Definitioner
proteoglicani
grandi molecole composte da un asse proteico a cui sono unite catene di zuccheri detti glucosamminoglicani. Hanno una funzione strutturale importante nella cartilagine articolare.
metalloproteasi
termine generico per individuare una famiglia di proteine con funzione di enzimi, prodotti da cellule del tessuto connettivo e secreti nella matrice extracellulare. Conosciamo le collagenasi (es MMP-1, MMP-13), gelatinasi (es MMP-2), stromelisine (es MMP-3) e metalloproteasi di membrana. Fisiologicamente inattive, vengono attivate nei processi di rimodellamento dei tessuti durante le fasi di crescita e di sviluppo dell’organismo. In vari meccanismi patologici provocano danno tessutale (es nell’OA)
membrana sinoviale
riveste la faccia interna della capsula articolare (articolazioni mobili o diartrosi), la porzione intracapsulare dei capi ossei, risparmiando la cartilagine articolare e la porzione centrale dei menischi. Può espandersi in estroflessioni a cul di sacco che si insinuano tra la capsula fibrosa, arrivando fino ai tessuti periarticolari. La membrana s. è formata da una lamina di fibre connettivali ed elastiche, su cui poggia uno strato di cellule sinoviali o sinoviociti che producono il liquido sinoviale che bagna le superfici articolari assicurandone lo scorrimento.
citochine (interleuchine)
si chiamavano così in passato perché si pensava fossero semplici mediatori tra cellule leucocitarie. Vengono denominate citochine. Sono proteine prodotte non solo dalle cellule del sistema immunitario, ma, in alcuni casi, anche dalle cellule epiteliali ed endoteliali. Si legano ad uno specifico recettore della superficie cellulare, innescando una sequenza di segnali atti a modificare le funzioni della cellula nel processo infiammatorio e nella risposta immune.
infiammazione
o flogosi è un processo molto complesso che rappresenta la risposta fisiologica di un organismo o di un tessuto contro un agente nocivo di varia natura. L’infiammazione puó essere locale, quando è circoscritta, caratterizzata da rossore, calore, tumefazione, dolore e funzione lesa; sistemica se coinvolge l’intero organismo con segni caratteristici come astenia e febbre. La fase acuta dell’infiammazione puó portare ad una completa guarigione (restitutio ad integrum); ma se il danno si perpetua il fenomeno cronicizza.
gonartrosi
artrosi del ginocchio.
condroitin solfato
è un glicosaminoglicano (GAG) solfato formato da una catena di zuccheri (N-acetilgalattosamina e acido glucuronico alternati). Si associa a proteine per formare un proteoglicano. Nella cartilagine funge da componente strutturale fondamentale, contribuendo a gran parte della resistenza di questo tessuto alla compressione. Con la glucosamina viene usato come integratore alimentare nella terapia dell’artrosi.
condrociti
cellule della cartilagine.
cartilagine
si tratta di un tessuto connettivo (tessuti di sostegno) altamente specializzato. Consta di una matrice amorfa e di fibre collagene in cui troviamo l’unica componente cellulare: il condrocitia. È un tessuto non vascolarizzato.
artrite
si tratta di un processo infiammatorio a carico delle articolazioni con decorso acuto o cronico. A seconda del numero delle articolazioni colpite si distingue monoartrite (una sola articolazione), oligoartrite (meno di 4), poliartrite (4 o più articolazioni). L’eziopatogenesi di artriti come l’Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Spondilite anchilosante prevede cause scatenanti su di una predisposizione genetica. Artrite infettiva è causata da germi piogeni, più raramente da virus. Per le Artriti da microcristalli la Gotta è causata dal precipitare di cristalli di urato monosodico(UMS) nelle articolazioni di soggetti con un disordine metabolico:l’iperuricemia. Il pirofosfato di calcio (CPP ) provoca un quadro di artrite acuta detto Pseudogotta. Cristalli di calcio come l’idrossiapatite provocano un’artrite distruttiva a livello dell’articolazione della spalla detta Milwaukee shoulder syndrome.
analgesici (analgesici oppioidi o morfinici)
farmaci antidolorifici di cui la morfina ne è l’esponente più noto (per questo sono detti morfinici). Gli oppioidi inducono analgesia (dal greco: ???, " senza", e -?????, "dolore") controllando differenti livelli del sistema nervoso centrale. In funzione della potenza vengono suddivisi in: a) oppiodi deboli: codeina e il tramadolo. Codeina: è disponibile in commercio in associazione con il paracetamolo (compresse, compresse effervescenti e bustine di granulato effervescente). Il tramadolo: è presente in commercio da solo (gocce, compresse, supposte e fiale), ma anche in associazione con il paracetamolo. È sicuro ed efficace anche per lunghi periodi. b) oppioidi forti: buprenorfina, fentanil, morfina solfato, idromorfone, metadone e ossicodone. Come per tutti gli analgesici, è molto importante stabilire la dose minima più efficace per ogni individuo, fino a raggiungere il migliore controllo possibile del dolore.