartilaginei in generale e della caviglia in particolare. Con il sistema sanitario lei può fare questo trattamento presso la struttura convenzionata ICLAS di Rapallo tel.0185 31211
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno,sono circa 2 mesi che ho un dolore al ginocchio destro,dopo aver effettuato la risonanza magnetica dove si e’ riscontrata artrite femore tibiale, un ampia area di edema della spongiosa del condilo femorale esterno,come da neuroalgodistrofia
al momento ho fatto infiltrazioni locali di KENACORT 40MG E 3 di HYALUBRIX,ma non cambia nulla il dolore persiste e ho sempre crampi ai muscoli della coscia destra,dato che circa 3 anni fa’ uno specialista in seguito ad un dolore all’anca mi diagnostico’ che avevo LA SINDROME ALGODISTROFICA e che si saberebbe potuta presentare anche in un altro arto anche (tipo ginocchio)visto che in quella cura mi fece fare le siringhe non locali di CLASTEON 100 MG E CON QUELLE SONO STATO BENISSIMO volevo chiedervi se e il caso di fare le siringhe di clasteon 100mg
in attesa di una vostra risposta
Cordiali saluti
PALOMBA Michele
assolutamente si, per l’algodistrofia la cura elettiva è il clodronato da fare per almeno un mese. L’algodistrofia è malattia benigna ma molto lenta a guarire
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve
avrei bisogno di porre un quesito in merito alla tecnica delle inifltrazioni di acido ialuronico nello spazio intrarticolare dell’anca.
mi chiamo Fabio, ho 42 e soffro di artrosi dell’anca, ma il mio medico mi ha sconsigliato di agire con l’inserimento di una protesi in quanto sono ancora relativamente giovane e le condizioni non sono ancora così critiche da richiedere un intervento drastico.
mi ha quindi parlato di queste infiltrazioni.
non sapendo assolutamente nulla di queste infiltrazioni se non quello che mi ha detto il medico, volevo capire quali possono essere gli effetti collaterali ed indesiderati collegati a questo intervento.
sopratutto se possano esserci degli effetti collaterali legati alla mia fertilità.
vi ringrazio in anticipo per qualsiasi vostra risposta a questo mio quesito.
assolutamente terapia sicura che non incide sul ritmo vitale delle persone. Le consiglio un acido ialuronico a peso molecolare alto come l’Hymovis. Faccia l’infiltrazione ecoguidata
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Spett.le Dott. Priano
49 anni anni da 25 soffrivo di condropatia al ginocchio dx. il 20 ottobre mi sottoposi (prima svolgevo attività sportive quali bici-corsa-nuoto-boxe senza dolore se non esageravo) a trapianto tecnica amic e accorciamento del legamento femoropatello mediale.
Un filo è uscito dalla ferita per circa 2 mesi, poi si è staccato e la ferita si è cicratizzata (piuttosto male)
continui dolori fortissimi mi hanno spinto a non credere a quello che sentivo e fare ulteriore risonanza. Esito: algodistrofia che mi pare di capire raramente possa capitare dopo artoscopia. Iniezioni di Clody per 6 settimane edd ora il dolore è diminuito ma non passato, anche l’altro ginocchio è dolorante e sto prendendo Condral. per 3 mesi ho nuotato e pedalato ed ora in palestra carico un poco di pesetti.
Vorrei, se possibile, qualche suggerimento per velocizzare il processo di guarigione e diminuire il dolore. GRAZIE !
nel suo caso ed in tutti i pz che hanno una distrofia ossea postchirurgica è utile ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico. Le consiglio 4 fiale di hymovis in 60 gg.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ho concluso da 10 gg la terapia infiltrativa da Lei consigliata previa RMN (in cui si confermano alterazioni di carattere cistico – geodico nel contesto della spongiosa del piatto tibiale mediale con risoluzione dei fenomeni di edema spongioso algodistrofico perilesionale persiste quadro di condropatia femoro rotulea che appaiono marcati ove le ancorette del tendine entrano nell’osso) la situazione è migliorata anche se muovendo la gamba sento scrocchi e scrosci che preintervento non avevo. Il traumatologo mi ha consigliato di continuare a pedalare per rigenerare il muscolo (specie il vasto mediale) ormai svanito come neve al sole.
Grazie della sua attenzione e della possibile conferma di tale indicazione datami.
Buona giornata e ancora grazie della disponibilità!
continui cosi, per gli scricchiolii articolari può esser utile assumere glucosamina (cartijoint forte una cp al giorno per due mesi)
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
esattamente il 10 Luglio gli scrosci e rumori sono passati (fortunatamente)
naturalmente ora assumo integratore come da suo ennesimo ed azzeccatissimo consiglio..
GRAZIE DI CUORE DOTTORE!
Da tempo ho dolore al ginocchio dx con sofferenza meniscale. Il dolore inizia quando il calcagno si trova ad un palmo di mano dal gluteo. Tuttavia pratico comunque attività di palestra (tai chi) senza problematiche particolari.Ho 60 anni. Oggi ho fatto una RM il cui referto dice:
La rotula risulta in asse. Iniziali impurità gonartrosiche. Non si rilevano patologiche alterazioni di segnale a carico dei segmenti scheletrici esaminati. Discreto versamento endoarticolare. Sullo sfondo di processi degenerativi il menisco mediale presenta fissurazione del corno posteriore e corpo. Ridotto lo spessore del menisco esterno in preda ad estesi processi degenerativi unitamente a segni di fissurazione su tutto l’ambito in prevalenza a livello del corno posteriore e corpo. Continui i legamenti crociati ed i legamenti collaterali. Nella norma il tendine quadricipitale, il legamento rotuleo ed il corpo di Hoffa. Minima falda fluida nella borsa del gastrocnemio semimembranoso.
Che cosa mi consigliate ? Grazie infinite.
anche a lei consiglio un ciclo semestrale di acido ialuronico: 1 infiltrazione di hymovis ogni 15 gg per due volte all’anno
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Professor Priano, mi chiamo Leonardo ho 50 anni, sono impiegato percui sto seduto molto davanti al computer. Vorrei chiederle un parere su alcuni esami effettuati a seguito di forti dolori alla cervicale, alle spalle in modo più lieve ed anche piccoli fastidi agli arti superiori (sensazione di poca forza nella presa). Premetto che faccio regolarmente attività fisica (ginnastica a corpo libero), soffro di questi disturbi da alcuni mesi. Raferto RX rachide cervicale: spondilouncoartrosi con presenza di voluminose apposizioni osteofitosiche somato marginali anteriori a livello c4/c5. Spazi intersomatici conservati. Referto Cls/rx rachide lombo sacrale: lieve scoliosi dx convessa con rotazione dei metameri. Segni di spondilosi. Ristretto lo spazio L5/S1. Referto EMG: sindrome del tunnel carpale di grado moderato, bilateralmente. Modesti segni di sofferenza neorogena sui distretti ad innervazione radicolare L5/S1, bilateralmente. Sono sufficienti per fare una diagnosi o devo approndire con altro? Mi devo preoccupare? Grazie per la risposta
potrebbe trattarsi di una fibromialgia ovvero di una malattia del connettivo che le da questi disturbi. Le consiglio controllo reumatologico
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
soffro di coxoartrosiall’anca sinistra con cartilagine al minimo. Sto facendo delle infiltrazioni di acido ialuronico , purtroppo il dolore all’inguine ed altro quando cammino persiste…ci sono altre alternative prima di arrivare alla protesi come farmaci od altro
può tentare il trattamento con derivati del sangue e cioè PRP o MSC, frequentemente sono più efficaci dell’acido ialuronico
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, ho 40 anni e da diversi anni mi curo con iniezioni di acido ialuronico all’anca per via della coxartrosi bilaterale.
Esiste un’esenzione o qiualcosa del genere che mi aiuti economicamente, visto i costi elevati dele applicazioni?
grazie
Boris
a mio parere non esiste alcuna copertura ASL per queste spese
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno dottore sono 5 anni che soffro di sclerosi subcondrale delle limitanti articolari del ginocchio sx in sede tibiofemorale, per il resto tutto nella norma. Ho forti scricchiolii quando sono flesso e i dolori non intensi quando cambia tempo, sensazione di freddo e pesantezza. Mi può cortesemente spiegare cosa potrei fare ? Grazie
ha già provato a fare acido ialuronico? Ha già fatto altre cure? Ha le ginocchia in asse o sono deviate? È sovrappeso? Sono troppi i motivi per cui lei ha dolore al ginocchio per darle un consiglio utile.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno.
Ho 54 anni e non sono ancora in menopausa. A metà febbraio ho avuto un prolasso uterino di terzo grado. Da allora ho un importante dolore anca/inguine/interno coscia/ginocchio. Mi è stato detto da specialisti che le due situazioni non sono correlate e di questo le chiedo conferma.
Ecco gli esiti delle rx prescritte da ortopedico.
– RX COLONNA LOMBOSACRALE: Metameri allineati sui piani ortogonali. Sacralizzazione di L5 con scomparsa dello spazio discale sottostante. Regolare ampiezza dei restanti spazi intermetamerici. Modeste note spondilosiche diffuse. Non lisi istmiche nei radiogrammi secondo proiezioni oblique.
– RX PELVI E ANCHE: sincondrosi sacroiliache nei limiti della norma. Sclerosi subcondrale dei tetti acetobalori con aspetto sfuggente del ciglio acetabolare supero sterno di destra. Rime articolari coxo-femorali di media ampiezza.
Ho seguito terapia per 10 gg. con AIRTAL 100. Ora da circa 5 giorni con CELEBREX 200. Mi è stata prescritta per 10 gg. magnetoterapia.
Il tutto ha appena alleviato il dolore, che però persiste fastidioso.
Mi può dare un consiglio circa altre strade da percorrere?. Grazie e cordiali saluti.
le conviene fare una elettromiografia per scongiurare il rischio di una sofferenza del nervo femorale.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buona sera, cerco un aiuto in merito al mio problema:
Pratico corsa oramai da 30 e più anni ,ne ho compiuto 50 da poco, da un po di tempo che ho dolore al ginocchio sx, con gli esami mi hanno riscontrato la condropatia rotulea, io volevo sapere oltre a ridurre l’attività ci sono integratori che mi possono aiutare, visto che mi hanno prima fatto assumere Flexart Pluss,
Amedial , e Cartijoint Forte,quale mi può aiutare di più?
Resto in attesa di una sua gentile risposta.
Saluti Enzo
vanno bene tutti gli integratori, eventualmente faccia un ciclo di infiltrazioni con acido ialuronico
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio dottore grazie del l’immediata risposta, no non ho fatto mai nessuna cura non sono in sovrappeso e ho le ginocchia in asse. Ho fatto per vent’anni calcio senza tuttavia aver avuto mai un infortunio alle ginocchia solo contusioni di poco conto. Come le dicevo il dolore compare sui cambiamenti di clima avverto come dei lividi che in realtà non ci sono. Lo scricchiolio sempre si intensifica a letto con la gamba sx flessa
le consiglio di iniziare un ciclo di acido ialuronico Hymovis e di fare eventualmente un esame microscopico del liquido sinoviale
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buona sera, Dottore mi può consigliare uno dei migliori integratori per la cartilagine e la durata fra un ciclo e l’altro?
Ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti
non esistono integratori migliori o peggiori, tutto dipende dalla quantità farmacologica del preparato
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera Professore, ho 48 anni soffro da circa un anno di condropatia rotulea bilaterale, dalla risonanza risulta di grado iniziale, che però mi dà dolore. Poichè sto cercando di informarmi anche personalmente su eventuali infiltrazioni (dopo aver consultato 3 ortopedici), ho letto che recentemente alcuni eseguono con ottimi risultati infiltrazioni di collagene derivato da suini, che sarebbe in grado di riparare la cartilagine danneggiata. Vorrei gentilmente la sua autorevole opinione su tale tipo di infiltrazioni o se sono più consigliabili quelle tradizionali con acido ialuronico. Grazie in anticipo per la risposta e saluti
la condropati della rotula ha origine molto variabile in rapporto alla conformazione della troclea del femore e della rotula, per cui i risultati sono variabili in rapporto a queste condizioni anatomiche. Le infiltrazioni di acido ialuronico, collagene e derivati del sangue sono efficaci ma sempre in rapporto all’anatomia
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Chiedo gentilmente un vostro parere in merito alla questo esame del ginocchio.
Di regolare spessore, morfologia ed intensità di segnale la fibro cartilagine meniscale esterna. Meniscosi di grado medio-alto al corpo e corno posteriore del menisco mediale. Regolare il legamento crociato anteriore e posteriore. Entrambi i legamenti collaterali sono ispessiti e disomogenei da modesti esiti distrettivi.
Regolare lo spessore e l’intensità di segnale del tendine del muscolo quadricipite femorale e del tendine rotuleo.
Assottigliata con aspetti di erosione a tutto spessore la cartilagine articolare femoro tibiale mediale, laterale soprattutto femoro-rotulea; coesistono lesioni osteocondrali di alle superfici ossee affrontate.
Dilazione della borsa mucosa del gastroenemio-semimembranoso.
Grazie.
il referto rm mostra sostanzialmente il quadro di una sofferenza articolare da usura senza oparticolari patologie specifiche. Si tratta comunque di una articolazione che va preservata e curata, specificamente per la cartilagine con acido ialuronico, per i collaterali con fisio specifica
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve Professore, ho 53 anni e soffro di condropatia rotulea, che anche se dalla risonanza risulta di grado lieve, recentemente mi dà dolore nel camminare dopo 200-300 metri.
Mi sono perciò convinto a fare le infiltrazioni di acido ialuronico.
Poichè da quanto mi dicono il ginocchio in teoria dovrebbe essere sfiammato prima di fare queste infiltrazioni, ed io ho problemi ad assumere fans in quanto soffro di esofagite, Le chiedo un Suo parere e cioè se posso fare le infiltrazioni anche se è infiammato, oppure potrei fare prima qualche tipo di fisoterapia (mi dica eventualmente Lei quale).
La ringrazio per Sua cortesia e La saluto
la fisio è comunque efficace, le consiglio di farl comunque. L’acido ialuronico può essere utile indipendentemente dallo stato infiammatorio del ginocchio
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, soffro da anni di dolori cervicali, ho effettuato una risonanza al rachide cervicale con il seguente referto:
Atteggiamento scoliotico destro convesso.
Inversione della fisiologica lordosi crrvicale, con fulcro al passaggio c4-c5
Muri metamerici posteriori regolarmente allineati.
Non alterazioni di segnale del midollo.
Canale spinale di ampiezza nei limiti della norma.
Non lesioni focali ossee a carattere evolutivo o traumatico.
Note di spondilosi osteofitosica con minimi appuntamenti somato marginali a passaggio c4-c5 e c5-c6.
Iniziali segni di disidratazione dei dischi intersomatici c3-c4, c4-c5, c5-c6
Non immagini riferibili a protrusioni discali.
Aggiungo che ho già effettuato un ciclo di tecar di 15-16 sedute, più 5 di osteopatia e un’onda d’urto, dato che il fisioterapista mi ha riscontrato delle contratture profonde simili a calcificazioni. Da quando ho iniziato il trattamento ho riscontrato dei minimi benefici, anche se non ho risolto la situazione, periodicamente mi tornano le contratture. Inoltre il dentista mi ha segnalato un problema di mandibola deviata e malocclusione, e in collaborazione con un osteopata, mi ha proposto di fare un bite e successivamente di intervenire con un apparecchio fisso.
Volevo sapere se è cosa posso fare per migliorare questa situazione, quanto è grave (considerata la giovane età, 26 anni) e quali terapie sia fisioterapiche che farmacologiche posso attuare.. Sono veramente disperata, ho trascurato a lungo la situazione è ho paura che possa degenerare in poco tempo. Inoltre ho sentito parlare di infiltrazioni di acido iauloronico per quanto riguarda l’artrosi; possono essere utili?
In attesa di una risposta, vi ringrazio per l’attenzione.
la sua problematica, considerata la giovane età va curata con fisioterapia, correzione della postura e potenziamento della muscolatura
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile dottore, come fisioterapia andrebbe bene tecar e onde d’urto? E rpg come ginnastica?
assolutamente si
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egg. Prof.ri chiedo cortesemente un Vs prezioso parere. Ho 56 anni e dall’entrata della menopausa esattamente a 51 anni ho iniziato ad avere tendiniti plurime varie alle mani, con dita a scatto, che si risolvono con infiltrazioni di cortisone e Dona insieme, che mi lasciano un benessere dai 5 ai 7/8 mesi per singola localizzazione. Ho eseguito test reumatologici con positività a Reuma-Test e anticcp.Mai avuti indici flogosi (ves max 28 e pcr sempre entro i v.n.) anche nei periodi di maggiore acutizzazione ultimamente con gonfiori teste metacarpo e dita che in alcuni punti si autolimitano.Curata con Methotrexate per due anni, a bassissime dosi mg.7.5 a settimana per 6 mesi,poi una iniezione ogni 15gg. Due anni di benessere senza terapia, ed ora di nuovo si ripresentano tendiniti diffuse a varie dita. A detta di un reumatologo sembra che questa terapia così a basso dosaggio sia stata ininfluente a queste dosi a sua detta omeopatiche, e di aspettare l’evolversi della situazione in quanto difficile la diagnosi che loro ritengono ancora indifferenziata, perchè non rientra tra le atriti classiche (A.R. e Psoriasica)per mancanze di caratteristiche anche di laboratorio sia dell’una che dell’altra.Faccio presente che nel frattempo ho avuto un Ka vescicale di basso grado nn infiltrativo,che secondo alcuni urologi potrebbe essere stato causato dal MTX per abbassamento difese non avendo altri fattori d rischio. Ora Vi chiedo gentilmente: esiste una cura per i tendini che non sia la classica immunomodulante (allergica aspirina e Plaquenil non efficace) o immunosoppressiva che possa tenere a bada queste tendiniti? Mi chiedo può darsi che sia tutto dipendente da squilibrio ormonale menopausa?..visto che dopo cinque anni non è ancora virata.. La menopausa, chiaramente avendo io la predisposizione,può esserne la causa? Perdonate la prolissità ma sono confusa ed angosciata!.. Grazie in anticipo per il tempo dedicatomi. Cordiali saluti.
il concentrato midollare è come dice il nome la parte corpuscolata del midollo osseo. Contiene vari elementi del midollo ed in particolare fattori di crescita, piastrine e cellule mesenchimali stromali. Normalmente è più efficace del prp.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Dott.,
ho 53 anni e da luglio 2014 ho iniziato ad aver forti dolori al ginocchio destro; agli inizi di agosto una Risonanza magnetica ha rivelato la presenza di una piccola lesione al menisco mediale. Ho iniziato col fare una terapia con forti anti infiammatori senza il benché minimo risultato, ho poi praticato TECAR e Ultrasuoni e, non ottenendo miglioramenti, ad ottobre mi sono sottoposta ad una prima infiltrazione di gel piastrinico, con risultato zero. Ho poi effettuato due cicli di onde d’urto, anche stavolta senza alcun miglioramento; infine, arrivata al punto di accusare non solo i dolori che ho da circa un anno, ma anche altri nella parte esterna del ginocchio, mi sono sottoposta per la seconda volta al trattamento con Gel piastrinico lo scorso 22 aprile. Ad oggi non noto alcun miglioramento, continuo ad avere forti dolori ed un equilibrio molto precario.
Sono disperata, questo problema fisico ha determinato in me anche un crollo psicologico, essendo io un’amante del ballo che pratico da 15 anni e quindi anche ad un certo livello. Cosa mi consiglia? La ringrazio sentitamente.
penso che a questo punto sia utile una artroscopia per valutare dal vivo la situazione articolare
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera. ho 25 anni e da circa 7 pratico la corsa a livello amatoriale. Non sono sovrappeso anche se sono alto circa 1,90. Da qualche mese accuso dolori al ginoccchio destro. Una rx effettuata su richiesta del mio medico è stata refertata come: SCLEROSI ADDENSATE DEL PIATTO TIBIALE MEDIALE. NON CALCIFICAZIONI INTRA ARTICOLARI. CONDROPATIA FR.
Cosa significa e quali percorsi posso attivare.
grazie
si tratta di una malattia da fatica dell’osso sottocartilagineo. Capita a chi carica molto l’articolazione. Di solito con i campi magnetici si risolve il problema
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Dottore, nel 2009 sono stato sottoposto ad una operazione per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio dx. E’ da 4/5 giorni che si è presentato, all’altezza della cicatrice principale (il taglio più grosso)e nella fascia del ginocchio operato, un dolore che lo descriverei come fosse un bruciore. Il ginocchio me lo sento un po rigido e quando lo piego mi fa male. Non penso di aver fatto cose strane. Lo so che non ha la palla di cristallo ma magari vi è capitato una situazione analoga. Grazie e buon lavoro.
frequentemente si tratta di semplici infiammazioni da fatica del ginocchio. Le conviene fare una breve terapia antiinfiammatoria e decidere se il dolore non passa a fare una risonanza magnetica
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buonasera ho 40 anni ,mi è stata diagnosticata osteoartrosi erosiva mano dx secondo e terzo dito,cartilagine ormai assente,esami laboratorio negativi con c3 in diminuzione (83) Vit. D 6,5 ,fenomeno raynoud e da diversi mesi rush cutaneo,preciso sono un infermiera in corsia,oggi il medico competente mi ha fatto rientrare a lavoro ,senza aver capito oltre all’art rosi che patologia abbia,posso chiedere domanda per malattia professionale ?che esami potrei fare per indagare sulla malattia grazie
le consiglio di andare da un medico del lavoro o reumatologo a fare questa valutazione, non vorrei farle fare esami non adeguati
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Dottore,
sono un ragazzo di 27 anni affetto da Artrite Idiopatica Giovanile poliarticolare, esordita all’età di 5 anni con artrite franca al ginocchio dx. seguita dopo tre anni da estensione poliarticolare con interessamento di tibiotarsiche, sottoastragaliche, polsi, coxofemorali e ginocchio sx.
A 12 anni ho iniziato una terapia immunosoppressiva con methotrexate, sospesa dopo quattro mesi per effetti collaterali (rialzio transaminasi).
A 15 anni causa peggioramento delle condizioni cliniche con dolore e notevole rigidità articolare ho iniziato una nuova terapia con farmaci anti-TNFalfa (etanercept). Dal trattamento biologico ho ottenuto ottimi vantaggi, con ripresa della mobilità articolare e scomparsa del dolore, così da sospendere ogni terapia farmacologica dopo un anno e mezzo.
Nei controlli radiografici effettuati negli anni successivi non ho più evidenziato segni di artrite attiva, ma solo la presenza di un quadro di artrosi secondaria precoce presente soprattutto alle coxofemorali.
Dal 2008 ho effettuato più cicli infiltrativi locali bilaterali di acido ialuronico ad alto peso molecolare con scarso beneficio (tipo Synvisc Hyalubrix).
Nell’ultima visita (novembre 2014) riscontrano “AIG POLI FR- IN COMPLETA REMISSIONE MA CON GRAVE COXARTROSI SECONDARIA CON OVALIZZAZIONE DELLE TESTE FEMORALI”.
Inoltre mi consigliano un nuova infiltrazione intra-articolare con JONEXA o HYMOVIS.
Mentre il referto ortopedico (nello stesso giorno) “AIG DALL’ETà DI 5 ANNI, ATTUALMENTE IN REMISSIONE, IN OSSERVAZIONE DA ANNI PER EVOLUZIONE ARTROSICA DELLE ANCHE, LAMENTA COXALGIA BILATERALE > A DX CON LIMITAZIONE FUNZIONALE DX> A SX NON GROSSE LIMITAZIONE NELLA DEMABULAZIONE” – Terapia: “Si propone ricovero presso car per intervento protesico anca, previa pre ricovero.”
Dopo questa lunga premessa Le chiedo:
– conviene continuare a provare con le infiltrazioni?
– se si con quale farmaco (JONEXA o HYMOVIS)?
– è prematuro pensare a un intervento chirurgico? (premesso che sono stato anch’io a chiedere più volte di volerlo fare per riprendere le abitudini che ha un ragazzo della mia età se non a 360° ma almeno a 270°) 🙂
La ringrazio anticipatamente della disponibilità e certo di una Sua cortese risposta, Le porgo cordiali saluti.
Valerio Confalone
condivido assolutamente le sue riflessioni e le consiglio di far valutare bene il suo stato articolare da un medico di sua fiducia che sia molto riflessivo e faccia corrette valutazioni sul suo stato d’animo.
e insieme decidete
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, ho 38 anni e da qualche mese ho un dolore al ginocchio sx che diventa acuto quando corro anche per brevi tratti oppure carico tutto il peso sulla gamba sx. Sono alta 1,75m e peso 61 kg. Ho fatto una radiografia da cui risulta: minime note di gonartrosi con addensamento del piatto tibiale, conservati i rapporti articolari femori-tibiali e femori-rotulei. Cosa devo fare? Grazie!
la migliore cura in questi casi è la fisioterapia, che lei potrà associare ad integratori per la cartilagine.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentilissimo Dott. Priano,
sono il Sig. Alfonso, ho 70 anni, da un po’ di mesi soffro di dolori continui alle anche, soprattutto quando sono seduto, anche in auto, ma soprattutto a letto (non può immaginare il dolore acuto, di dormire non se ne parla), il medico curante mi ha consigliato una RMN, ho provato con antinfiammatori anche per via intramuscolare, per alleviare un pochino il dolore, soprattutto sull’anca dx, metto il ghiaccio, ma è solo momentaneo. Visto che ha dato molti consigli ad altri pazienti con sintomi quasi analoghi, la prego di valutare quanto riscontrato sulla RMN. Ho fatto anche un RMN alla spalla Dx e Sx, che sono un altro problema, ma leggermente più sopportabile:
RM SPALLA DX E SN BILATERALMENTE
Marcata artrosi acromion-claveare e gleno omerale.
Lesione completa della cuffia dei rotatori con risalita della testa omerale e retrazione dei ventri muscolari che appaiono in involuzione adiposa.
Borsite sottoacromion-deltoidea, con abbondante falda fluida nei restanti recessi articolari.
Alcune formazioni cistiche sub-condrali a carico della testa omerale.
Tenosinovite del CLB.
RM ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE SENZA M.D.C. RM ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE SINISTRA
Osservazioni in esame di qualità non ottimale per presenza di artefatti da movimento, con i suddetti limiti comunque si osservano:
Fenomeni sclerotici acetabolari con restringimento dello spazio articolare in quadro di coxartrosi bilaterale.
Modesta componente fluida intra e epriarticolare d’ambo i lati.
Cosa mi consiglia Dottore, sia a per le spalle, sia per le anche?…necessito di operazione?… posso seguire una terapia, almeno per tamponare i dolori incessanti?
Ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi. Alfonso
teoricamente lei dovrebbe operarsi, ma questo lo deciderà il chirurgo ortopedico cui lei si rivolgerà…
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Dott. Priaro,
credo che la mia nuova richiesta non sia stata inviata. Volevo sapere se nel frattempo, nella ricerca del medico chirurgo ortopedico, per alleviare un poco i dolori, lei mi consigliava qualche terapia medica? Inoltre conosce in Campania qualche collega chirurgo ortopedico, più precisamente nella zona di Salerno, Sorrento o Avellino?… ne ho contatti alcuni ma non sono stato soddisfatto.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Alfonso
il sistema per alleviare i dolori, esclusi gli antidolorifici può essere quello di fare un trattamento con clodronato (Clodron 200 fiale i.m. Una a di alterni per un mese). In Campania lavorano molti ortopedici bravi…
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Dottore,
le volevo chiedere un consiglio sul Finitro Forte Plus.
Mia madre ( 74 anni ) presenta artrosi ad entrembe le ginocchia, trattate con infiltrazioni. La risposta è stata buona, ma a fasi alterne si ripresenta il problema. Ho letto su internet del Finitro Forte Plus, potrebbe essere utilizzato per un cura preventiva?
Luca Giliberti
si tratta di una delle tante associazioni glucosamina, condroitina e collagene.
provi per un certo periodo e valuti il risultato
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Vorrei sapere se c’è del cortisone nella synvisc
mi é stato consigliato delle filtrazione o pure la protesi per un altro si del ginocchio e vorrei sapere di piu
synvisc è composto da acido ialuronico ad alto peso molecolare e null’altro. No cortisone. L’acido ialuronico serve nei casi in cui non sia ancora necessario un intervento demolitivo quale la protesi interna. Da fare come ultima soluzione.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
buongiorno dottore
avrei bisogno di un suo consiglio
rx bacino
coxartrosi bilaterale senza incongruenze articolari
alterazione pseudocistica centimetrica sulla proiezione della testa femorale/cavità acetabolare,in prima ipotesi di significato geodico
sclerosi alle sincrondosi sacro-iliache ed alla sinfisi pubica
62 anni,175cm,80kg,trekking e bici saltuariamente.
dolori interno e anteriori coscia e inguine dx ,sopportabili ma tali da farmi un pò zoppicare.
non ho in corso nessuna terapia specifica,questi sintomi sono iniziati da circa 6/9 mesi e tendono ad aumentare di intensita.sono preoccupato.
in attesa risposta la ringrazio
In questi casi le terapie che possono essere utili per ridurre al minimo il fastidio e il dolore sono sostanzialmente:
1) farmacologiche generali: clodronato 200 mg a giorni alterni per 1 mese e se efficace continuare a dosi ridotte,
2) farmacologiche locali mediante infiltrazioni con acido ialuronico
3) fisioterapiche mediante esercizi specifici
4 biologiche mediante infiltrazioni con concentrati del sangue
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve una quindicina di anni fa mi sono sottoposta a pulizia cartilaginea al ginocchio dx che periodicamente mi dava fastidio camminando in discesa o dopo una corsa non impegnativa.
Ho 40 anni pratico tennis e ne sono istruttore .Un anno e mezzo fa la risonanza al ginocchio dx dice :note meniscali mediali:nei limiti per morfologia e segnale la fibrocartilagine meniscale esterna e le componenti capsulo-legamentose.Modesta disomogeneità del segnale a carico della cartilagine ialina articolare in sede femoro rotulea che appare anche modicamente assottigliata come da iniziale condromalacia in assenza comunque di lesioni osteocondrali.La rotula sembra presentare inoltre lieve atteggiamento in iperpressione esterna.Irregolarità entesopatiche del tendine quadricipitale sulla rotula.Fisiologica la componente fluida intrarticolare.Rispetto a quando ho fatto questa RM ho in più un senso di rigidità al ginocchio e saltuariamente dolore che però non mi consente di riprendere serenamente l’attività sportiva .Il fisioterapista mi ha recentemente consigliato esercizi in isometria per rafforzare il vasto mediale ,io vorrei fare qualcosa in più e pensavo ai fattori di crescita .Lei cosa ne pensa ?La ringrazio per la sua disponibilità e cortesia.
Saluti
Alessia
Il trattamento con fattori di crescita e con concentrato midollare delle patologie cartilaginee è molto efficace. Per la rotula bisogna considerare lo stato di scorrimento. Nel suo caso l’iperpressione può essere un motivo per pensare a soluzione chirurgica, però è corretto prima fare trattamenti non chirurgici
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, gli esami ai raggi X a cui mi sono sottoposta hanno evidenziato una sacroileite dx, coxartrosi con sclerosi dei tetti cotiloidei con accenno alla ostefitosi del ciglio e riduzione della rima articolare nella porzione supero-esterna.
Soffro di artrite psioriasica da diversi anni e ne ho 46 e mi preoccupa tanto il futuro.
A cosa vado incontro e la TECAR terapia che mi consigliano di fare che benefici mi potrà dare?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta e faccio i complimenti per l’ottimo servizio e disponibilità verso i tanti che soffrono.
purtroppo l’artrite psoriasica, come tutte le malattie infiammatorie determina una distruzione progressiva dell’articolazione. Per cui prima o poi farà un intervento sostitutivo protesico che risolve i suoi problemi. circa la tecar la faccia. Ha una azione antiinfiammatoria.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, ho 42 anni, sportivo amatoriale prima calciatore e negli ultimi due anni podista, nel 2002 ho subito la rottura del LCA con relativa operazione di ricostruzione, nel 2011 la pulizia della cartilagine ed infiltrazioni di acido, tutto bene fino a un mese fa, dove in una gara di podismo ho avvertito uno scricchiolio nel ginocchio e al termine gonfiore e rigidità, un ortopedico mi ha fatto una puntura di HYMOVIS, senza aver visto nessun esame strumentatale dicendomi artrosi.
Non ho avuto giovamento, anzi.
Non sento dolore ma non riesco più a correre in maniera fluida e quindi temporaneamente ho smesso.
Il fisioterapista mi ha consigliato di fare una RM per vederci chiaro.
Devo dire che nell’ultimo anno i carichi di allenamento sono stati elevati circa 50km a settimana.
So di essere un soggetto a rischio artrosi, se non la ho già, e volevo sapere se potevo continuare a praticare la corsa, magari diminuendo i carichi, oppure no, e se con ulteriori infiltrazione e integratori la situazione potrebbe migliorare.
Grazie
per sapere come va il suo ginocchio le conviene fare una risonanza con contrasto per poter meglio valutare la qualità della sua cartilagine
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egr., sono un collega medico di Salerno ex corridore (maratoneta) agonista di 43 anni. Da 6 anni ho smesso l’attività di running anche amatoriale passando a nuoto e bici. Da un recente rx bacino per fastidio avvertito al quadricipite specialmente in posizione seduto auto emerge un quadro di sclerosi dei tetti acetabolari con spazio articolare fondamentalmente conservato (lievemente ridotto a dx). Piccoli osteofiti alla base del collo femorale dx senza segni di impingment. I colleghi ortopedici chirurghi consultati mi dicono di stare tranquillo. L’esame clinico è negativo a tutte le manovre. A dx avverto sporadicamente fastidi tipo scricchiolio in abduzione massimale. In posizione supina passando da flessione in estensione dell’arto dx si avverte scatto tipo anca a scatto interna extra articolare. La cosa mi preoccupa molto le chiedo il possibile iter terapeutico…. Infiltrazioni, artroscopia, attività sportiva consigliata. Peso 68 kg e sono alto 174 cm. Recentemente ho fatto un rx frogleg ma nulla da segnalare oltre la sclerosi. Ho fatto una fiala di hyalubri x 60 il giorno lunedì 29 luglio, la sintomatologia e’ sparita immediatamente già il giorno dopo. Ora ho smesso con tutte le attività sportive da carico, faccio solo nuoto anche se mi sento un po’ depresso. Volevo chiedervi se avrebbe senso fare terapia tipo gel piastrinico o staminali in quanto la letteratura e’ molto controversa sul l’efficacia di tali terapie.
Grazie
frequentemente i idsturbi riferibili a lei sono secondari a fenomeni capsulitici od infiammatori acuti ma anche a sofferenza ossea sub condrale, per cui assocerei al trattamento infiltrativo con acido ialuronico anche un trattamento con Clodronato alla posologia di 200 mg. Due volte alla settimana.
Le infiltrazioni con gel piastrinico e con concentrato midollare sono molto efficaci ma li farei in un secondo momento.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Egregio Prof. In merito al trattamento di viscosupplementazione (che nel mio caso già una singola somministrazione e’ risultata molto efficace) mi consiglia di continuarlo per sempre? In merito al clodronato pensa che può andar bene anche qualche altro bifosfonato (risedeonato, alendronato per os one week). In caso contrario il trattamento con clodronato per quanto tempo? Ultimo quesito: perché ritiene opportuno procrastinare gel piastrinico e/o concentrato midollare in un secondo tempo (anche se per la verità non saprei dove fare tali trattamenti)?
Molte grazie per la disponibilità
il trattamento con viscosupplementazione logicamente è ripetitivo. Infatti l’acido ialuronico non si riforma in situazione patologica nel ginocchio. Il clodronato ha una azione antidolorifica assente negli altri bifosfonati.
si può fare un ciclo di due fiale la settimana per un mese all’anno, salvo situazioni peggiorative. Se lei ha beneficio con acido ialuronico meglio aspettare a fare prp
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gent.mo Dott.Priano, ho 33 anni e sono un calciatore dilettantisco e fuori stagione pratico anche mountain bike, comunque un tipo molto sportivo, le scrivo in quanto da 8 mesi ho un dolore al ginocchio in carico specie nel raggio di flessione compreso tra 30 e 90 gradi.
Il tutto è iniziato durante una partita di calcio a seguito di un iperestensione del ginocchio, dopo aver sentito una fitta nella zona rotulea ho dovuto abbandonare il campo avendo difficoltà nel caricare peso sul ginocchio.
Dopo aver fatto 4 Rmn, e svariate terapie (tecar, magneto, ionoforesi, ultrasuoni, hilterapia, PRP e acido jaluronico) il problema ad oggi è ancora persistente e non vi sono stati segni di miglioramenti.
Nel referto della RMN si parla di Condroaptia Femoro/Rotulea di alto grado e di grossolano edema intraspongioso nìin zona trocleare mediale e centrale.
Se lei fosse disponibile vorrei inviarle (anche tramite mail) la mia RMN in modo da poter avere un suo parere in merito.
La ringrazio
Giuseppe
va bene spedisca pure la rm
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore, soffro di condropatia rotulea bilaterale, alla risonanza risulta di grado lieve, ma a me da non pochi problemi. In particolare Le chiedo se è normale avere difficoltà a stare in piedi fermo per più di qualche minuto (preferisco camminare), nel senso che se sto fermo in piedi magari alla fila di una cassa di un supermercato cominciano i dolori? La ringrazio della Sua risposta e La saluto
la condropatia della rotula va trattata con pazienza e molta competenza. Non so quanti anni lei abbia e quindi non posso darle consiglio mirato, infatti le terapie della condropatia rotulea sono molto diverse se trattasi di patologia giovanile o di età più avanzata. Si rivolga prima di tutto ad un buon ortopedico che poi la metterà inizialmente in terapia fisiatrica ed ev. ad un trattamento chirurgico ortopedico
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve se la malattia colpisce in giovane età ma viene riconosciuta tardivamente, sui 35 anni di età del paziente, e nel frattempo, oltre alla perdita totale di cartilagine e lussazione delle “ossa”, il paziente sviluppa una forma molto aggressiva e dolorosa di artrosi c’è un metodo efficace per contrastarla e rallentarla, oltre alla perdita drastica di peso ed alla ginnastica ?
Il problema è la gestione dei cedimenti, del dolore e la degenerazione anche delle altre articolazioni in quanto troppo sollecitate.
Inoltre c’è un tipo di ginnastica adeguata al problema ?
Sto lottando per non fare protesi precoci ma ho già subito un intervento drastico ad un ginocchio, me lo hanno praticamente ricostruito ma ho dolori e difficoltà crescenti difficili da nascondere e gestire.
Ho provato a fare tutto quello che mi hanno fatto fare i vari terapisti e personale specializzato delle palestre ma non riesco a formare sufficientemente certi muscoli se non con carichi eccessivi che mi creano problemi di infiammazione, ecc. e, inoltre, solo che non mi alleni per un giorno o due perdo completamente la muscolatura.
Ho bisogno di un consiglio serio su come allenarmi correttamente.
Spero possiate darmi qualche dritta su come riuscire a gestire il problema essendo così avanzato.
Grazie.
il suo caso è ovviamente difficile e sostanzialmente di gestione fisiatrica per l’aspetto che riguarda la muscolatura e il mantenimento di una funzionalità corretta. Quindi la sua ancora di salvezza è un buon fisiatra che le faccia fare gli esercizi che mantengano la tonicità muscolare senza infiammare l’articolazione. Per quanto riguarda l’aspetto articolare ci deve essere una diagnosi che è stata fatta a proposito di questa usura cosi precoce della sua cartilagine e li sta la chiave per rallentare il peggioramento
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno, ho 21 anni e pratico sport (atletica). Da un anno ho dei problemi alla caviglia destra. Vorrei un parere su una possibile condropatia o processo artrosico iniziale ; la sintomatologia è varia:
-rigidità e rumori articolari che si presentano spesso dopo uno sforzo o un periodo in cui la caviglia è rimasta nella stessa posizione;
-fastidio diffuso a piede e caviglia durante corsa (soprattutto nei cambi di velocità) e cammino che aumenta gradualmente;
-sensazione di caviglia “affaticata” dopo qualche rapido movimento di flesso-estensione attiva.
Ho fatto rx anche sotto carico e rmn, mi manca solo la rmn con mezzo di contrasto che farò a breve: la rmn evidenzia solo la presenza di os trigonum (che a detta dell’ortopedico è insignificante) con sfumata sofferenza edematosa spongiosa del calcagno e una lieve distensione fluida della guaina del flessore lungo dell’alluce. Il referto della rx sotto carico recita ” alterato rapporto tibio-peroneo-tarsico per angolazione interna dei capi articolari” (credo si riferisca ad un lieve valgismo del ginocchio). Dunque dagli esami strumentali sembrerebbe che la cartilagine sia integra, ma so che in certi casi il danno cartilagineo può non evidenziarsi almeno nelle fasi iniziali. Qual è il vostro parere in proposito?
senza vedere le immagini e dando per corretto quanto lei scrive dovremmo essere di fronta ad una sindrome da affaticamento secondaria senza lesioni importanti. La causa potrebbe essere l’alterato carico dovuto al riferito valgismo delle ginocchia oppure una algodistrofia della caviglia visibile peraltro dall’edema spongioso. potrà essere utile la rm con contrasto.
lei comunque dovrebbe correggere l’alterato carico articolare con plantari ecc.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Grazie dottore, ho già provveduto qualche mese fa a correggere con plantari, sportivi e non, che indosso regolarmente. Ho fatto la rmn con contrasto, il cui referto indica una lieve imbibizione edemigena del cuneiforme, su base algodistrofica; modesti fenomeni reattivi della cuneo-navicolare; focale area (3mm) di sofferenza osteocondrale a livello del calcagno sul versante articolare dell’astragalo. Tutto il resto nella norma (tendini, legamenti, rapporti articolari tibio-tarsica e sotto astragalihe). E’ opportuno a suo avviso approfondire in ambito ortopedico, soprattutto l’area di sofferenza (vuol dire lesione?) osteocondrale? Potrebbe essere questo l’origine principale dei miei problemi alla caviglia, magari non diagnosticata nella rmn fatta 10 mesi fa perchè ancora troppo poco estesa? Grazie mille, cordiali saluti.
senza dubbio è la causa del suo problema. La ragione della sofferenza è sicuramente un trauma o una serie di microtraumi. Lei deve programmare una terapia per la lesione per evitare che si cronicizzi
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Salve, soffro ormai da più di un anno di osteocondrite in seguito ad una violenta distorsione durante un allenamento. Ho provato parecchie terapie conservative (bifosfonati, condroprotettori, infiltrazioni di acido ialuronico e PRP, magnetoterapia, nuoto con l’ausilio di pinne) con pochissimi risultati, se non nulli ed un enorme dispendio di denaro.
Avendo ancora 37 anni non vorrei ancora rassegnarmi ad un vita da storpio, incapace di fare qualsiasi sport (escluso nuoto e bicicletta che non amo) e qualsiasi movimento impegnativo e ho finalmente deciso di affrontare un’operazione.
Purtroppo nella città dove vivo (Messina, Sicilia) non risiede di certo l’eccellenza in materia, quindi vorrei un consiglio spassionato e non interessato e di parte sulla struttura e al medico a cui rivolgermi per il caso esposto tenendo conto di questi fattori:
– Sono al momento disoccupato (sono stato licenziato proprio perchè non potevo continuare col lavoro che svolgevo) e non potrei affrontare le spese di un intervento chirurgico a pagamento.
– Sarei da solo in questa odissea della speranza, quindi preferibilmente opterei per una struttura geograficamente accessibile, soprattutto in macchina (possibilmente in Sicilia)
– Possibilmente preferirei un medico che utilizzasse qualche metodo più all’avanguardia delle semplici perforazioni che potrei effettuare anche qui a Messina in convenzione, ma con dubbi risultati (fibrocartilagine).
Ringrazio tutti in anticipo
Luca
lei si è dimenticato di scrivere dove ha l’osteocondrite: anca ginocchio o caviglia? I centri specializzati sono diversi
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ha ragione, mi perdoni.
Si tratta di una osteo condrite alla superficie articolare della tibia in sede anteriore ed in corrispondenza del margine antero-mediale dell’astragalo con ispessimento e disomogeneità del legamento PAA. Grazie e scusi ancora per la grossolana svista.
Luca
Buongiorno Professore, ho un condropatia femoro rotulea ed ho 46 anni. ho fatto infiltrazioni di acido ialuronico ma senza veri benefici. Volevo delucidazioni in merito al concentrato midollare di cui Lei parla nel Forum. Di cosa si tratta in realtà? In base alla sua esperienza è più efficace del PRP. Grazie per la disponibilità
Il concentrato midollare è come dice il nome la parte corpuscolata del midollo osseo. Contiene vari elementi del midollo ed in particolare fattori di crescita, piastrine e cellule mesenchimali stromali.
Normalmente è più efficace del prp.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Giorno 15 Luglio 2015 è stato l’anniversario della mia condropatia a seguito di una violenta distorsione durante un allenamento.
Giorno 28 Luglio 2015 dopo un anno di costose terapie conservative con scarsi risultati eseguo un’ultima Risonanza Magnetica:
“Esiti di interessamento distrattivo del legamento PAA ispessito e deflesso in sede inserzionale distale.
Focale area di sofferenza osteocartilaginea sulla superficie articolare della tibia in sede anteriore cui si associa edema della spongiosa ossea subcondrale in corrispondenza del margine antero-mediale dell’astragalo, rilievi già present in esami precedenti.
Non si rilevano significative alterazioni delle restanti componenti legamentose e tendinee della regione in esame.
Non alterazioni in corrispondenza del seno del tarso.”
Allego di seguito link con immagini della RM:
https://ci6.googleusercontent.com/proxy/00QFhpoPYZFE7OjOIdCC4hZBKsN9yhl2vtjGeJA9MytkqbvHsj_VtEzbi62TpGKYKE9pAddQag=s0-d-e1-ft#http://i62.tinypic.com/qq47eo.jpg
https://ci3.googleusercontent.com/proxy/8BQukmJdZvk9GzhBygLzrGMDy_8EtJEIrCZ2Cuz8DQmoBKmJf-1dxxl2A6f57VPU1sY-02iXCg=s0-d-e1-ft#http://i60.tinypic.com/ivb774.jpg
https://ci6.googleusercontent.com/proxy/rS4DnNvewjnLBs2WOY6qWsF2eQkcYQONeSpd3FP1nUFg47D03Fzo97-AZ-uVUBNCNA4IX1dohU4=s0-d-e1-ft#http://i58.tinypic.com/3481zbd.jpg
Tutto questo in seguito a mesi e mesi di terapie a base di:
– DiBase
– Nerixia 25
– Prisma 50
– CartiJoint Forte
– Cicatridina
– Magnetoterapia casalinga quotidiana
– Sedute costanti di nuoto libero con l’ausilio di pinne
– Infiltrazioni di PRP ed Acido Ialuronico
Con il solo risultato di avere meno problemi nella semplice deambulazione su terreni pianeggianti, ma anche un inevitabile dolore causato da carichi improvvisi e su terreni accidentati, e naturalmente l’impossibilità di continuare l’attività sportiva che svolgevo con passione.
Ho cercato fino all’ultimo di risolvere il problema senza ricorrere ad interventi cruenti, ma dopo un anno di fallimenti e di sprechi di tempo e risorse ho deciso di affrontare una terapia anche chirurgica e possibilmente risolutiva.
Purtroppo nella città dove vivo (Messina, Sicilia) non risiede di certo l’eccellenza in materia, quindi vorrei un consiglio spassionato e non interessato e di parte sulla struttura e al medico a cui rivolgermi per il caso esposto tenendo conto di questi fattori:
– Sono al momento disoccupato (sono stato licenziato proprio perchè non potevo continuare col lavoro che svolgevo) e non potrei affrontare le spese di un intervento chirurgico a pagamento.
– Sarei da solo in questa odissea della speranza, quindi preferibilmente opterei per una struttura geograficamente accessibile, soprattutto in macchina (possibilmente in Sicilia)
– Possibilmente preferirei un medico che utilizzasse qualche metodo più all’avanguardia delle semplici perforazioni che potrei effettuare anche qui a Messina in convenzione, ma con dubbi risultati (fibrocartilagine).
Ho 37 anni e praticavo arti marziali con passione prima dell’incidente. Come conseguenza di ciò sono entrato in depressione profonda e ho anche subito un licenziamento.
In attesa di risposta vi saluto cordialmente
si può rivolgere al Prof. Niceforo di Catania
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore, le volevo chiedere se per una condropatia al ginocchio il concentrato midollare si applica tramite infiltrazioni senza operazione nè artroscopia. E poi vorrei sapere se Lei ritiene vantaggioso associare le infiltrazioni con Prp a quelle di acido ialuronico per un maggior effetto. Grazie mille e saluti
il PRP si effettua con infiltrazione. Si può associare PRP e acido ialuronico, non esiste certezza di maggior effetto.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentili Dottori,
nostro figlio di 15 anni ha presentato dolore lombare diverse volte negli ultimi 4-5 mesi, con difficoltà a muoversi e talvolta a camminare. Le prime volte non abbiamo fatto alcun tipo di accertamento attribuendo il dolore a qualche colpo preso durante le gite in montagna con la bicicletta (su percorsi impervi, scendendo a valle fuoripista e saltando fossi) effettuate frequentemente dal ragazzo.
Una decina di giorni fa, però, nostro figlio è rimasto ”bloccato”, piegato in avanti e con difficoltà a muovere le gambe per il dolore e la rigidità della schiena.
Su consiglio del medico di famiglia, abbiamo effettuato una risonanza lombo-sacrale, il cui esito è stato:
“Riduzione della fisiologica lordosi lombare, per verosimile contrattura muscolare antalgica. Nella norma l’intensità di segnale della spongiosa dei corpi vertebrali.
L’indagine non documenta ernie discali. Modesta protrusione discale mediana L5-S1 ed L4-L5 paramediana bilaterale.
Assenza di impronte significative sul sacco durale.
Note di artropatia interapofisiaria posteriore L3-L4, L4-L5 e L5-S1 con asimmetria di orientamento delle rime articolari.
Nella norma l’ampiezza del canale vertebrale.
Nella norma il cono midollare localizzato all’altezza di L1.”
Il medico di base ci ha inviato alla visita fisiatrica, che abbiamo prenotato, ma mancano ancora diversi giorni all’appuntamento.
Siamo preoccupati per quanto riportato nel referto e al momento, anche se il dolore si è molto attenuato, non consentiamo al ragazzo né di uscire con la bici né di portare pesi di alcun tipo.
Potrebbero gentilmente consigliarci sul da farsi? Il problema evidenziato alle vertebre può essere eliminato con l’aiuto di un fisioterapista o con la ginnastica posturale? Il fisiatra è lo specialista più indicato per questa situazione?
Grazie e cordiali saluti
appare abbastanza rara una artrosi interapofisaria a 15 anni, probabilmente il ragazzo ha abusato della sua elasticità. La terapia è sicuramente fisica. Aspetti con tranquillità la visita fisiatrica, non c’è urgenza.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Professor Priano,
Grazie per il Suo responso.
La scorsa settimana abbiamo effettuato la visita fisiatrica e il fisiatra ha prescritto per nostro figlio una lastra del torace e del bacino.
Il referto della lastra è stato il seguente:
“Esame eseguito nelle due proiezioni standard in ortostatismo. Accentuazione della cifosi dorsale. Lieve atteggiamento scoliotico sinistro-convessa del rachide lombare. Sottoslivellamento dell’ala iliaca di 7 mm e lieve rotazione antioraria del bacino.”
Il fisiatra ha prescritto ginnastica posturale da effettuare più volte a settimana.
Con il miglioramento della muscolatura e della postura, a Suo parere, è possibile un’adeguata correzione dell’ipercifosi e dell’artropatia interapofisaria?
C’è altro che possiamo fare per rendere il trattamento massimamente efficace?
Cordiali saluti
quello che si può fare per ottenere un buon successo è di controllare che la ginnastica sia fatta molto accuratamente ed in maniera assolutamente costante
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Gentile Professore,
seguiremo le Sue indicazioni.
Grazie e cordiali saluti
mi dia notizie.
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Professore, mi scusi se le chiedo un ulteriore chiarimento: ma il concentrato midollare si inietta tramite infiltrazioni? E poi un’ultima domanda: leggo delle cellule mesenchimali provenienti dal tessuto adiposo che si infiltrano nel ginocchio. Lei che ne pensa? Grazie ancora della Sua gentilezza e saluti
il concentrato midollare si applica mediante infiltrazione. Il concentrato da grasso ha utilizzo soprattutto in chiurgia plastica. In articolazione può essere pericoloso in quanto non è sicuramente sterile
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Ill.mo Prof., mio padre, di anni 64, è affetto da GONALGIA BILATERALE DA MENISCOSI E CONDROPATIA FEMORO ROTULEA ad entrambi le ginocchia. Quattro anni fa ha effettuato un ciclo di tre infiltrazioni di acido ialuronico ” Hyalubrix” per ciascun ginocchio. A distanza di circa un anno si sono presentati nuovamente i dolori articolari per cui a seguito di una visita ortopedica gli hanno consigliato ed ha effettuato 5 infiltrazioni di gel piastrinico (PRP) in ogni ginocchio che ha ripetuto a distanza di un anno (il secondo ciclo era composto da 4 infiltrazioni). Nella circostanza gli hanno prospettato, per l’avvenire e se persiste la stessa sintomatologia, una terapia più efficace consistente, questa volta, in 3 infiltrazioni di un’unica soluzione composta da acido ialuronico e gel piatrinico (messi insieme nella stessa siringa) Volevo chiedere cosa ne pensa di quest’ultimo trattamento e se vi è interazione tra le due sostanze (farmacologica e biologica)
Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
esistono funzioni diverse tra i due preparati. Io ritengo inutile la mescolanza dei due prodotti
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
Buongiorno Dottore, dopo una serie di esami il mio ortopedico mi ha consigliato l’assunzione di cartijoint forte (una compressa al giorno per un mese, poi due mesi di stacco, quindi iniziare un nuovo ciclo di un mese), poichè mi si è consumata la cartilagine al ginocchio sinistro. Inoltre faccio potenziamento muscolare del vasto mediale in palestra per dare supporto. Mi chiedevo se fosse possibile sostituire il cartijoint con integratori similari ma di marca differente. In attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
il contenuto di Cartijoint è glucosamina e condroitina. In farmacia e parafarmacia si trovano molti preparati similari
Ferdinando Priano
Specialista in Ortopedia e traumatologia
professore università di Genova
C/A Prof. Ferdinando Priano,
buongiorno professore , ho letto un suo articolo nel quale parlava delle cellule staminali da midollo osseo per curare anche lesioni cartilaginee.
Pensa che potrei trarne beneficio?
Ho subito un trauma in iperestensione del ginocchio circa 11 mesi fa,ad oggi ho dolore nel carico in un angolo specifico (30 gradi di flessione) e sento scorsci articolari, le ho inviato anche i link per visionare le RMN, non so se il messaggio gli è arrivato.
qualora non fosse arrivato potrei inviarglielo per mail.
Grazie
Giuseppe