Definitioner
tessuto connettivale
tessuto di sostegno la cui struttura è costituita in massima parte da fibre in una matrice amorfa; la componente cellulare è data da tipi diversi di cellule, come fibroblasti, macrofagi, cellule adipose, condrociti, sinoviociti, osteociti, osteoclasti, osteoblasti. Il tessuto connettivo è ubiquitario e in alcuni organi altamente specializzato come nel muscolo, nelle ossa, cartilagine, fasce, tendini e legamenti.
proteoglicani
grandi molecole composte da un asse proteico a cui sono unite catene di zuccheri detti glucosamminoglicani. Hanno una funzione strutturale importante nella cartilagine articolare.
osteociti
è la componente cellulare più abbondante nel tessuto osseo; deriva dall’osteoblasto, il quale dopo aver prodotto la matrice ossea rimane intrappolato nella lacuna ossea e diventa una cellula quiescente, l’osteocita, appunto. In caso di frattura o trauma può riattivarsi e riprendere a sintetizzare matrice ossea.
osso subcondrale
osso spugnoso sottostante la cartilagine articolare; quando questa è danneggiata o consumata l’osso viene messo a nudo con grave danno della funzione articolare. La sua struttura permette di ammortizzare i carichi e gli stress meccanici
metalloproteasi
termine generico per individuare una famiglia di proteine con funzione di enzimi, prodotti da cellule del tessuto connettivo e secreti nella matrice extracellulare. Conosciamo le collagenasi (es MMP-1, MMP-13), gelatinasi (es MMP-2), stromelisine (es MMP-3) e metalloproteasi di membrana. Fisiologicamente inattive, vengono attivate nei processi di rimodellamento dei tessuti durante le fasi di crescita e di sviluppo dell’organismo. In vari meccanismi patologici provocano danno tessutale (es nell’OA)
citochine (interleuchine)
si chiamavano così in passato perché si pensava fossero semplici mediatori tra cellule leucocitarie. Vengono denominate citochine. Sono proteine prodotte non solo dalle cellule del sistema immunitario, ma, in alcuni casi, anche dalle cellule epiteliali ed endoteliali. Si legano ad uno specifico recettore della superficie cellulare, innescando una sequenza di segnali atti a modificare le funzioni della cellula nel processo infiammatorio e nella risposta immune.
infiammazione
o flogosi è un processo molto complesso che rappresenta la risposta fisiologica di un organismo o di un tessuto contro un agente nocivo di varia natura. L’infiammazione puó essere locale, quando è circoscritta, caratterizzata da rossore, calore, tumefazione, dolore e funzione lesa; sistemica se coinvolge l’intero organismo con segni caratteristici come astenia e febbre. La fase acuta dell’infiammazione puó portare ad una completa guarigione (restitutio ad integrum); ma se il danno si perpetua il fenomeno cronicizza.
fibre collagene
proteina di struttura, prodotta da tutte le cellule del connettivo sotto forma di procollagene, si organizza in una struttura a triplice elica (tropocollagene) e costituisce l’impalcatura fondamentale dei tessuti connettivali nei quali si trova associato a molecole di proteoglicani.
eziologia
in medicina indica la causa di malattia o di danno.
condrociti
cellule della cartilagine.
catabolico
il catabolismo è quella parte del metabolismo per cui la cellula scinde molecole complesse in molecole più semplici, con produzione di energia. I prodotti del catabolismo sono detti cataboliti.
cartilagine articolare
nelle diartrosi è costituita da cartilagine ialina di aspetto traslucido; riveste le superfici articolari e ne permette lo scorrimento durante il movimento. Le fibre collagene, al suo interno, si dispongono parallelamente alla superficie articolare, la componente cellulare è scarsissima; nello strato intermedio le fibre assumono andamento ad arco; nella zona più interna, a contatto dell’osso, le fibre si dispongono in modo perpendicolare rispetto alla superficie libera, le cellule sono numerose e rappresentano lo strato di rigenerazione del tessuto. Questa disposizione conferisce alla cartilagine articolare deformabilità e resistenza elastica al carico. Essendo priva di vasi trae nutrimento dal liquido sinoviale che la bagna e, in misura minore, dal sottostante osso subcondrale.
cartilagine
si tratta di un tessuto connettivo (tessuti di sostegno) altamente specializzato. Consta di una matrice amorfa e di fibre collagene in cui troviamo l’unica componente cellulare: il condrocitia. È un tessuto non vascolarizzato.
artrite
si tratta di un processo infiammatorio a carico delle articolazioni con decorso acuto o cronico. A seconda del numero delle articolazioni colpite si distingue monoartrite (una sola articolazione), oligoartrite (meno di 4), poliartrite (4 o più articolazioni). L’eziopatogenesi di artriti come l’Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Spondilite anchilosante prevede cause scatenanti su di una predisposizione genetica. Artrite infettiva è causata da germi piogeni, più raramente da virus. Per le Artriti da microcristalli la Gotta è causata dal precipitare di cristalli di urato monosodico(UMS) nelle articolazioni di soggetti con un disordine metabolico:l’iperuricemia. Il pirofosfato di calcio (CPP ) provoca un quadro di artrite acuta detto Pseudogotta. Cristalli di calcio come l’idrossiapatite provocano un’artrite distruttiva a livello dell’articolazione della spalla detta Milwaukee shoulder syndrome.
anabolico
relativo a quella fase del metabolismo cellulare (insieme di reazioni chimiche che avvengono nella cellula) in cui si costruiscono molecole complesse partendo da molecole più semplici. Questo processo prevede con consumo di energia da parte della cellula stessa.
acido ialuronico
è un glicosaminoglicano (GAG) non solforato, formato da una lunga catena, non ramificata, costituita da migliaia di unità base (formate da due zuccheri acido glucuronico e N-acetilglucosamina), tra loro sono unite da legami glicosidici ?1?4 e ?1?3. Legami a idrogeno intramolecolari ne stabilizzano la conformazione nello spazio. L’estrema lunghezza della molecola (peso>1000 kDa), insieme al suo alto grado di idratazione, permette all’acido ialuronico di organizzarsi in una rete tridimensionale, creando un'impalcatura che contribuisce a mantenere la forma ed il tono del tessuto. Nell’ambiente articolare agisce come lubrificante (es. nel liquido sinoviale) e come “molecola anti-urto”, prevenendo i danni delle cellule del tessuto cartilagineo. Altri impieghi dell’acido ialuronico sono in chirurgia e dermatologia estetica per eliminare rughe e prevenire l'invecchiamento della pelle; in chirurgia otologica viene utilizzato come rigenerante di membrane timpaniche forate; per la produzione di lacrime artificiali e interventi sul corpo vitreo dell'occhio; per afte e stomatiti viene impiegato in gel, spray e collutorio.
liquido sinoviale
prodotto dalla membrana sinoviale che riveste la cavità articolare. Liquido giallo chiaro o paglierino, filante, lubrifica l’articolazione e nutre la cartilagine articolare.
È ricco di acido ialuronico; contiene anche elementi cellulari (globuli bianchi o leucociti) e cellule di sfaldamento della membrana sinoviale. I suoi caratteri si modificano durante i processi patologici che coinvolgono la membrana sinoviale.