Definitioner
metalloproteasi
termine generico per individuare una famiglia di proteine con funzione di enzimi, prodotti da cellule del tessuto connettivo e secreti nella matrice extracellulare. Conosciamo le collagenasi (es MMP-1, MMP-13), gelatinasi (es MMP-2), stromelisine (es MMP-3) e metalloproteasi di membrana. Fisiologicamente inattive, vengono attivate nei processi di rimodellamento dei tessuti durante le fasi di crescita e di sviluppo dell’organismo. In vari meccanismi patologici provocano danno tessutale (es nell’OA)
condrociti
cellule della cartilagine.
comorbidità
o comorbilitá indica l’esistenza contemporanea di due o più patologie nello stesso individuo, gravate spesso dall’assunzione di molteplici terapie.
cartilagine articolare
nelle diartrosi è costituita da cartilagine ialina di aspetto traslucido; riveste le superfici articolari e ne permette lo scorrimento durante il movimento. Le fibre collagene, al suo interno, si dispongono parallelamente alla superficie articolare, la componente cellulare è scarsissima; nello strato intermedio le fibre assumono andamento ad arco; nella zona più interna, a contatto dell’osso, le fibre si dispongono in modo perpendicolare rispetto alla superficie libera, le cellule sono numerose e rappresentano lo strato di rigenerazione del tessuto. Questa disposizione conferisce alla cartilagine articolare deformabilità e resistenza elastica al carico. Essendo priva di vasi trae nutrimento dal liquido sinoviale che la bagna e, in misura minore, dal sottostante osso subcondrale.
cartilagine
si tratta di un tessuto connettivo (tessuti di sostegno) altamente specializzato. Consta di una matrice amorfa e di fibre collagene in cui troviamo l’unica componente cellulare: il condrocitia. È un tessuto non vascolarizzato.
analgesici (analgesici oppioidi o morfinici)
farmaci antidolorifici di cui la morfina ne è l’esponente più noto (per questo sono detti morfinici). Gli oppioidi inducono analgesia (dal greco: ???, " senza", e -?????, "dolore") controllando differenti livelli del sistema nervoso centrale. In funzione della potenza vengono suddivisi in: a) oppiodi deboli: codeina e il tramadolo. Codeina: è disponibile in commercio in associazione con il paracetamolo (compresse, compresse effervescenti e bustine di granulato effervescente). Il tramadolo: è presente in commercio da solo (gocce, compresse, supposte e fiale), ma anche in associazione con il paracetamolo. È sicuro ed efficace anche per lunghi periodi. b) oppioidi forti: buprenorfina, fentanil, morfina solfato, idromorfone, metadone e ossicodone. Come per tutti gli analgesici, è molto importante stabilire la dose minima più efficace per ogni individuo, fino a raggiungere il migliore controllo possibile del dolore.
acido ialuronico
è un glicosaminoglicano (GAG) non solforato, formato da una lunga catena, non ramificata, costituita da migliaia di unità base (formate da due zuccheri acido glucuronico e N-acetilglucosamina), tra loro sono unite da legami glicosidici ?1?4 e ?1?3. Legami a idrogeno intramolecolari ne stabilizzano la conformazione nello spazio. L’estrema lunghezza della molecola (peso>1000 kDa), insieme al suo alto grado di idratazione, permette all’acido ialuronico di organizzarsi in una rete tridimensionale, creando un'impalcatura che contribuisce a mantenere la forma ed il tono del tessuto. Nell’ambiente articolare agisce come lubrificante (es. nel liquido sinoviale) e come “molecola anti-urto”, prevenendo i danni delle cellule del tessuto cartilagineo. Altri impieghi dell’acido ialuronico sono in chirurgia e dermatologia estetica per eliminare rughe e prevenire l'invecchiamento della pelle; in chirurgia otologica viene utilizzato come rigenerante di membrane timpaniche forate; per la produzione di lacrime artificiali e interventi sul corpo vitreo dell'occhio; per afte e stomatiti viene impiegato in gel, spray e collutorio.
liquido sinoviale
prodotto dalla membrana sinoviale che riveste la cavità articolare. Liquido giallo chiaro o paglierino, filante, lubrifica l’articolazione e nutre la cartilagine articolare.
È ricco di acido ialuronico; contiene anche elementi cellulari (globuli bianchi o leucociti) e cellule di sfaldamento della membrana sinoviale. I suoi caratteri si modificano durante i processi patologici che coinvolgono la membrana sinoviale.