Definitioner
tramadolo
analgesico oppioide.
gonartrosi
artrosi del ginocchio.
glucosamina
è uno zucchero amminico precursore dei glicosaminoglicani (GAG), componenti fondamentali della cartilagine articolare. In natura si ritrova nel guscio dei crostacei; nei funghi. La glucosamina è usata come trattamento per l’artrosi per favorire la ricostituzione della cartilagine danneggiata e prevenire la progressione del danno.
condroprotettore
sostanza che contribuisce a mantenere l’elasticità della cartilagine, limitando anche gli effetti della degradazione da parte di enzimi come elastasi e ialuronidasi. Puó rallentare la progressione del danno articolare e per questa sua proprietà trova impiego nell’artrosi.
codeina
è un farmaco oppioide derivato della morfina (per metilazione) rispetto alla quale ha un effetto 10 volte meno potente. Viene usato da solo come sedativo della tosse oppure nell’alleviare il dolore moderato in associazione con il paracetamolo.
ciclossigenasi (COX)-2
è un enzima che viene attivato durante un processo infiammatorio, per questo viene detto “inducibile”. È responsabile della sintesi delle prostaglandine, mediatori principali dell'infiammazione. Farmaci antinfiammatori specifici (COXIB) sono in grado di bloccare l’azione della COX 2 in maniera selettiva così da inibire la sintesi delle prostaglandine infiammatorie.
analgesici oppioidi o morfinici
farmaci antidolorifici di cui la morfina ne è l’esponente più noto (per questo sono detti morfinici). Gli oppioidi inducono analgesia (dal greco: ???, " senza", e -?????, "dolore") controllando differenti livelli del sistema nervoso centrale. In funzione della potenza vengono suddivisi in: a) oppiodi deboli: codeina e il tramadolo. Codeina: è disponibile in commercio in associazione con il paracetamolo (compresse, compresse effervescenti e bustine di granulato effervescente). Il tramadolo: è presente in commercio da solo (gocce, compresse, supposte e fiale), ma anche in associazione con il paracetamolo. È sicuro ed efficace anche per lunghi periodi. b) oppioidi forti: buprenorfina, fentanil, morfina solfato, idromorfone, metadone e ossicodone. Come per tutti gli analgesici, è molto importante stabilire la dose minima più efficace per ogni individuo, fino a raggiungere il migliore controllo possibile del dolore.
analgesici (analgesici oppioidi o morfinici)
farmaci antidolorifici di cui la morfina ne è l’esponente più noto (per questo sono detti morfinici). Gli oppioidi inducono analgesia (dal greco: ???, " senza", e -?????, "dolore") controllando differenti livelli del sistema nervoso centrale. In funzione della potenza vengono suddivisi in: a) oppiodi deboli: codeina e il tramadolo. Codeina: è disponibile in commercio in associazione con il paracetamolo (compresse, compresse effervescenti e bustine di granulato effervescente). Il tramadolo: è presente in commercio da solo (gocce, compresse, supposte e fiale), ma anche in associazione con il paracetamolo. È sicuro ed efficace anche per lunghi periodi. b) oppioidi forti: buprenorfina, fentanil, morfina solfato, idromorfone, metadone e ossicodone. Come per tutti gli analgesici, è molto importante stabilire la dose minima più efficace per ogni individuo, fino a raggiungere il migliore controllo possibile del dolore.
morfinici (analgesici oppioidi o morfinici)
farmaci antidolorifici di cui la morfina ne è l’esponente più noto (per questo sono detti morfinici). Gli oppioidi inducono analgesia (dal greco: ???, " senza", e -?????, "dolore") controllando differenti livelli del sistema nervoso centrale. In funzione della potenza vengono suddivisi in: a) oppiodi deboli: codeina e il tramadolo. Codeina: è disponibile in commercio in associazione con il paracetamolo (compresse, compresse effervescenti e bustine di granulato effervescente). Il tramadolo: è presente in commercio da solo (gocce, compresse, supposte e fiale), ma anche in associazione con il paracetamolo. È sicuro ed efficace anche per lunghi periodi. b) oppioidi forti: buprenorfina, fentanil, morfina solfato, idromorfone, metadone e ossicodone. Come per tutti gli analgesici, è molto importante stabilire la dose minima più efficace per ogni individuo, fino a raggiungere il migliore controllo possibile del dolore.
acido ialuronico
è un glicosaminoglicano (GAG) non solforato, formato da una lunga catena, non ramificata, costituita da migliaia di unità base (formate da due zuccheri acido glucuronico e N-acetilglucosamina), tra loro sono unite da legami glicosidici ?1?4 e ?1?3. Legami a idrogeno intramolecolari ne stabilizzano la conformazione nello spazio. L’estrema lunghezza della molecola (peso>1000 kDa), insieme al suo alto grado di idratazione, permette all’acido ialuronico di organizzarsi in una rete tridimensionale, creando un'impalcatura che contribuisce a mantenere la forma ed il tono del tessuto. Nell’ambiente articolare agisce come lubrificante (es. nel liquido sinoviale) e come “molecola anti-urto”, prevenendo i danni delle cellule del tessuto cartilagineo. Altri impieghi dell’acido ialuronico sono in chirurgia e dermatologia estetica per eliminare rughe e prevenire l'invecchiamento della pelle; in chirurgia otologica viene utilizzato come rigenerante di membrane timpaniche forate; per la produzione di lacrime artificiali e interventi sul corpo vitreo dell'occhio; per afte e stomatiti viene impiegato in gel, spray e collutorio.